La mia esperienza con... Audible (Seconda Parte).

31 lug 2023

Libri

Come promesso completo l'argomento Audible - almeno per ora - con altri quattro titoli che ho avuto modo di ascoltare tra giugno e luglio. Questa volta i generi sono diversi: dal folklore tutto italiano, alle storie vere che hanno per argomento la Shoah, con una preziosa testimonianza da imprimere nel cuore, o un mix tra fatti storici realmente accaduti e un pizzico di fantasia. Per concludere con un racconto dal finale agghiacciante!

Pronti? Iniziamo!


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


Folklore. Antologia fantastica sul folklore italiano. (Letto da Luca Sandri)

Folklore. Intero complesso di usi, costumi, danze, cerimonie, feste, musiche, fiabe, aneddoti, racconti, proverbi, giochi e indovinelli che rappresentano l'espressione di una cultura popolare di tradizione orale.


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Folklore è un titolo che volevo leggere da moltissimo tempo. Se mi seguite da un po' avrete senz'altro compreso quanto mi piacciano argomenti come i miti, le fiabe, le leggende, il folklore e via dicendo. In realtà avrei voluto recuperare la versione cartacea, perché dovrebbe avere anche delle illustrazioni (se non ho letto male), ma poi la curiosità ha avuto la meglio. 
Oltre a darci una visione generale del tema, sia nella prefazione sia nella post fazione,  questa raccolta racchiude un Bestiario del Fantastico Italiano, dove viene stilato tutto l'elenco dei personaggi del folklore del nostro Paese che saranno poi rappresentati nei venti racconti. Uno per ogni regione. Ci ritroveremo così a percorrere la penisola, dal nord, al centro, al sud, attraverso le voci di diversi autori e autrici; ascoltano storie forse già sentite (io ad esempio conoscevo i Mazzamurelli delle mie Marche), ma anche qualcosa di totalmente nuovo capace di affascinarci e riempire il nostro bagaglio culturale. 

Ed ecco che così prendono vita e voce le streghe, come le Masche (Piemontesi) o le Ianare (del Molise); o ancora spiriti della natura come le Anguane (del Veneto), le Donne di foresta (Siciliane), o i folletti come i Mazzamurelli (Marchigiani), i Lenghelu (dei Castelli Romani), o ancora i Monacielli (Napoletani). Non mancano del resto animali della tradizione, come i gatti neri, o i licantropi o strani serpenti; o ancora i Vampiri e il Diavolo! Del resto, sono tantissime le leggende che possiamo trovare nella nostra bella Italia, ed è sempre bellissimo poter approfondirle, anche attraverso l'arte di menestrelli o aedi contemporanei. 

Come sempre accade nelle raccolte di racconti, ce ne sono alcuni che mi colpiscono più di altri. Personalmente ho molto amato: 

  • Sampir, di Donato Altomare  [Vampiro, Puglia]
  • È un mondo oscuro, di Angelo Berti [Serpente, Emilia Romagna]
  • Il Sigàr del bosco, di Davide Camparsi [Anguana, Veneto]
  • La vera storia di Pietro Micca, di Maurizio Cometto [Masche, Piemonte]
  • La notte di San Giovanni, di Luigi de Pascalis [Mazzamurelli, Libri del Commando, Maghi e Diavoli, Abruzzo]
  • Toc-toc, di Alessandro Forlani [Mazzamurelli, Marche]
  • Il dono della Benandante, di Annarita Guarnieri [tra Streghe e Benandanti, Friuli Venezia Giulia]
  • E fine della storia, di Alfonso Zarbo [Fantasmi e Benandanti, Lombardia - che avevo già letto e di cui avevo scritto qui]

Ovviamente sono solo alcuni di quelli che mi hanno colpito maggiormente, ma tutta la raccolta la ritengo molto valida e interessante. Per chi ama il folklore e vuole perdersi in storie e racconti che appartengono a tutti noi. 


♥♥♥♥

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Il pane perduto, di Edith Bruck (Letto da Ornella Amodio)

Le nostre vere sorelle e fratelli sono quelle dei lager. Gli altri non ci capiscono, pensano che la nostra fame, le nostre sofferenze equivalgono alle loro, non vogliono ascoltarci. È per questo che io parlerò alla carta.

La carta ascolta tutto.


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Altro argomento che ho sempre affrontato è quello della Shoah. Nel mio personale approfondimento la voce di Edith Bruck mi mancava, ma finalmente ho potuto ascoltarla. Consiglio di cuore il suo Il pane perduto perché non si limita a raccontare l'atroce esperienza del lager nazista, ma pone in luce anche aspetti della sua infanzia in povero paese dell'Ungheria, e c'è anche il racconto del dopo che fa molto riflettere sullo stato di Israele che andava formandosi. La storia di Edith è molto intensa, profonda, a volte difficile da leggere o ascoltare, ma resta sicuramente molto impressa. Una di quelle testimonianze da serbare nel cuore e non dimenticare mai. C'è, quindi, come dicevo la narrazione della vita povera ma felice in Ungheria, fino all'arrivo dei Fascisti/Nazisti. La terribile vita nei campi di concentramento, dove la sua amata madre le viene subito strappata via, e poi perderà anche il padre. La lotta per la sopravvivenza, grazie anche all'aiuto e alla forza di sua sorella. Ma anche, quel che accadde dopo e a cui non sempre si dà così importanza.

Ecco - mi dicevo - questo è il mio Paese. La parola Patria non l'ho mai pronunciata. In nome della Patria i popoli commettono ogni nefandezza. Io abolirei la parola Patria, come tante altre parole. Mio, Zitto, Obbedisci, La legge è uguale per tutti, Nazionalismo, Razzismo, Guerra e quasi anche la parola Amore privata della sua sostanza.
Ci vorrebbero parole nuove, anche per raccontare Auschwitz. Una lingua nuova, una lingua che ferisce meno della mia natia.

C'è in lei la delusione di una Terra Promessa, molto diversa da quella immaginata; gli amori sbagliati e la violenza, ma anche un forte desiderio di scrivere: di buttare su carta i ricordi, i pensieri, di dar voce a chi non potrà più parlare perché ormai cenere. Ed Edith parla, continua a farlo ancora oggi. Ai ragazzi, agli adulti, per non dimenticare quanto possa essere orribile l'essere umano. Perché quello che è accaduto, purtroppo può succedere ancora.

Ma soprattutto, c'è anche un altro aspetto che mi ha molto colpito: il suo non riuscire a sentirsi parte di alcun luogo. Edith non riesce a trovarsi bene una volta tornata a casa, in Ungheria, ma allo stesso tempo in quella nuova patria promessa si sente fuori luogo, distante da certi pensieri e atteggiamenti. Solo in Italia riesce in un certo senso a ritrovarsi: trovando l'amore, un lavoro, la sua parte di felicità. 
Sono felice di aver ascoltato la sua voce e anche le sue riflessioni su un presente dove soffia un vento inquinato da nuovi fascismi, razzismi, nazionalismi, antisemitismi. 

... piante velenose che non sono mai state sradicate e buttano nuovi rami, foglie che il popolo, imboccato, mangia, ascoltando le voci grosse nel suo nome, affamato com'è di identità forte, urlata, e italianità pura, bianca... che tristezza e pericolo.

Ecco, fatevi un regalo. Leggete anche Edith Bruck.

♥♥♥♥,5

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La lotteria, di Shirley Jackson (Letto da Loredana Lipperini)

La mattina del 27 giugno era limpida e assolata, con un bel caldo da piena estate; i fiori sbocciavano a profusione e l’erba era di un verde smagliante.


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Non diresti mai che da un prologo simile, si possa arrivare poi a un finale agghiacciante. Ma se leggi Shirley Jackson può accadere di tutto. Di questo breve racconto non vi posso raccontare più di tanto, per non correre il rischio di rovinarvi una sorpresa. Diciamo che tutto è ambientato in un piccolo villaggio di 300 persone, che si riuniscono il 27 giugno per partecipare alla tradizionale Lotteria. Non vi rivelerò di più. So solo che la Jackson ha davvero un'abilità unica di avvinghiare il lettore alle pagine e sorprenderlo. E fa riflettere su quanto molto spesso non occorrano mostri o misteriosi eventi per creare un racconto horror, basta solo la crudeltà dell'uomo. Mi fermo qui. Aggiungo solo che ho adorato la lettura che ne ha dato Loredana Lipperini, una delle voci più adatte e interessanti tra quelle ascoltate.

♥♥♥♥

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La strega di Triora, di Antonella Forte (Letto da Elisa Giorgio)

Noi donne di Triora siamo depositarie di una sapienza antica, una conoscenza profonda e ancestrale che si tramanda di generazione in generazione, da centinaia di anni. Abbiamo vissuto tra le piante e loro ci hanno spiegato come potevamo usarle.


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Di quel che accadde a Triora avevo letto già qualche settimana fa nel romanzo Sagome di Carta. Le streghe di Triora di Eufemia Griffo ma mi incuriosiva affrontare anche questo titolo recente, che per fortuna ho trovato sempre su Audible. Riprendendo fatti ed eventi - ma anche alcuni personaggi -, realmente accaduti a Triora tra il 1586 e il 1588, Antonella Forte dà anche una sua visione più romanzata della storia di Franchetta Borrelli e delle sue sorelle. È un romanzo che ti getta subito, sin dalle prime pagine, nel buio di una prigione, tra le urla di giudici folli, e il dolore di vittime innocenti torturate per il loro semplice sapere, per la conoscenza delle erbe, per la loro capacità di poter aiutare a dare la vita. Di questo lavoro mi è piaciuto moltissimo l'aspetto emotivo dei vari personaggi: se Franchetta pian piano prende la voce principale, anche le sue sorelle hanno uno spazio ben importante. Magdalena, Isotta Stella e sua figlia Battistina, Franceschina e sua figlia Gioanina e Antonina restano impresse.

... non si può accettare l'ingiustizia senza fiatare. 
Volevo cambiare le cose, volevo insegnare a voi giovani donne che non bisogna subire sempre, che si può parlare, anzi si deve e non importa cosa riceveremo in cambio. Se saremo perseguitate, torturate, massacrate o bruciate, né se dovremo scappare, vivere nascoste o morire, quello che importa è ciò che resterà di noi a chi seguirà. I sacrifici, la resistenza, il coraggio non moriranno mai. L'unione, la solidarietà e l'amore non moriranno mai!

Attraverso una serie di flashback, Antonella Forte ci trasporta a Triora, non solo tra gli assurdi processi di stregoneria che hanno segnato una triste storia di pagina italiana, ma anche nella vita - romanzata - di queste donne. Tra amori, separazioni, rapporti tra madri-figlie, ma anche la preziosa sorellanza che si genera tra le varie donne della città di Triora, che cercano di aiutarsi a vicenda, con la loro sapienza, le conoscenze in fatto di erbe e pozioni e via dicendo. Un'immagine bellissima, che però si contrappone a quella oscura di donne e uomini pronti a puntare il dito, per invidia, rabbia, odio, o semplice isteria collettiva che si genera quando, a seguito di problemi pesanti - come la carestia - si da tutta la colpa a un facile capro espiatorio. In questo caso donne accusate di stregoneria e rapporti con il Diavolo. È un romanzo che mi è piaciuto molto, pur essendo comunque molto romanzato. Anche se non mi ha colpito il finale. Resta il fatto che, però, vorrei riuscire a trovare magari dei saggi che mi possano permettere di leggere fonti più storiche su quel che accadde. Vedremo in futuro.

È una storia che definirei anche molto attuale per temi. 
Molto belli sono i discorsi di Franchetta, ma anche la sua forza, il suo coraggio, la sua lealtà che emergono da queste pagine, lasciando sicuramente traccia nei cuori dei lettori.

Bisogna staccarsi dalle cose terrene, dalle piccolezze, dalle lamentele, dai malesseri e dai fastidi, dai rapporti malsani, dai rimpianti e dalle recriminazioni, da ciò che tiene legati e impedisce di guardare il mondo con gli occhi di un bambino. 
Perché la meraviglia per quanto abbiamo intorno, lo sguardo limpido e puro, la mente priva di filtri e preconcetti, il sapersi lasciare andare e l'abbandonarsi sono la chiave per aprire quella porta. Chi non sente, non vede e non prova niente e quindi non può capire. Per questo ci chiama streghe.


♥♥♥♥



Avete letto qualcuno di questi libri o vi colpisce qualcosa? Se vi va, vi leggo!

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