Oggi vogliamo portarvi con noi a conoscere un'altra casa editrice indipendente con sede a Bracciano, in provincia di Roma: Del Vecchio Editore. È stata un'altra di quelle piccole/medie realtà che ci ha colpito molto, per titoli nuovi e peculiarità specifiche. Noi abbiamo portato a casa un titolo, ma intanto vi proponiamo la nostra intervista a Ilaria Troncacci, editrice, insieme a Francesco Giacomantonio e Marzia Zuccari, che ringraziamo per la gentilezza e il tempo che ci ha riservato!
Chi siete e qual è la peculiarità che più vi distingue dagli altri?
Siamo Del Vecchio Editore, nasciamo quindici anni fa a Bracciano, in provincia di Roma. Ci contraddistingue la voglia fin dall’inizio di avere una voce molto ben riconoscibile nel mercato del panorama editoriale italiano. Questo ci ha spinto a fare delle scelte sempre più coraggiose da un certo punto di vista, ma anche più consapevoli. Ci andiamo a inserire in quelle nicchie di mercato che non vengono esplorate. Abbiamo il continuo desiderio di trovare quegli spazi tra i generi che rimangono inesplorati: sia dal punto di vista stilistico della lingua sia del contenuto. Proviamo a superare sempre qualche confine, a spostare i confini sempre un pochino più in là.
Ammirazione, Orgoglio e Sogno.
Ovvero: Un libro pubblicato da altri che apprezzate particolarmente.
Mi piacciono tantissimo i libri di Utopia, proprio una cosa spassionata, li adoro! Fanno sempre delle scelte ottime, hanno un catalogo curato e coerente. Quindi non c’è un libro in particolare, in generale sono molto bravi e li ammiro.
Il vostro libro di cui siete più fieri.
Una cosa di cui siamo molto orgogliosi è l’aver portato in Italia due autori tedeschi: uno è Lutz Seiler, in Germania è diventato un bestseller, per mesi è stato in vetta alle classifiche di vendita, secondo noi potrebbe aspirare a un Nobel e lo abbiamo portato quando non lo conosceva nessuno e nessuno lo voleva pubblicare, anche in Germania era sconosciuto. La direttrice editoriale è stata talmente brava da intercettarlo e ne siamo davvero felici. L’altra, sempre tedesca, è Sibylle Lewitscharoff, che a livello letterario è imparagonabile, non ha eguali, secondo noi. Anche se magari non sono nomi conosciuti e ne abbiamo altri che sono più venduti, loro due sono il nostro orgoglio.
Il libro che sognate di poter pubblicare un giorno.
Pro e contro di questo Salone 2022
Contro: non c’è, o almeno io non ho percepito, almeno quest’anno, un progetto. Credo che se il progetto fosse più condiviso anche con gli editori allora fiorirebbero delle iniziative molto più partecipate e ci sarebbe un percorso da fare insieme, si creerebbe una sorta di pensiero condiviso, un dialogo condiviso a un altro livello, che non è un semplice "andiamo a vedere tutti la presentazione di x" - che poi è sempre lo stesso autore -. Condividendo un pochino di più il progetto e costruendolo di più con gli editori tutti, anche con i più piccoli, sarebbe forse più innovativo, più pieno di idee, qualcosa che non è ancora stato detto.
Grazie ancora a Ilaria Troncacci!
Vi lascio il loro catalogo on-line (al momento è in aggiornamento) e i social in cui seguirli se avete curiosità.
Libro di cui parlerò appena possibile sul blog:
- Schikaneder e il labirinto, di Benedetta Galli