The World of Tim Burton... a Torino!

16 ott 2023

Arte, Musei e Teatro

Quando decidi di dar vita a un'idea devi veramente ripulire l'anima per poter sentire profondamente qualcosa dentro, come fosse tuo, e poterlo esprimere. - Tim Burton


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Quando ho scoperto della mostra di Tim Burton a Torino mi sono emozionata. Poter osservare qualcosa proveniente dall'anima e dal genio creativo del mio regista preferito mi ha fatto provare un vivo entusiasmo, così simile a quello di un bambino di fronte a qualcosa che lo meraviglia. E, in effetti, è la medesima sensazione che ho avvertito una volta varcata la soglia del Museo del Cinema, proprio dentro la Mole, a Torino. Una pillola di felicità da conservare nel cuore e che ci voleva dopo un periodo non così positivo della mia vita. 

No, io non sono un'esperta di cinema né so perfettamente tutto di Tim Burton, ma so che nei suoi film, nei suoi personaggi reietti, in quei “mostri empatici” mi sono sempre un po' ritrovata. Forse perché mi sono sempre sentita molto diversa dagli altri, sin da bambina, un po' a causa della mia timidezza, ma anche perché non ho mai amato essere simile agli altri. Quando tutti volevano crescere, io volevo restare bambina; ma anche oggi per molto versi mi sento così distante da questo mondo. Ho sempre provato la sensazione di non esserne veramente parte.  Eppure, nonostante il suo sentirsi sempre un reietto, Tim Burton è riuscito a creare qualcosa di unico, perfettamente riconoscibile, facendo appassionare tantissime persone alla sua arte. 

Purtroppo non ho avuto la possibilità di incontrarlo, ma ho osservato molto le storie proposte dal Museo del Cinema e sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla sua umiltà e dal desiderio di essere quanto più presente in mezzo ai fan. Fan che lo amano, alcuni lo hanno accolto anche nelle vesti dei suoi personaggi più iconici. Tim Burton ha creato mondi ma soprattutto personaggi nei quali, forse, in molti possiamo identificarci. Soprattutto quando non ci sentiamo compresi per le nostre passioni, le nostre idee, la nostra voglia di non essere tutti uguali alla massa. Io, ripeto, mi sono sempre sentita così. Anche se vorrei almeno un briciolo, una piccola scintilla del suo talento... 

Ho amato profondamente i suoi film, anche se non li ho visti ancora tutti. Ce ne sono alcuni che ho guardato a ripetizione, ai quali ho sempre il piacere o forse anche il bisogno di tornare: primo tra tutti il mio amato Edward mani di forbice, ma anche La sposa cadavere e Nightmare before Christmas (ideato e da lui co-prodotto, ma non come regista), hanno un posto speciale nel mio cuore. 

L'altro aspetto che amo molto della sua arte, è l'incursione della fantasia nella realtà. Quest'ultima è spesso rappresentata con colori grigi, monotoni, tristi, mentre nell'altro mondo, quello in cui vibra il potere dell'immaginazione, tutto è più colorato, vivace, quasi gioioso nonostante spesso siano i luoghi dei morti, dei cosiddetti 'mostri'. Eppure, è proprio grazie al potere dell'immaginazione, che si può sopportare meglio una realtà nella quale forse non riusciamo a ritrovarci, o che difficilmente amiamo.


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

The World of Tim Burton, che potete trovare fino al 7 Aprile 2024 al Museo del Cinema di Torino (proprio dentro la Mole), è una mostra immersiva, un viaggio variegato e unico nella mente del genio creativo. Ideata e co-curata da Jenny He in collaborazione con Tim Burton;  è adattata da Domenico De Gaetano per il Museo Nazionale del Cinema.

Suddivisa in nove sezioni tematiche, presenta oltre 500 opere d'arte originali, alcune mai esposte prima, dagli esordi fino ai progetti più recenti: schizzi, dipinti, disegni, fotografie, filmati, concept art, storyboard, opere in movimento, maquette, pupazzi e installazioni scultoree a grandezza naturale. Un percorso che può portarci a scoprire un po' la vita di Tim Burton, le sue prime scintille creative, i suoi tanti lavori, e i suoi indimenticabili personaggi dei film più noti, ma con curiosità anche su opere mai effettivamente realizzate. 
È un po' come scorgere tanti piccoli frammenti dell'anima dell'artista, di quel bambino che ha sempre disegnato e che, come ha detto lui stesso in un'intervista, ha visto nel disegno una sorta di terapia per esternare le sue idee ed esplorare il suo inconscio, le sue sensazioni, senza lasciarsi frenare da eventuali critiche. 

Il percorso si apre con una Cronologia della sua vita artistica, e dei pannelli con alcune delle sue opere davanti ai quali è possibile scattare alcune foto. Poi si prosegue, in un vero e proprio viaggio, verso l'alto, scorrendo schizzi, disegni, fotografie, appunti personali, e altro ancora sulla base delle nove sezioni tematiche.


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

In giro per il mondo.

L'immaginazione di Tim Burton è così irrequieta e spontanea, che è spinto a far emergere il suo impulso creativo ogni volta che ne sente il bisogno: ed ecco comparire schizzi su block-notes, quaderni, ma anche tovaglioli dei ristoranti nei suoi viaggi intorno al mondo. 

Polaroid

Qui possiamo vedere una serie di foto in grandi dimensioni realizzate utilizzando una rara macchina fotografica istantanea: la Polaroid 20x24. Scattate tra il 1992 e il 1999, possiamo ritrovare elementi che compaiono poi anche nei suoi film, come Jack Skeletron o la sua Sally. 

Influenze.

L'estro creativo si sviluppa partendo anche dalle influenze subite dal lavoro di altri artisti; soprattutto questo si nota nelle opere degli esordi. I suoi disegni ricordano fumettisti e illustratori come Edward Gorey, Charles Addams, Don Martin e Theodore Geisel, ma sono diverse anche le influenze cinematografiche.

Opere figurative
Non solo personaggi dei suoi film o cortometraggi più famosi, ma in questa splendida mostra si possono scorgere anche lavori più personali dell'artista, che ritrae la realtà fisica non come appare veramente, ma come lui la percepisce. A me, ad esempio, ha colpito molto la Mothera.

Progetti non realizzati

Non tutte le sue idee sono state poi realizzate. Progetti cinematografici, televisivi ed editoriali si sono interrotti per varie motivazioni. Eppure, è interessante e curioso riuscire a scorgere quello che è scaturito dalla sua mente brillante, pur non essendo poi arrivato alla sua conclusione e diffusione. Animali spaventati che si uniscono insieme formando una creatura più grande, ragazzi che si trasformano in bruchi o alquanto bizzarri Romeo e Giulietta (ammetto che sarei molto curiosa di vedere una sua personale visione di questa storia), non mancheranno di stupirvi! Non mancano bozzetti realizzati nel percorso con la Disney, su Red e Toby e Taron e la pentola magica.

Personaggi dei Film

C'è poi una lunga sezione che sicuramente sarà quella più amata dai fan dei suoi film. Una serie di disegni, video, pupazzi e altro ancora che va a presentare la sua ricca filmografia: partendo dal primo film, Pee Wee's Big Adventure del 1985 fino ad arrivare alla serie su Mercoledì Addams (2022-2023). Come non citare poi Beetlejuice, Batman, Edward Mani di Forbice, The Nightmare before Christmas, Ed Wood, Mars Attacks!, Il Mistero di Sleepy Hollow, Il Pianeta delle Scimmie, Big Fish, La fabbrica di cioccolato, La sposa cadavere, Sweeney Todd, Alice in Wonderland, Dark Shadows, Frankenweenie, Big Eyes, Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali, e Dumbo!

Ammetto che se le altre sezioni mi hanno trasmesso una notevole curiosità, divertimento per la sua visione un po' distorta ma molto efficace della realtà, e a tratti un po' di inquietudine, qui ho iniziato a provare emozioni e ricordi. Incantata dalle bamboline/pupazzi di tanti film che ho amato, ma anche dai suoi disegni, per non parlare della possibilità di scorgere anche la sua scrittura. Pezzi preziosi per tutti gli amanti del regista, sicuramente!




© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


Carnevalesco

Diciamo che questa non è la sezione più adatta a me, visti i clown. A parte gli scherzi, qui si riflette sull'immagine del suo contraddittorio rapporto tra commedia e horror. Lingue che si attorcigliano, bulbi oculari che escono dalle orbite, maschere, giullari e clown velenosi spesso accompagnati da un umorismo fatto di giochi di parole. C'è sicuramente dell'orrore nelle sue opere, eppure è qualcosa che non spaventa mai troppo. E se lo dico io che non amo molto il genere!

Festività
Burton è cresciuto a Burbank, un noioso quartiere di periferia in California, e da giovane si sentiva creativamente annoiato da quell'ambiente. Ma durante le vacanze tutto si animava, le case e i prati venivano decorati a festa. Per questo le festività sono un tema importante per i suoi progetti, sempre viste con un tocco di apprezzamento sincero o puro sarcasmo. Qui non mancano, naturalmente, i riferimenti a Nightmare before Christmas, mentre mi hanno fatto ridere i disegni su San Valentino. 

I Reietti incompresi

Non può mancare una sezione che racchiude il tema più importante dell'arte e dei film di Tim Burton: il reietto incompreso. Colui che vive al margine della società, diverso da tutti, spesso disprezzato o allontanato, ma che poi potrà trovare il suo percorso. Incarnazione di questo tema sono personaggi come la Sposa Cadavere, Edward Mani di Forbice, Jack Skeletron o Sparky di Frankenweenie, o ancora Vincent. Ma qui troviamo anche riferimenti ai grotteschi personaggi di Morte malinconica del bambino ostrica e altre storie.


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


Ci sono poi altri elementi molto interessanti per completare la mostra. Tornando nell'Aula del Tempio, si possono vedere Lo Studio dell'artista, una ricostruzione esatta del suo spazio creativo, con bozzetti, pupazzi, fogli, e tutto quel che può essere utile a sprigionare la propria creazione. 
Ma anche proiezioni di una selezione di pagine tratte dalle edizioni digitali degli album esclusivi che Tim Burton distribuiva alla conclusione dei diversi lavori ai membri del cast e della troupe. Qui, poi, sono esposte locandine della collezione del Museo Nazionale del Cinema. 

Al Piano zero, invece, si possono osservare soprattutto delle sculture di creature e di Pirati, quest'ultimo un progetto nato nel 1980 e durato 40 anni, dall'ideazione alla realizzazione. 
Fuori dalla Mole, si può scorgere una statua del Balloon Boy, Numeri e anche Sculture che richiamano un po' i lavori del mio adorato Edward! 



© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


Insomma, che dire di più? Se amate, come me, questo meraviglioso Regista e il suo stile indimenticabile, vi invito a trovare il modo di andare a vedere questa mostra. Ovviamente, potrete portare via con voi anche gadget a tema: dal catalogo della mostra (che ahimè, visto il prezzo ho lasciato lì), a cartoline, segnalibri, matite, penne, taccuini e quaderni, t-shirt, shopper e tanto altro ancora. Non manca la cioccolata Novi in collaborazione con Caffe Baratti & Milano.



© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


Sul mio profilo instagram potete trovare un reel che vi trasporta un po' nella magia di questa mostra. 
Vi invito a seguirmi! 

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