Pericle, Principe di Tiro, di William Shakespeare - #aTeatroconShakespeare

10 nov 2022

Libri

Lettura di Ottobre per il mio progetto #aTeatroconShakespeare.


Conclusi i Drammi Classici, con la tappa di ottobre sono finalmente approdata a quelli Romanzeschi, che conosco veramente poco, eccezion fatta per La Tempesta. 
La prima opera che ho letto è stata Pericle, Principe di Tiro e devo dire che mi è piaciuta veramente tanto! L'ho divorata in poco tempo, sentendomi subito coinvolta dalle tante disgrazie che il protagonista e la sua famiglia devono affrontare. Prima di addentrarmi nell'opera vera e propria, volevo condividere alcuni spunti su questo nuovo gruppo di opere, riprendendo in parte alcuni concetti espressi nel volume dedicato a Shakespeare di Giorgio Melchiori. 

Nel testo canonico, l'in-folio del 1623, solo tre di queste opere erano incluse: La tempesta e Il racconto d'Inverno tra le commedie, e Cimbelino tra le tragedie. Pericle, forse anche per la condizione scorretta del testo pervenuto, non era inserito. A lungo, infatti, si è pensato che non fosse una sua opera. Mentre I due nobili congiunti è stata attribuita congiuntamente a John Fletcher e Shakespeare. Successivamente si è pensato di includere tutte queste opere, molto simili per temi e personaggi, e per essere una sorta di tragedia con un suo lieto fine, in un'altra categoria: quella del Romance. In tutti questi lavori sono presenti molti elementi in comune: dalle figure femminili dai nomi allusivi, che hanno il compito di restaurare un ordine turbato precedentemente da una colpa, un errore, e di permettere una rinascita. E poi ci sono anche interventi soprannaturali o prodigiosi che sciolgono le vicende, o una tempesta (o più!) che sconvolge l'ordine. Immancabile è anche il rapporto padre-figlia che sembra anche ricordare quello tra Re Lear e la  sua Cordelia; tragedia che diviene una sorta di modello per queste antiche favole.


Fonti:

  • Confessio Amantis (1390) di John Gower, prima versione inglese del romanzo ellenistico di Apollonio di Tiro.
  • The Patterne of Painefull Adventures, di Laurence Twine (1576), altra versione in prosa.
  • Arcadia, di Sir Philip Sidney (1590), il modello di riferimento per il Romance.


Pensieri sull'Opera:


O dèi! Perché prima ci date 
i vostri ricchi doni, e ce li fate amare,
e poi ce li togliete?

- Pericle, atto III scena I


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice
Quadro: Il naufragio, di William Turner





L'opera è introdotta dalla voce narrante del poeta inglese John Gower che ci “porta con sé” ad Antiochia, la più bella fra tutte le città della Siria, narrandoci dell'amore incestuoso tra un padre, Antioco, e sua figlia. La bellezza di costei, però, attrae uno stuolo di principi desiderosi di prenderla in moglie. Ma per farlo, a tutti è imposto di risolvere un enigma, pena la vita. Gower lascia poi il suo posto proprio a Pericle, il Principe di Tiro, uno dei pretendenti, il quale riuscendo a trovare la soluzione ne rimane però profondamente turbato. Scoprendo l'incesto, rischia ugualmente la sua vita, e così riesce a fuggire via. Inizia per lui un vero e proprio viaggio in mare, che lo porterà dapprima a Tiro e poi a Tarso, ma la tempesta è sempre in agguato, come a bloccare il suo incedere. Naufraga a Pentapoli, dove scopre che il re Simonide sta organizzando dei tornei per dare in sposa sua figlia Taisa, al vincitore. Nel frattempo, Antioco e sua figlia sono morti, e Pericle può tornare a Tiro per riprendere il suo posto, ma nel corso della traversata in mare, una violenta tempesta si abbatte sulla sua nave e, Taisa, la moglie incinta, muore nel dar alla luce la loro figlia, Marina - “nata sul mare” -. La donna senza vita viene posta in una cassa e lasciata andare nelle acque. Pericle, con il cuore distrutto, fa rotta su Tarso dove lascia sua figlia nelle mani di due persone che crede amiche: Cleone e Dionisa, che giurano di prendersi cura di lei, insieme alla loro figlia. Ma il futuro avrà in serbo nuove tristi avventure, l'animo umano corrotto da invidia e vizi, porta a compiere delitti o atti terribili. Eppure, come già detto, questi drammi sono caratterizzati da un lieto fine, da un ritorno all'ordine, a una rinascita, a una nuova vita.


 Come è sciocco formarci un'opinione della gente 
dall'aspetto esteriore anziché dall'intimo valore.

Simonide, Atto II scena II


Non ho voluto di proposito narrarvi ogni singolo aspetto della trama. Quest'opera è veramente ricca di eventi e particolari: ci saranno, infatti, pirati, bordelli, musica, e atti prodigiosi o sovrannaturali, con anche l'intervento degli Dei. 

A tratti il viaggio di Pericle, così ricco di pericoli e perdite, può ricordare un po' quello di Ulisse: un eroe positivo che è sottoposto a continue prove. La maggior parte degli eventi terribili avviene in mare, un mare scosso da tempeste violente, simili a una sorta di forza sovrumana che allontana le persone da coloro che amano. Un mare che diventa un simbolo doppio, luogo di vita e di morte, di fortuna e sfortuna.

Altri elementi importanti che, come dicevo, sembrano riprendere le strutture fondamentali del Re Lear (anzi, per alcuni critici Pericle è la trasposizione di Lear stesso in un'altra chiave), sono il rapporto tra il padre e la figlia, ma anche un'esplorazione della relazione tra l'essere umano e il divino. Siamo di fronte a una prima favola allusiva, immersa in un mondo pagano che vede anche l'intervento delle divinità, in questo caso soprattutto di Diana, che avrà un ruolo fondamentale per il lieto fine. In fondo, l'essere umano è sempre in balìa della Fortuna, del Destino, o dal gioco degli Dei.
Per quanto riguarda il rapporto padre/figlia è interessante vedere il confronto tra quello basato sull'incesto tra Antioco e la figlia, e quello più puro e amorevole di Pericle e la sua casta Marina. Nel primo caso ci sarà una punizione divina, nel secondo un bellissimo ricongiungimento, un ritrovamento che porterà a una vera e propria rinascita, grazie anche all'uso di due elementi: la musica e il cambio di abiti. Come sempre in ogni opera Shakespeare inserisce un personaggio femminile che rimane impresso: qui abbiamo Marina un personaggio forte, che vede il suo mondo come una continua bufera che la sottrae alle persone che ama, ma che alla fine, ridà la vita a chi gliel'ha donata. 

Allora è proprio vero che i turbamenti dell'animo nati da eccesso di paura,
generano poi una inquietudine che si alimenta di se stessa,
fino a trasformare il timore di un male possibile
in ossessione per un male inevitabile.
- Pericle, Atto I scena II


È un'opera che ho davvero molto apprezzato, forse anche per questo 'carattere' avventuroso e cavalleresco tipico del romance, di quei romanzi leggendari che a me fanno sempre un po' sognare.  Mi è piaciuta anche la forte presenza del narratore, Gower, che con le sue parole, la sua narrazione, riesce a collegare spazi distanti e tempi, invitando il lettore, o meglio, lo spettatore ad affidarsi a qualcosa di 'magico' laddove le parole o la rappresentazione scenica non bastino: la fantasia!
Pericle è uno scontro tra vizi e virtù, tra bene e male, tra lealtà e tradimento, che vede dopo tanto dolore, errori e pericoli, il trionfo degli aspetti positivi dell'animo umano, e la giustizia nei confronti di chi ha voluto arrecare solo dolore. 

La vita ci mette costantemente alla prova; è facile compiere errori che portano a conseguenze anche gravi, ma alla fine il male, l'invidia, il tradimento verranno sopraffatti dal bene, o almeno si spera sempre che sia così no? Dopo tanto dolore, si può arrivare finalmente alla gioia?


Non c'è maschera che meglio s'addica
al tradimento come la lusinga
tenera e dolce.

- Gower, atto IV



Ho letto l'opera nella traduzione elaborata dalla riduzione scenica di Giorgio Albertazzi, contenuta nei Drammi Romanzeschi dei Meridiani Mondadori.

Alcune informazioni per le mie riflessioni le ho prese dai seguenti volumi:

  • “Shakespeare. Genesi e struttura delle opere”, di Giorgio Melchiori.
  • Una lezione on-line di Cesare Catà.
  • Introduzione a Pericle, di Alessandro Serpieri, contenuto nel volume Shakespeare Opere complete, di Garzanti.

♥♥♥♥.75

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