Una valigia ricca di sogni Diario di una Sognatrice
Cagliostro, di Alexandre Dumas
8 mar 2023
Libri
Non avevo ancora mai letto nulla di Alexandre Dumas (padre), anche se i suoi libri più famosi hanno esercitato sempre una fortissima attrazione su di me. Quando Paolo Baldassarre, della casa editrice Roberto Nicolucci mi ha proposto una collaborazione ho subito colto l'opportunità per poter conoscere la scrittura di un autore tanto amato da moltissimi lettori, partendo però da un titolo forse meno noto: Cagliostro.
Si tratta del primo volume del Ciclo di Maria Antonietta e della Rivoluzione che consta di cinque titoli. Il secondo, La collana della Regina è uscito da poche settimane e spero di poterlo recuperare al più presto!
Posso già dire di essere rimasta anch'io ammaliata dalla sua scrittura, dall'abilità di coinvolgere totalmente il lettore in una trama ricca di dialoghi che scorre rapida, tanto che non ti accorgi di aver concluso le più di settecento pagine in pochissimi giorni (io ci ho messo circa una settimana per quanto ero presa!). Insomma, Dumas ha già conquistato anche me.
Nei cuori deboli, il disinganno è un colpo sotto al quale l'amore si piega, per sorgere poco dopo più grande e più forte. Nei cuori forti, invece, l'energia aumenta selvaggiamente e l'amore si tramuta in odio.
Allo stesso tempo non può definirsi amore quello tra Balsamo e sua moglie Lorenza. È una forma di possesso, di sfruttamento. Un legarsi a una parte della donna che non le appartiene così completamente. Non voglio aggiungere molto, perché secondo me il loro rapporto, la storia dietro il loro legame, è molto interessante da leggere! Vi invito a farlo voi stessi, per fare anche un vostra personale opinione.
Alexandre Dumas si può considerare il “padre del feuilleton”, dei romanzi d'appendice, scritti a puntate in alcune riviste dell'epoca. E ora che ho finalmente recuperato uno dei suoi lavori, posso comprendere bene perché c'era quest'attesa febbrile per conoscere come proseguisse la storia. Credo che sarei impazzita dalla curiosità! L'autore, infatti, è bravissimo a tenere incollato il lettore alla storia, a spingerlo a divorare in pochissimo tempo le tante pagine (qui ce ne sono più di 700!), senza provare noia, ma anche con la voglia incredibile di sapere ancora e ancora. Intrighi, cambi di ambientazione, tanti i personaggi che si alternano sulla carta e, voltata l'ultima pagina, non vedi l'ora di avere tra le mani il seguito per poter proseguire il viaggio! Vi trascinerà con se tra le strade sporche di Parigi, in mezzo al popolino, oppure tra le ricchezze dei palazzi nobiliari, di Versailles, tra intrighi e nuove mode. Accanto ai conflitti politici, si parlerà di filosofia e di quei concetti di uguaglianza e libertà che saranno i primi germogli della futura Rivoluzione.
La sua scrittura è avvincente, e sicuramene l'uso preponderante di dialoghi aiuta molto a renderla molto scorrevole. Mentre leggevo questo libro, riflettevo su quanto sia diverso da Victor Hugo. Del resto sono due forme letterarie, le loro, molto differenti! I romanzi di Hugo sono ricchi di descrizioni incantevoli, ma che rischiano di risultare - almeno per alcuni - pesanti: sono testi da leggere con lentezza, assaporando ogni dettaglio. Quelli di Dumas sono più 'rapidi e coinvolgenti'. Sono poche le descrizioni, ma nonostante questo, riesce a caratterizzare al meglio ogni figura rappresentata. No, sicuramente non sono da confrontare, ma mi è venuto spontaneo farlo, anche per farvi comprendere, forse, quale dei due potrebbe essere più nelle vostre corde (personalmente, comunque, vi consiglio di leggere entrambi! Hugo ha un posto speciale nel mio cuore, mi ha regalato alcuni dei miei classici preferiti in assoluto).
Insomma, credo che sia palese che questo libro mi abbia totalmente rapita. Ho molto apprezzato la sua penna: mi ha coinvolta, emozionata, fatto sorridere, ma anche riflettere, mi ha piacevolmente conquistata. Poi amo particolarmente questo periodo storico, quindi ero sicura che avrei adorato questa lettura.
Spero tanto di riuscire a leggere anche gli altri volumi di questo ciclo - anche perché io ho sempre amato la figura di Maria Antonietta, quindi non vedo l'ora di vederla ancor più come protagonista -, ma intanto vi consiglio di prendere questa edizione molto curata di Roberto Nicolucci Editore, che ha deciso di riportare in Italia questi splendidi romanzi!
«L'indipendenza è il mio idolo e la libertà il mio sogno», disse Rousseau. «Ma io bramo una libertà dolce e splendente, che riscaldi e renda la vita. Io voglio un'eguaglianza che riavvicini gli uomini per mezzo dell'amicizia, e non col terrore. Io voglio l'educazione e l'istruzione di qualsiasi elemento del corpo sociale, come il meccanico vuole l'armonia, come l'ebanista vuole l'insieme, cioè il concorso completo e l'adesione assoluta di ogni pezzo del suo lavoro. In poche parole, io voglio quello che ho già scritto: il progresso, l'amore e il sacrificio».
Infinitypassion.altervista.org
il 16/03/2023 14:13
Complimenti per la bella recensione, Io lo sto terminando, come sempre avvincente, ricco di intrighi, colpi di scena e molti personaggi. Non è il primo romanzo che leggo di Dumas, lui è uno dei miei favoriti, e ho ritrovato stile, ambientazione e capacità narrative che me lo hanno fatto amare.
Grazie mille! :)
Nel mio caso invece è stato il primo approccio alla sua penna, e mi ha decisamente colpita! Il secondo libro di questo ciclo lo leggerò prossimamente, ma in casa ho diversi altri titoli di Dumas che mi aspettano (i suoi più famosi)!
il 16/03/2023 14:13