Avete mai sognato di fare un viaggio nel tempo? 
E se questo vostro sogno, potesse realizzarsi quasi per caso? 
Potrebbe essere meraviglioso, o forse pericoloso, chissà. 
Quando Lavinia Fonzi mi ha proposto il suo ultimo lavoro, primo libro di una serie di quattro romanzi ambientati nello stesso periodo, con i medesimi protagonisti, ma in città diverse, ho accettato di leggerlo perché mi sembrava una trama molto interessante e, in fondo, mi sono subito rivista un po' nella protagonista: Eloisa.

Dell'autrice avevo già letto un suo precedente romanzo Nel nome del Giglio, ma ho trovato sicuramente un miglioramento nella scrittura. Oggi, quindi, vi presento Tra le pieghe del tempo.

A differenza della cugina, vivace e mondana, Eloisa preferiva trascorrere il tempo da sola, assorta nella lettura di un libro. La sua grande sensibilità le impediva di stringere solide amicizie, il suo amore per il passato la rendeva diversa dai coetanei. Così la ragazza trascorreva quasi tutte le giornate in casa.

Il romanzo si apre durante il Carnevale di Venezia, nel 2019. Eloisa è una ragazza torinese che si trova nel capoluogo Veneto, ospitata da sua cugina Adele. Due ragazze profondamente diverse: se la prima è una sognatrice, romantica, con l'animo rivolto al passato, che spesso si sente spaesata nella realtà in cui vive, non riuscendo a trovare la sua strada, l'altra è più vivace, mondana, già laureata e avviata a una brillante carriera nel mondo aziendale. Il Carnevale Veneziano è per Eloisa l'occasione di sprofondare un po' in quel passato tanto amato, nel quale ama perdersi aprendo un libro: indossando un abito del Settecento e con il volto coperto da una moretta, raggiunge insieme alla cugina il gruppo di amici. Ma ecco che di nuovo si sente fuori posto: i ragazzi sembrano prenderla in giro e lei si sente costantemente inadeguata, non compresa. Non riesce a intromettersi nei discorsi, così persi tra il Festival di Sanremo, la discoteca e altre novità attuali, e all'ennesima burla nei suoi riguardi, scappa via. Durante la corsa tra le calli di Venezia, il medaglione - regalo di sua nonna - che porta al collo sembra risplendere di una strana luce argentea.

E in un attimo qualcosa accade. Eloisa si guarda intorno smarrita: la città le appare diversa da come la ricordava, e come mai le danno del Voi? Tutto si muove rapidamente, in una corsa a perdifiato, tra intrighi, cospirazioni, menzogne, e nuove conoscenze. Eloisa si perde tra le pieghe del tempo, sprofondando proprio in quel passato tanto amato, nel 1789. Ma è veramente così tranquillo, per una ragazza della nostra epoca, vivere in quel periodo? Per poter tornare indietro, deve ritrovare il suo medaglione che le è stato rubato, ma per fortuna non sarà sola. Al suo fianco, c'è Richard Blair, un gentiluomo inglese, che sarà pronto ad aiutarla e dal quale, piano piano, si sentirà finalmente compresa. 

Lavinia Fonzi ci butta subito nell'azione, lasciando poi in sospeso alcuni particolari che probabilmente potremmo approfondire meglio nel corso della serie. Perché sua nonna aveva quel medaglione? Come mai ha un tale potere? Chi è davvero Richard Blair, e quell'oscuro personaggio che vuole sconvolgere la Storia? 

È un romanzo d'intrattenimento che si legge in fretta, perché non ci dà un attimo di respiro. Ti sembra di correre al fianco di Eloisa e Richard, alla ricerca del medaglione, ma anche assaporando insieme a lei la particolarità di un mondo lontano, che forse in tanti abbiamo sempre sognato. Storia, mistero, viaggio nel tempo, un pizzico di romanticismo sono questi gli elementi principali. 

Come per il precedente romanzo, anche qui ho apprezzato moltissimo la passione che l'autrice stessa ha per la Storia: si nota la sua accurata ricerca non solo dal punto di vista prettamente storico, con riferimenti a fatti realmente accaduti, ma anche agli aspetti della cultura, delle maschere del Carnevale Veneziano nell'epoca trattata, e altri elementi di una Venezia che fu. Avverti come la sensazione di percorrere 'realmente' le calli, i ponti, le piazze e provi a immaginare quello che un tempo c'era e ora non più: scivoli con i protagonisti sulla gondola, tra le acque scure di notte, tra pericoli e nascenti amori. Ti fermi a osservare lo spettacolo di saltimbanchi e acrobati in piazza San Marco, o ad ammirare i travestimenti molto in voga all'epoca, come quello della bauta, della gnaga e del Mattacino, oggi quasi del tutto scomparsi.

È una storia che mescola la fantasia a elementi storici, che riesce a intrattenere bene il lettore, con uno stile semplice, una scrittura chiara, che scivola leggera, e che non ti fa mettere giù il libro tanto facilmente. Se cercate una lettura più lenta, con maggiori descrizioni, forse non fa per voi; se, invece, volete avere quel giusto intrattenimento, quella voglia di non perdervi in letture troppo complesse o dettagliate, allora ve lo consiglio. È ben scritto (forse, qualcosa nei dialoghi si può ancora migliorare - ma secondo me sono tra gli aspetti più difficili da buttar giù), c'è un notevole lavoro di ricerca storica dietro, e i personaggi son perfettamente delineati, anche se sicuramente da approfondire nei prossimi libri della serie. In tutta sincerità, sono curiosa di scoprire in quale città ci porterà!

Analizzando il libro in maniera più soggettiva, mi sono rivista moltissimo nel personaggio principale, Eloisa. Soprattutto in quella costante sensazione di sentirsi quasi estranea a questa realtà, incompresa, diversa. Come lei forse sogno troppo, e mi lascio incantare più da aspetti relativi al passato, che da molti elementi attuali. Nel primo capitolo quando si ritrova nel gruppo di amici della cugina, mi è parso quasi di rivedere me stessa: anche io, spesso, quando sono in mezzo ad altre persone faccio fatica a parlare, o magari ci resto male quando mi fanno sembrare diversa, solo perché preferisco altro. Non so se riuscirei mai a vivere nel passato, ma... è bello a volte perdersi in un sogno, e magari, come Eloisa, indossare un bel vestito d'epoca e, incontrare, perché no un dolce gentiluomo pronto a comprenderti e proteggervi a vicenda. 

Un sogno, un viaggio nel passato, un romanzo che ha saputo regalarmi qualche ora di svago. Personalmente, lo consiglio alle anime più romantiche e sognatrici, a chi si sente troppo spesso distante da questa realtà, a chi ama perdersi nel passato, a chi vuole trascorrere qualche ora di spensieratezza, senza dover per forza smarrirsi in pagine troppo dense, con ragionamenti troppo intricati dietro.