Quando le montagne cantano, di Nguyễn Phan Quế Mai

12 ago 2021

Libri

Lettura di luglio per il progetto #LeggereLAsia di samlibrary94, ire_chan_ e withcoffeeandbooks

Quello che mi piace di questo anno di letture è la mia voglia di scoprire altre culture, altre storie. Se da un lato sto riscoprendo la nostra letteratura italiana che per troppo tempo ho tenuto lontana da me, dall'altro mi sto buttando anche in quella orientale, così distante dal nostro Paese, così interessante e affascinante, ma anche dolorosa. Nel percorso che sto seguendo grazie a un progetto Instagram di tre ragazze, sto scoprendo un po' il Giappone, ma anche la Cina e la Corea, addentrandomi anche in altri paesi, come, in questo caso, il Vietnam.

Cosa so della storia del Vietnam? In verità quasi nulla. Sì, a parte la “famosa guerra”, conoscete altro?
Oggi vi parlo di un primo approccio a questa terra e alla sua storia, che io ho trovato interessante e sicuramente un buon esordio, pur con qualche elemento che a mio avviso è stato poco approfondito, riferendomi però più a trama e stile.
Vi presento il romanzo Quando le montagne cantano, di Nguyễn Phan Quế Mai, pubblicato in Italia dalla casa editrice Nord.

Se le nostre storie sopravvivono, noi non moriremo, neanche quando i nostri corpi non saranno più su questa Terra.

 

© una valigia ricca di sogni - marta.sognatrice

Quando le montagne cantano è una romanzo famigliare che ripercorre la storia del Vietnam nel corso del Novecento. Il romanzo si suddivide in due linee narrative: da un lato gli anni 70/80, in cui facciamo la conoscenza delle due protagoniste, una nonna e sua nipote, dall'altra il racconto della vita della nonna stessa, dagli anni 30 del '900, fino al ricongiungimento delle due storie.

Nella prima linea narrativa, siamo ad Hà Nội negli anni Settanta del Novecento. La città è bombardata dagli Americani, e tutti gli abitanti sono costretti a evacuarla raggiungendo un villaggio a diversi km di distanza. Lì, al riparo nelle caverne tra le montagne potranno trovare forse un po' di pace dai bombardamenti continui del nemico. Tra di loro ci sono la piccola Hương e sua nonna Diệu Lan. La terribile guerra che sta sconvolgendo il Vietnam ha portato via a una i genitori, all'altra i figli. Tutti inviati a combattere. Hương trova consolazione tra i suoi amati libri, e nelle storie dell'infanzia di sua nonna. Costei, infatti, inizia a raccontarle di tutto ciò che ha dovuto attraversare durante la sua vita.
Ed è così che, alternando i vari capitoli, si fa un tuffo nei ricordi, tornando indietro ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.

Il racconto di Diệu Lan ci porta al momento in cui era solo una bambina, e un veggente le rivela un'oscura profezia: avrà infatti una vita molto dura, dopo tanta ricchezza perderà tutto e si ritroverà poi a mendicare in una città lontana. Ed effettivamente, la vita di questa donna sarà pervasa da numerose perdite e tanta violenza. Vedrà morire - anche in modo orribile - persone care, sarà costretta a lasciare la sua abitazione, a percorrere km insieme ai suoi tanti figli, a doverli abbandonare per diverso tempo per salvare loro la vita, ma grazie alla sua forza, alla sua determinazione, e al suo coraggio, riuscirà a superare diversi eventi storici e politici che segneranno in profondità la storia di quel Paese. Dall'occupazione francese, all'invasione giapponese, dalla terribile carestia del 1945, alla riforma agraria.

So'n ca vuol dire 'le montagne cantano'. 
E, credimi, è proprio così: ogni volta che questi uccelli cantavano, anche le montagne tutto intorno a me sembravano cantare. I miei compagni raccontavano leggende sui So'n ca. Dicevano che il canto di un So'n ca arriva fino al cielo e che gli spiriti dei defunti ritornano sulla terra sulle ali del loro canto.

Le vicende della sua vita e il coraggio con cui l'ha vissuta saranno anche una speranza per sua nipote che si ritroverà a vivere in tempi di guerra. Una volta tornate a casa, Hương e sua nonna trovano la loro casa rasa al suolo. Eppure non si perdono d'animo e decidono di ricostruirla, per poter essere pronte al ritorno dei reduci di guerra, di quei cari di cui ogni giorno attendono notizie. Hương, in particolare, spera ardentemente di veder tornare a casa i suoi amati genitori, ma quando finalmente sua madre Ngoc riuscirà a emergere dalle nebbie cruente del conflitto, qualcosa non va. La donna non sta bene, si chiude nel suo dolore, non parla, sembra non reagire, quasi non pensa a sua figlia, la allontana da sé. Come se fosse colpita da un senso di colpa troppo grande da gestire. Starà a Hương riuscire a scalfire quel muro di resistenza, anche se non sarà facile per una ragazzina affrontare tutto ciò, senza comprendere, senza conoscere quel che è accaduto.

Le sfide affrontate dal popolo vietnamita nel corso della Storia sono come montagne altissime. Se sei troppo vicino, non puoi scorgerne le vette. Ma, allontanandoti dalle correnti della vita, riesci a guardarle in tutta la loro maestosità.   

Descrivere in poche parole tutti gli eventi di questo romanzo non è facile.

Nel giro di quasi 400 pagine, infatti, l'autrice cerca di condensare tutto ciò che è accaduto in Vietnam dagli anni 30 agli anni 80 del Novecento, con una velocità che se da un lato fa scorrere la lettura senza intoppi, dall'altro ti dà quasi la sensazione di ricevere troppo, ma anche in maniera non approfondita.

Mi spiego meglio.

Ho apprezzato molto questo romanzo per diversi motivi: innanzitutto perché mi ha permesso di scoprire la storia del Vietnam di cui conoscevo poco e niente. Ci sono tanti eventi densi di crudeltà e violenza, immagini non facili da gestire. Ho adorato anche l'evoluzione del rapporto tra le due protagoniste, tra la nonna e la nipote. Fatto di conflitti, ma anche di comprensione e amore. Anche la difficoltà di riuscire a far tornare alla vita una madre così segnata dalla violenza della guerra mi ha molto colpita, anche se secondo me poteva essere tratteggiata con maggior cura la sua conclusione. Un altro aspetto molto interessante e piacevole è sicuramente la presenza di detti vietnamiti, di tradizioni - come quella per gli antenati - di storie, e di libri che aiutano la giovane Hương ad attraversare momenti non facili. Ci sono riflessioni sull'importanza della lettura e della conoscenza delle culture diverse che ho trovato davvero importanti. Effettivamente, conoscere e approfondire le altre culture può essere un modo per imparare ad amare gli altri, anziché creare solo conflitti e odio.

Mi ero convinta che, se le persone avessero cominciato a leggere e a scoprire le culture degli altri popoli, non ci sarebbero più state guerre.

Però, secondo me è un testo che presenta anche dei lati che non mi hanno convinto appieno. A parte la figura della nonna, che ho trovato molto ben descritta, non sono riuscita a empatizzare molto con gli altri personaggi, o perlomeno non quanto avrei voluto. Ho avvertito molta fretta di raccontare quel succedersi di eventi infausti - preparatevi a molte tragedie - ma manca, a mio avviso, un approfondimento più psicologico dei personaggi. Molte cose che accadono, vengono risolte in maniera forse un po' sbrigativa. Avrei voluto sentire forse più in profondità l'essenza stessa dei personaggi. Non so se mi spiego. Parliamo di avvenimenti storici davvero molto forti, guerre, carestie, abbandoni, odio e violenza, eppure non sono riuscita a provare quell'emozione intensa che una storia simile dovrebbe dare. Un po' di commozione sì, ma non così forte - eppure, sono una persona fin troppo sensibile, che piange facilmente! -.


Il finale poi è stato così scontato da lasciarmi un po' addosso una sorta di disturbo. Diciamo che quella “sorpresa” che forse avrebbe dovuto lasciare senza parole il lettore, è stata per me una cosa ben chiara sin da subito (o quasi). Ci sta, va bene, ma... non stupisce, ecco.

Le guerre avevano il potere di trasformare in mostri popoli colti e civili.  


Tuttavia lo ritengo un buon esordio, che si legge in poco tempo essendo molto scorrevole. Una storia in cui le donne sono protagoniste, in cui emerge la loro forza e il coraggio di lottare in un mondo in rovina, in cui la violenza potrebbe schiacciare gli animi di chiunque. Ma anche quando si cade, si torna a rialzarsi. Si combatte per la propria famiglia, anche se a volte si è costretti a compiere atti impensabili, come l'abbandono dei propri figli, nella speranza però di poter tornare a riprenderli, di poterli rivedere anche se dopo tanti anni.

A ben rifletterci, però, più che la semplice storia di una famiglia, si potrebbe definirla come una sorta di omaggio a un popolo, quello vietnamita, che ha dovuto affrontare un lungo secolo di guerre, carestie, privazioni, e orrori. Ma che ha trovato la forza di rialzarsi, e di tornare a riaffiorare come il fior di loto in uno stagno. Ed è proprio questo l'aspetto che, come dicevo, colpisce in maniera più profonda: di certo, ti fa venire voglia di approfondire ancor di più la Storia di questo popolo e per questo sono veramente felice di averlo letto e lo consiglio. Ci sono immagini molto forti, come la difficoltà di riuscire a sopravvivere di fronte a una terribile carestia, gli orrori non solo delle guerre e dei popoli invasori, ma anche della Riforma Agraria, capace di porre persino genitori e figli l'uno contro l'altro, di uccidere pure dei bambini. Per non parlare dell'uso straziante dell'Agente Arancio, il defoliante tossico scaricato dall'esercito americano durante la guerra in Vietnam, che provocò conseguenze molto gravi anche sulle successive nascite.

È sicuramente una storia che potrebbe piacere agli amanti delle saghe famigliari, a chi ha voglia di scoprire altre culture e la storia di Paesi lontani, pur comprendendo di essere di fronte a fatti tragici anche molto forti. Pur essendo un romanzo di finzione, è ispirato alle esperienze della famiglia dell'autrice e delle persone che ha conosciuto.

Accanto all'orrore, però, affiora sempre la speranza. Un nuovo fiore. L'amore in tutte le sue sfumature.

Ma non importava quando a lungo vivessimo. Importava solo la luce che riuscivamo a trasmettere ai nostri cari e quante persone riuscivamo a toccare con la nostra compassione.

IL LIBRO

Quando le montagne cantano
Nguyễn Phan Quế Mai
Casa editrice: Nord
Traduzione di: Francesca Toticchi
Pagine: 384
Prezzo: 18.00€ / E-book: 9.99€
Anno di pubblicazione: 2021
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