Un racconto di Natale a metà gennaio? E perché no!
Nel periodo natalizio ho voluto recuperare almeno una lettura a tema, ma non sono riuscita a scriverne prima. Quindi, recuperiamo ora!
Complice lo speciale di Let's Book, al quale ho partecipato, ho trovato un titolo che mi ha particolarmente colpita: I fratelli Kristmas di Giacomo Papi.
È un romanzo scritto in modo semplice ma anche ironico, che mi ha piacevolmente intrattenuta, e che ho molto apprezzato anche per il tema di fondo: una sorta di metafora o di sguardo critico sulle diseguaglianze. Secondo me è una storia perfetta anche per riflettere su quello che è il vero significato del Natale: non una corsa ai mille regali, alle cose materiali, ma un momento in cui pensare ancor di più sull'importanza dei piccoli gesti, sulle emozioni, sulle disparità. Io sono sempre più dell'idea che non siano importanti le cose, ma quanto i momenti passati con chi amiamo, e perché no, aiutare nel proprio piccolo chi è più sfortunato di noi.
E non sono parole scritte tanto per. A me questa corsa sfrenata ai regali, questo soffermarsi più sulle cose materiali, fa sempre un po' storcere il naso. Forse è anche per questo che in quei giorni mi sento molto Grinch.
Comunque, torniamo al libro.
- ... se tu muori adesso, morirà il Natale. È questo che vuoi?
A Ullapoool, nel quartiere generale di Babbo Natale - il luogo più segreto dell'universo, invisibile perfino a Google Maps - c'è preoccupazione: è il 24 dicembre, e Niklas Kristmas è malato. L'elfo medico che lo ha in cura gli proibisce categoricamente di uscire quella notte, perché rischia la sua vita. Ma chi potrà mai consegnare i regali ai bambini? Alla fine, seppur a malincuore, l'incarico viene assegnato a suo fratello Luciano, un uguagliatore. I due fratelli non si vedono da anni, perché hanno delle visioni differenti: per Luciano, infatti, tutti i bambini sono uguali e il suo scopo è portare a tutti lo stesso numero di regali. Questo creerà un bel po' di caos. Ad aiutarlo nella consegna ci sarà il nano picchiatore Efisio, e durante il volo anche due bambini avranno un ruolo fondamentale nelle vicende. Ma come fa Babbo Natale a consegnare tutti i regali in una sola notte? Semplice, grazie al lavoro dello gnomo orologiaio, che controlla il tempo, bloccando la velocità del mondo al Tempo Zero+!
Ma come in ogni favola che si rispetti non può mancare il “cattivo”! L'avido industriale di giocattoli Panicus Flynch - proprietario anche di un grande parco giochi, il FunFantasyland, ricco di personaggi di numerosi libri - vuole, infatti, impadronirsi del Natale e per farlo deve bloccare Luciano ed Efisio, anche a costo di mandare contro di loro le fameliche Valchirie! Riusciranno i nostri eroi a portare a termine l'impresa e far vivere un bel Natale a tutti i bambini del mondo?
Pur trasformandomi in Grinch nel periodo Natalizio, mi piace leggere racconti a tema, soprattutto quando si cerca di mostrare il vero spirito del Natale. Questo racconto di Giacomo Papi si concentra molto sul tema delle diseguaglianze sociali, che purtroppo colpiscono anche quelle creature che andrebbero protette: i bambini. Nel loro giro per il mondo, sulla slitta trainata da renne parlanti, Luciano ed Efisio, ai quali si aggiungeranno poi anche i fratellini Maddalena e Pietro, avranno modo di vedere quante differenze esistano: se da un lato ci sono, infatti, bambini ricchi che potranno ricevere innumerevoli regali, dall'altro ce ne sono molti altri che non hanno neanche una coperta con la quale riscaldarsi. Per non parlare poi di quelli che magari hanno tutto, ma ai quali manca qualcosa di fondamentale: l'affetto di un genitore, o la presenza di amici. Bambini che possono avere ogni cosa, sì, ma che si sentono profondamente soli.
Ovunque portarono regali sapendo che non sarebbe servito a nulla, che nessun regalo avrebbe potuto azzerare la fortuna di essere nati in un luogo e non in un altro, che fame e guerra non si sarebbero certo fatte impressionare da quattro pacchetti infiocchettati, e che il mondo non sarebbe certo migliorato, ma anche che la mattina dopo, per la prima volta nella Storia, non ci sarebbero stati poveri e ricchi, ma soltanto bambini.
Ma sono davvero utili tutte queste cose materiali se poi mancano l'affetto, l'emozione, qualcosa di bello da vivere più che da avere? E quante volte si fanno tantissimi regali senza neanche pensare veramente a cosa potrebbe piacere all'altro? Negli ultimi anni mi sono soffermata molto a pensare a questo aspetto: sovente si fanno regali perché si deve senza riflettere su cosa possa essere veramente utile o possa piacere al soggetto in questione. Magari si spendono soldi per oggetti che finiranno in un angolo buio di un armadio, o direttamene nell'immondizia, o riciclati per futuri regali. Ma non ha più senso a quel punto non fare nulla? A volte può capitare di fare il regalo sbagliato, per carità, ma quanto è più bello fermarsi a riflettere sulla persona a cui vuoi fare il tuo dono? O magari fare un piccolo gesto di beneficienza? O semplicemente, esserci.
Per trattare tutti in modo giusto e non fare differenze, bisognerebbe trovare il regalo adatto per ognuno.
Il romanzo di Giacomo Papi unisce alla magia del Natale, anche uno scorcio sulla realtà. Oltre alle diseguaglianze tra le varie parti del mondo, si affronta anche il tema della separazione dei genitori e di come questa possa influire sui propri figli. Insieme ai personaggi di fantasia che popolano il villaggio di Babbo Natale e non solo, c'è anche la storia di tanti bambini del mondo, e più nello specifico di Maddalena e Pietro: due fratelli che si ritrovano a vivere un'avventura fuori dal normale, ma che offriranno anche tanti spunti di riflessione con i loro ragionamenti. Se da un lato la piccola Mad non ha ancora perso la sua fede in Babbo Natale, dall'altro lato abbiamo un bambino che si è ritrovato di colpo a dover crescere, quando il padre è andato via. L'ometto di casa, a soli cinque anni. Il bambino che osserva l'ansia negli occhi di sua madre, che la sente urlare al telefono, che vorrebbe proteggerla, che ha forse smarrito troppo presto la magia che una festa, come quella del Natale, può donare ai più piccini.
È un racconto natalizio che fa sorridere, arricchito da note particolari che potrebbero divertire moltissimo i bambini. Un'avventura che tiene con il fiato sospeso, che regala ore di spensieratezza ai piccoli lettori, ma anche qualche riflessione più profonda ai più grandi.
A me è piaciuto davvero molto. Quindi, se cercate una storia che profuma di Natale, adatta ai lettori di ogni età, sicuramente è il libro giusto per voi.
Ma poi ci sono davvero una moltitudine di personaggi, tra elfi, gnomi, valchirie, personaggi di fiabe e romanzi (come Peter Pan, il Piccolo Principe, Barbablù, Mangiafuoco e anche Peppa Pig, ma non solo...), e tanto altro ancora, che sapranno regalarvi ore di piacevole lettura. Come non affezionarsi alla sensibilità del nano picchiatore Efisio, o alla piccolissima nana Astrid che avrà, anche lei, un ruolo fondamentale in quest'avventura?
-
- Acquista il libro (link aff.) e, se ti va, seguimi sul mio profilo instagram!