La mia morte, di Lisa Tuttle

30 ago 2022

Libri

Se c'è una persona che sa creare progetti di lettura davvero interessanti e soprattutto originali, è sicuramente Ambra (sonosololibri su instagram)! 
Ho ridotto molto le mie partecipazioni a challenge o affini, semplicemente per mancanza di tempo, e con la volontà di non dover più comprare per forza nuovi libri o prenderne troppi in biblioteca, così da recuperarne quanti più possibile dalla nostra libreria (oh, insomma ne abbiamo più di mille e moltissimi ancora da leggere!), ma quando ho visto la Dungeon of Readers, con tanto di mappa, e tappe molto in linea con questo mio scopo, non ho saputo resistere! Ho iniziato più tardi, rispetto agli altri, ma finalmente ci sono dentro e sto sfoltendo un po' la pila di libri che mi attende, ma soprattutto conoscendo altre realtà editoriali, più piccine ma ugualmente degne di nota, e autori dai quali forse mi tenevo un po' troppo distante. 
Ma bando alle ciance.
Sono partita dalla Foresta Oscura e... Con quale titolo ho iniziato? Con un weird pubblicato da Edizioni Hypnos: “La mia morte” di Lisa Tuttle! E devo dire che nonostante il suo essere una lettura veramente strana, mi è piaciuto moltissimo!


Qualunque teoria sostenessi, la vista di quell'immagine mi faceva ritrarre con un fremito di disgusto, persino paura. Come se fosse qualcosa che non avrei dovuto vedere, qualcosa che non avrebbe dovuto essere rivelato. Era più profondo della ragione; avevo semplicemente la sensazione che ci fosse qualcosa di sbagliato e pericoloso in quel dipinto.


© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


La protagonista di questa novella di Lisa Tuttle è una donna di circa cinquant'anni che, alla morte del marito Allan, ha smarrito l'ispirazione per la scrittura, il suo lavoro, la sua essenza. Davanti alla vista di un quadro che l'ha sempre affascinata sin da giovane, qualcosa si sblocca. La figura di Circe, nell'opera del famoso pittore W.E. Logan, sembra spingerla a ritrovare il suo estro creativo, quella voglia insaziabile di raccontare storie. Ed è così, che durante l'incontro con il suo agente, propone la sua idea: scriverà un saggio/biografia su Helen Ralston, musa del pittore, volto di Circe e anche lei pittrice e scrittrice. Grazie al destino o forse per una sorta di serendipità può vedere con i suoi occhi prima un quadro della donna, intitolato appunto “La mia morte” che cela qualcosa di più ardito dietro un apparente paesaggio di un'isola; e poi Helen stessa, ormai piuttosto anziana e colpita da un ictus, che accetta di incontrarla, per raccontarle la sua storia. 
Ed è così che tramite la lettura di testi di Logan e della Ralston stessa, e l'ascolto delle parole di quest'ultima, conosciamo pian piano, lentamente, la sua vita. Anche se, inizia a essere sempre più palese un senso di mistero, di angoscia, di incredulità per dei dettagli che spiazzano la protagonista stessa e noi lettori. Fino ad arrivare a un finale che ti lascia senza parole, con la voglia di tornare indietro nelle pagine: ti sorprende, e vorresti quasi rileggere tutto, per cercare di capire meglio.

Lisa Tuttle ti culla lentamente, ti trascina pian piano nella sua storia, e quando ti sei ormai abituata a quel ritmo, ti butta all'improvviso qualcosa di imprevedibile, donandoti quel senso di straniamento e spaesamento di fronte a un fatto che sicuramente non ti saresti mai aspettata. Ammetto che è un finale enigmatico che mi ha lasciata con tante domande per diversi giorni. 
Tuttavia mi sono innamorata della sua scrittura, capace di avvinghiarti sin dalle prime parole.
Ne sono rimasta colpita in maniera del tutto positiva, nonostante sia un libro strano, come del resto lo sono quelle letture appartenenti al genere weird.
Non c'è nulla di cruento, anzi, se siete amanti come me della scrittura, ma anche della pittura, sicuramente resterete molto coinvolti nella narrazione. Ci sono riferimenti al mito classico, con la figura di Circe, ma anche alla Dea più in generale. Spunti femministi, donne, ma anche mistero. 

La mia morte è una novella molto breve, non raggiunge neanche le cento pagine, che saprà coinvolgere il lettore sin dal suo incipit, incuriosirlo con avvenimenti strani, con coincidenze che lasciano senza parole, e un finale che disorienta.
Un racconto del passato, una tragedia, che sembra avere echi anche nel presente. 

Un libro che ho molto apprezzato e che, se siete amanti del genere o se amate l'arte, la scrittura, o siete interessati a elementi femministi, potrebbe fare per voi.

Non voglio dirvi altro, perché essendo una lettura molto breve, ogni elemento in più potrebbe essere un possibile spoiler. E non voglio assolutamente guastarvi il piacere della lettura.

Personalmente lo consiglio, e mi ha lasciato addosso la voglia di recuperare altri titoli.

IL LIBRO

La mia morte
Lisa Tuttle
Casa editrice: Edizioni Hypnos
Traduzione di: Elena Furlan
Pagine: 98
Prezzo: 8.90€
Anno di pubblicazione: 2021
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