Sin da bambina ho sempre amato leggere fiabe e storie di principesse. A pensarci bene, quando a scuola mi domandarono “cosa vuoi fare da grande?” risposi: la principessa! Vivere in un bel castello, felice, senza problemi. Ma è davvero così la vita di queste donne che acquisiscono un ruolo simile? Non sempre. Nelle fiabe possono trovare l'amore, la felicità, e vivere felici e contente con il loro bel principe azzurro, ma nella realtà? Nel corso della storia si sa che le donne hanno sempre dovuto lottare per amore, per i propri sogni, per essere semplicemente se stesse in una società troppo patriarcale o anche semplicemente per la loro stessa vita. Anche quelle che riuscirono a salire sul trono potevano essere uccise, umiliate, ridotte nell'ombra. No, non tutte vissero per sempre felici e contente, ma le loro storie risuonano ancora oggi, il loro coraggio e la loro forza non sono dimenticate. Oggi, quindi, vi propongo una lettura per i più giovani, che ho trovato davvero interessante: “E non vissero per sempre felici e contente” di Antonio Caprarica, 50 (+1) ritratti di donne della storia - antica ma anche recente - lontani dall'immaginario fiabesco.
C'era una volta una donna feroce e selvaggia che fu la prima regina inglese della storia.
Antonio Caprarica, giornalista, scrittore e saggista, è tra i più famosi corrispondenti all'estero. Grande esperto della storia dell'Inghilterra, ha scritto numerosi libri sulla Regina Elisabetta II. Per la prima volta propone, invece, una lettura dedicata ai più giovani. Tutte le storie narrate iniziano con un “C'era una volta...”, come a ricordare appunto una fiaba, e pongono in luce i punti salienti della vita di diverse donne del passato ma anche a noi contemporanee. L'aspetto che ho trovato molto interessante è il non limitarsi alla storia di un solo Paese, né a una determinata epoca storica; l'autore ci porta a compiere un vero e proprio viaggio nella Storia e in diversi luoghi: dall'Inghilterra, alla Spagna, dall'Italia alla Francia e altri paesi Europei, ma anche spingendosi verso est, arrivando poi alla Russia e al Giappone. Vite differenti che però presentano anche degli elementi in comune. Sono donne che hanno lottato per la propria terra, contro l'invasore, come Boadicea - con cui il presente volume si apre -, la Regina guerriera dei Britanni, una figura che mi ha sempre affascinata molto, per la sua forza, il suo coraggio, la voglia di non lasciarsi sottomettere da una società patriarcale romana. Ci sono figure che sono arrivate al trono per amore, o che in virtù di quel sentimento hanno fatto perdere il trono all'uomo amato.
C'è un termine che unisce molte di queste donne: la perdita, che può essere riferita a diversi contesti. Alcune persero la vita in modo violento, come la stessa Boadicea e Maria Stuarda; altre la ragione, almeno secondo gli uomini che dovevano amarle e sostenerle, come, ad esempio, Giovanna di Trastamara, ritenuta la Pazza, anche se così non era.
C'è anche chi ha perso la sua felicità una volta entrata in quella gabbia dorata. Principesse e regine che hanno fatto la storia, come la Regina Vittoria, o che l'hanno tristemente subita, come ad esempio le sorelle Romanov. Cuori inquieti, regine tristi, zarine del dolore: sono storie che se da un lato mettono in luce la forza, il coraggio e la determinazione di molte di queste donne, dall'altro fanno emergere una verità ben precisa. Dietro una vita fatta di lussi e ricchezze non sempre si nascondono gioia e amore. Ci vengono così donati ritratti fatti di luci e di ombre, che pur iniziando a mo' di fiaba, rivelano quella che è la realtà dei fatti.
Da amante dei romanzi storici e delle biografie di donne, molte figure le conoscevo già, altre le ho scoperte proprio grazie a questa lettura. A mio avviso è un modo per avvicinare giovani o meno giovani a queste storie, andando poi, successivamente ad approfondire meglio con altri testi. Se la Storia e una società troppo spesso maschilista hanno posto in ombra certe donne, dotate anche di numerose qualità, perché non farle riemergere dalle nebbie, soffermandoci noi lettori nel conoscerle meglio?
C'era una volta la più bella e la più infelice, la più ingannata e la più triste principessa del mondo. C'era una volta Diana.
Non tutte le storie sono tristi, però. Molte di queste principesse, regine, e zarine hanno trovato la propria strada o contribuito alla “gloria” dei propri Paesi. Ci sono donne che hanno scelto di allontanarsi dalla corte, per scegliere un proprio ideale di vita e felicità. Ma c'è anche chi, forse, il suo felice e contenta l'ha ottenuto: come la Regina Elisabetta II, che Caprarica pone proprio alla fine. Una donna che ancora oggi siede sul trono d'Inghilterra, tanto adorata anche da chi non è inglese, che ha amato tanto ed è stata ricambiata. E forse un briciolo di fiaba la si può trovare anche nella realtà, no?
Non saprei dirvi, in tutta sincerità, quali storie io abbia amato di più. Le ho trovate tutte, a loro modo, molto interessanti. Come dicevo, poi, accanto a nomi della Storia passata (da Maria Antonietta, alle sorelle Romanov, da Eleonora d'Aquitania a Caterina de Medici, solo per fare alcuni esempi tra le più note), ci sono molte figure del presente o di pochi anni fa: tra tutte sicuramente brilla ancora l'immagine della principessa triste ma tanto amata dal mondo intero, Lady Diana, o posso citarvi ancora la bellezza di Grace Kelly, ma troviamo anche Carolina di Monaco, Anna d'Inghilterra - figlia della regina - o anche Meghan la duchessa di Sussex.
Insomma, possiamo vivere tra queste pagine un vero e proprio viaggio, arricchito dalle meravigliose illustrazioni di Barbara Picotti. Da leggere una storia a sera, magari, per conoscere, apprezzare, e continuare lo stesso a sognare - nonostante tutto - grazie al coraggio e alla forza di queste donne, che anche se poste all'ombra degli uomini, non smettono di emanare la propria luce.
C'era una volta una regina che aveva abolito le emozioni, o almeno così dicevano i suoi sudditi che non l'avevano mai vista piangere.