Il libro che vi propongo oggi in verità non era tra i miei programmi di lettura del 2023, ma il mio compagno mi ha messo molta curiosità, e vista la brevità ho deciso di recuperarlo. L'ho letto in neanche un'ora, anche se non mi ha entusiasmato come altri libri dell'autore. Però è un pezzo raro, di quelli da collezionisti e grandi ammiratori. Sto parlando, come da titolo, di “Unico indizio la luna piena” di Stephen King.
Ebbene sì, il grande collezionista e cacciatore di libri che ho al mio fianco, è riuscito a trovarlo e così lo possiamo aggiungere alle tante prime edizioni che abbiamo in casa! Voi ne acquistate? A me piacciono, anche se in certi casi un po' di rabbia mi sale quando scopro che non sono completi (vedi Furore, di Steinbeck). Però, vedere la nostra libreria crescere e creare un bellissimo mix di novità e vintage è stupendo!
Ma torniamo al libro.
Il vento fischia e ulula.
Si levano le prime urla.
Qualcosa di disumano è arrivato a Tarker's Mills, non visto come la luna piena, che brilla in alto, sopra le nuvole. È il Lupo Mannaro, e non ci sono più ragioni del suo arrivo che di quelle del cancro, di un pazzo omicida, di un rovinoso tornado.
Unico indizio la luna piena, in verità, non nasce come un romanzo. Lo scopo originario, infatti, era di farne un calendario: dodici brani mensili della lunghezza di una grossa didascalia da accompagnare alle illustrazioni di Berni Wrightson. Come racconta lo stesso King nella prefazione, la proposta gli fu rivola da Christopher Zavisa durante la World Fantasy, il convegno mondiale della letteratura fantastica nel 1979. Poi le cose sono andate in maniera diversa. Stephen King non riuscì a rimanere nelle poche battute di una didascalia, e quindi fu realizzato un libro, pubblicato con tiratura limitata nel 1983. Da questo lavoro ne è stato poi tratto anche un film, nel 1985.
Questa raccolta di racconti, uno per ogni mese dell'anno, si focalizza sull'immagine classica e ben conosciuta del Lupo mannaro. Ogni mese, a ogni luna piena, un terribile male minaccia gli abitanti di Tarker's Mills, un paese del Maine. Un lupo mannaro semina il terrore, sbranando uomini, donne e anche bambini, assetato di sangue. Il primo a perire è un operaio delle ferrovie, bloccato dalla neve in una baracca isolata. Poi è il turno di una donna sola, che cerca l'amore, e invece viene raggiunta dalla morte nella sua stanza da letto. Segue una scia di sangue che non risparmia neanche i bambini, colti a giocare nella notte, con i loro aquiloni. Neanche chi lavora in chiesa può vivere sonni tranquilli. L'anno trascorre con quest'ansia continua: chi sarà la prossima vittima? Cosa fare per contrastare e mettere fine a quell'orrore?
Che non sia nato come un vero e proprio romanzo si avverte. Sono dodici piccoli capitoli uniti da un filo di sangue, che però, a mio modesto parere, non hanno la stessa forza narrativa di altri lavori di King. La sua scrittura è sempre molto piacevole da leggere, si possono riscontrare diversi elementi che, per quel poco che ho letto, tendono a ripetersi: la malvagità dell'uomo - che spesso fa più paura del mostro -, la presenza di bambini che avranno un ruolo chiave nella storia, il terrore che sconvolge una piccola realtà cittadina. Però secondo me manca quella profondità di pensieri e temi che ho tanto amato in romanzi come It, Carrie, Le notti di Salem, Cujo, Misery o Il miglio verde.
Diciamo che tutto sommato è stata una lettura carina abbinata alla splendide tavole di Berni Wrightson che mettono in risalto alcuni dei personaggi e dei momenti descritti con le parole. Lo consiglio a chi ha voglia di una lettura più leggera, che si legge in neanche un'ora, e ovviamente a chi ha voglia di continuare a scoprire la penna di King o ama collezionare i suoi lavori.
E, be', avere questo libro è sicuramente un bellissimo colpo per tutti gli appassionati (anche se le poche copie che si trovano, non hanno prezzi così tanto accessibili).
... le sue tracce cominciano a riempirsi di neve, e il sibilo del vento sembra una frenesia di piacere. In quel rumore non v'è nulla di Dio e della Luce: è tutto inverno nero e buio ghiaccio.
Il ciclo del Lupo Mannaro è cominciato.