Leggere di streghe è sempre stata una delle mie più grandi passioni. Sono letture che avevo messo un po' da parte, ma che spero di riprendere presto. Al Salone del Libro mi aveva colpito moltissimo una raccolta di racconti: Nero di Mummia, di Emanuela Signorini, pubblicata da Giovane Holden Edizioni. Attirata dalla meravigliosa copertina, opera di Daniele Serra, un artista che mi lascia sempre senza parole per la bellezza dei suoi lavori, sono poi rimasta colpita dal tema, le streghe, appunto.
Poteva non essere mio?
L'ho scelto come una delle letture da fare ad Halloween, inserendolo però anche come tappa del progetto #DungeonofReaders di SonoSoloLibri, superando così anche la tappa della Stamberga della Strega!
Il nero di mummia è il nero dell'ombra, la tenebra eterna, il non colore che tutti gli altri colori racchiude, l'inizio e la fine di tutto.
Sono sempre stata affascinata dalle leggende, se poi sono legate anche alla nostra bella Italia, provo ancora più entusiasmo. È anche per questo che ho trovato questo lavoro di Emanuela Signorini davvero molto valido. Oltre a regalarci storie molto diverse, con protagoniste sempre delle streghe, in varie sfumature, ci porta a percorrere anche un viaggio tra alcuni luoghi della nostra terra, focalizzandosi soprattutto su quelle realtà abbandonate, quelle case o paesi ormai 'fantasma', che continuano a sprigionare un certo fascino per gli amanti del mistero, del folclore e del soprannaturale.
Nero di Mummia è una raccolta di nove racconti, che prendono ispirazione da vari luoghi ma anche da credenze del tutto italiane. Dimore abbandonate dove risuonano ancora echi di storie nere, di bimbe assassinate, di streghe che ancora sembrano dimorare tra quelle stanze infestate. Ma anche ambientazioni naturali, passi impervi tra i monti, o piccole isole come Poveglia nella Laguna di Venezia, sede di un lazzaretto tra il 1300 e il 1700 e poi di un ospedale psichiatrico dove si racconta venissero praticati orribili esperimenti al cervello. Insomma, luoghi che sortiscono sicuramente un'inquieta suggestione a chi li osserva, e che possono essere ambientazioni perfette per storie soprannaturali o, come in questo caso, con un preciso riferimento alle streghe.
La vedeva andare sicura nella valle immersa nella notte, guidata dal riverbero della luna che rimbalzava sulle rocce delle torri. Il chiarore del cielo notturno amplificava il bianco della colomba sulla guancia scura. Tanto che da lontano, il sigillo pareva animarsi di una sua vita autonoma, librandosi libero in un volo radente nell'aria scura.
Descrivervi ogni singolo racconto non mi sembra il caso, semplicemente perché secondo me si corre il rischio di rovinarvi la lettura. Personalmente mi sono piaciuti tutti, e ho apprezzato le varie differenze. Non sono storie che rischiano di ripetersi, ma ognuna ha la sua peculiarità. Alcune sono ambientate in epoche passate, altre più recenti. Io sono rimasta molto colpita soprattutto da tre racconti: Nero di Mummia, il primo che dà anche il nome alla raccolta, in cui un pittore di ex voto resta ammaliato da una giovane ragazza silenziosa accusata di stregoneria, e tenta di donarle una nuova vita in un ritratto particolare; L'ottagono di Lucifero, ambientato nell'isola di Poveglia, in un ospedale psichiatrico dove cinque donne sono trattate in maniera pessima dal dottore che le ha in cura, ma un giorno resterà sorpreso da quel che saranno capaci di fare; e, infine, Avatar Vibia, per l'originalità che ho trovato, ambientando tutto in un videogame in cui tutti devono scontrarsi contro tutti, e in particolar modo una strega virtuale avrà sempre più potere...
Ma sono solo tre esempi di una raccolta che mi ha molto coinvolta e a tratti veramente inquietato. Tra risate cavernose, mani unghiate che emergono dalle tenebre, bambine scuoiate vive (eh sì, l'ultimo racconto in particolare è stato difficile da digerire per me), neonate dalla pelle di luna considerate mostri ma salvate da chi vede in loro un potere più forte, ragazze con il marchio del Diavolo, una madre afflitta dal ricordo della figlia morta che continua a fare dolci quasi come se potesse riportarla indietro, e altro ancora.
Era una specie di nenia, un suono ripetuto che le aiutava a zampettare a tempo nella brezza salmastra della sera. Pestavano forte il suolo, schiacciando con forza le erbe più giovani. Saliva così da terra un odore pungente di linfa e di polvere. Mentre la pesante luce gialla del tramonto catturava i loro lineamenti per alterarli in maschere primordiali.
L'elenco dei racconti è il seguente:
- Nero di Mummia: un pittore, una ragazza silenziosa accusata di stregoneria, un quadro maledetto. [Porciorasco, Varese Ligure]
- Dolcetti: una madre, una figlia persa, dei dolcetti come rito nell'ultima notte di ottobre. [Casa dei Fantasmi, Casalecchio di Reno, Provincia di Bologna]
- In Tenebras: una donna anziana, una bambina con il marchio del Diavolo, e le assurde superstiziosi di una popolazione di montagna. [Valle di Bormio, Torri di Fraele]
- L'ottagono di Lucifero: un ospedale psichiatrico, un dottore, cinque donne considerate matte, un'infermiera e il suo cane. [Isola di Poveglia, Laguna di Venezia]
- Sorelle: un parto difficile, una bimba dalla pelle color di luna da portare via per non farla uccidere, un'altra sorella condannata a vagare, sola, nei secoli, tra pietre e ombre. [Poggioreale, Valle del Belice]
- Avatar Vibia: un videogame, una lotta tutti contro tutti, una strega che ha sempre più potere. [Villa de Vecchi, Bindo, frazione di Cortenova, Provincia di Lecco]
- Malanotte: uno scrittore che va a vivere in una casa sperduta, lontano da tutto e tutti, per ritrovare le parole. Tre anziane e la loro memoria sul luogo. [Borgo Buonanotte, provincia di Chieti]
- La fuga: una ragazza bellissima, una dama misteriosa, un uomo innamorato. Una vita per una vita. [Tempietto Frazione di Saletta, Costanzana, provincia di Vercelli]
- La pelle: una bambina inquietante, un'amicizia strana, un urlo rosso sangue... [Castiglioncello Firenzuola]
Questa raccolta fantasy dalle tinte gotiche è adatta a tutti coloro che amano le leggende, le streghe, storie che inquietano ma allo stesso tempo affascinano. Ma è anche un ottimo modo per ridare vita sulle pagine o spingere a conoscere borghi fantasma, realtà dimenticate o lasciate in uno stato di degrado e abbandono. Un racconto a sera, magari a lume di una candela, lasciandosi ancor di più suggestionare da queste streghe che - come dice l'autrice stessa - non sono né buone né cattive. Semplicemente sono.
Sotto le luci eterne delle due grandi stelle, un'ombra si mosse nella campagna. Non c'era nessuna fretta nel suo andare, ma neppure incertezza. (...) Nel silenzio della campagna notturna si diffondeva il tenue raspare di unghie contro pareti crudeli, si percepiva il battito di un cuore intrappolato nella tomba e un pianto soffocato si sollevava con la guazza della notte, denso e disperato.