Tre domande a... Pidgin Edizioni

29 lug 2022

Libri
Interviste

Scoprire le case editrici indipendenti ci permette anche di fare un vero e proprio viaggio in giro per l'Italia. Oggi, ad esempio, torniamo a Napoli e vi facciamo conoscere una casa editrice specializzata in “libri sopra le righe, che insegue il mescolamento dei linguaggi e che guarda al di là dei confini”: Pidgin Edizioni.

Per presentarla al meglio abbiamo posto alcune domande all'editore Stefano Pirone.


Chi siete e qual è la peculiarità che più vi distingue dagli altri?


Pidgin Edizioni nasce nel 2017 con sede a Napoli ed è una casa editrice che si concentra su una scrittura con uno stile particolarmente ruvido e un linguaggio sperimentale, cercando di sovrapporre le due cose. Abbiamo iniziato solo con libri in traduzione perché io sono traduttore e ho investito parte del mio tempo a tradurre titoli per questa casa editrice e soprattutto molta letteratura nordamericana però anche autori da altri continenti. Per esempio il primo libro è stato “Il reattivo” di Masande Ntshanga, un autore sud-africano. Poi abbiamo avuto un iraniano, un’indiana di seconda generazione. Da un paio d’anni ci siamo aperti anche agli autori italiani, iniziando con Francesca Mattei con la sua raccolta di racconti “Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa”. In più Pidgin Edizioni ha questa linea grafica che è caratterizzata da uno stile molto minimale ma che cerca di richiamare anche l’impatto e la violenza dei contenuti – anche all’interno -.


Ammirazione, Orgoglio e Sogno.


Ovvero: Un libro pubblicato da altri che apprezzate particolarmente.


Per l’ammirazione sicuramente devo citare delle case editrici americane, perché questo taglio della linea editoriale è più diffuso negli Stati Uniti e quindi avevo due case editrici di riferimento: una è Tyrant Books e l’altra Two Dollar Radio. Entrambe hanno una scrittura così, un taglio molto ruvido, magari la seconda è un po’ più surreale e la prima più urbana, più metropolitana.


Il vostro libro di cui siete più fieri.


Devo citare di nuovo Francesca Mattei, perché attualmente è finalista al Premio POP - Premio Opera Prima, la premiazione finale sarà a luglio e scopriremo chi ha vinto. Comunque andrà per me è un orgoglio aver pubblicato questo libro che ci sta dando un sacco di soddisfazioni.


Il libro che sognate di poter pubblicare un giorno.


Il sogno è che la casa editrice arrivi a pubblicare anche una dozzina di libri all’anno, cercando di dare ancora più spazio ad autori italiani e spero anche ad autori napoletani o comunque campani, che per ora non sono rappresentati in questo catalogo e questa cosa un po’ mi turba.


Pro e contro di questo Salone 2022


Il Salone del Libro è un appuntamento immancabile perché se non ci sei quasi è un vuoto.
Il contro è che ci devi essere altrimenti sembra che manchi qualcosa nel tuo percorso.
Il pro è che nonostante sia una spesa dà comunque una certa visibilità e permette anche di incontrare persone con le quali magari si interagisce on-line, sia con il lettore sia con altri professionisti. Insomma è un’occasione per vedersi di persona.


Ringraziando di cuore Stefano Pirone, vi invitiamo a conoscere il loro catalogo e a seguirli sui loro social.
Contatti:

 @pidginedizioni

 @pidgin_edizioni

 @Pidgin_Edizioni



© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice


Libri che abbiamo in libreria e di cui parlerò appena possibile sul blog:
Il giorno in cui diedi fuoco alla mia casa, di Francesca Mattei
Big Ray, di Michael Kimball
- Il convalescente, di Jessica Anthony
Atlante delle ceneri, di Blake Butler







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