Oggi vi presentiamo una realtà editoriale piuttosto recente, che abbiamo piacere, nel nostro piccolo, di far conoscere ancor di più! Un team nuovo, giovane, e interessante, che merita uno spazio nel vasto mondo dell'editoria italiana: Edizioni CentoAutori.
Al Salone del Libro di Torino abbiamo avuto la possibilità di rivolgere le nostre tre domande al direttore editoriale Emanuele Bosso, che ringraziamo per il tempo che ci ha concesso!
Chi siete e qual è la peculiarità che più vi distingue dagli altri?
Centoautori nasce nel 2006, ed è una casa editrice napoletana che nel settembre 2021 ha deciso di cambiare team. Io sono Emanuele Bosso il direttore editoriale, insieme a me c’è Titti Pentangelo (spunti_di_lettura), ufficio stampa. Facciamo sia narrativa italiana sia narrativa straniera: nella collana Arcobaleno pubblichiamo autori e autrici italiani, mentre la nuovissima collana Migrazioni è quella di narrativa straniera che ha l’obiettivo di portare il lettore altrove, un pochino in giro per il mondo, cercando però di raccontare, di raccogliere quelle tematiche che sono raccontate in Italia, come ad esempio la famiglia, la provincia, da un punto di vista straniero piuttosto che fermarci al racconto italiano.
Ammirazione, Orgoglio e Sogno.
Ovvero: Un libro pubblicato da altri che apprezzate particolarmente. / Il vostro libro di cui siete più fieri.
Siamo orgogliosi di queste copertine perché ci rappresentano veramente nel miglior modo possibile. Volevamo raccontare le storie anche attraverso la grafica, quindi essere riconoscibili attraverso copertine che tra l’altro sono illustrate, quindi non vengono estrapolate da immagini di foto e database ma sono proprio disegnate a mano.
Il libro che sognate di poter pubblicare un giorno.
Il sogno è quello di poter arrivare a quanti più lettori possibili. Ovviamente è prestissimo per realizzarlo, però vorremmo portare una narrativa di qualità sia italiana che straniera e riuscire a raccontare, a dare uno sguardo diverso alle storie. Puntiamo tanto sulla narrativa: per il 2023 abbiamo preso i diritti per Villalobos e Juan Madrid, a fine luglio uscirà un libro di Lucía Baskaran (Corpi Maledetti), un’autrice spagnola che ha pubblicato con Planeta Editorial, l’equivalente di Mondadori, così come Paola Guevara “Mio padre e altri imprevisti” di cui sono stati comprati i diritti per la piattaforma Netflix, sperando che arrivi anche in Italia. Quindi il sogno è quello di riuscire ad arrivare a un numero di lettori sempre più ampio, però con il nostro modo di raccontare le storie.
Pro e contro di questo Salone 2022
Contro: ha fatto caldissimo.
Pro: credo che sia sempre un’occasione meravigliosa per farci conoscere, per fare rete, per abbracciare le persone con le quali durante l’anno in una maniera o nell’altra, anche attraverso festival più piccoli, si entra in contatto. Qui si riunisce – come diceva il direttore Nicola Lagioia – una comunità. Stare insieme è sempre bello, ed è un modo appunto per crescere insieme, si cresce anche attraverso delle partecipazioni costanti. Oggi Centoautori ci siamo incontrati, l’anno prossimo abbiamo incontrato voi, quindi poi ci si rincontra e si possono fare tante cose insieme, credo che sia appunto questo senso di comunità il pro più grosso da raccontare, perché è bello incontrarsi e stare insieme.
Per conoscere meglio questa casa editrice indipendente vi consigliamo di segnarvi il sito (ancora in costruzione) e di seguirli, intanto, sui loro social!
Libri che possiedo e di cui parlerò appena possibile:
- Ranuras, storie di violenza.
- La banda della regina, di Sante Roperto
- Variazioni sul noir, di Massimo Carlotto