Come vi piace, di William Shakespeare - #aTeatroconShakespeare

31 ago 2021

Libri

Lettura di agosto per il mio progetto #aTeatroconShakespeare


Ultimo giorno di agosto, ed io torno sul blog per parlarvi un po' della tappa per il mio progetto sul teatro di William Shakespeare. In questo mese ho letto un'altra delle commedie romantiche: Come vi piace.
Devo dire che mi è piaciuta, non tra le mie preferite, ma l'ho trovata molto interessante, ricca di spunti di riflessione, ma anche di una serie di equivoci che sicuramente all'epoca avranno scatenato tante risate. Basti pensare alla protagonista, Rosalinda: provate a immaginare un attore maschio, che deve interpretare una donna (ai tempi di Shakespeare a quest'ultime non era permesso recitare), che a sua volta però si nasconde dietro le fattezze di un uomo, Ganimede, che si fa corteggiare da un altro uomo invitandolo però a immaginare di trovarsi di fronte alla sua Rosalinda, provocando così una serie di vicende intricate ma allo stesso tempo spassose.

Ma andiamo con ordine. Prima le fonti dell'opera, e poi cercherò di elaborare i pensieri raccolti e parlavi un po' dell'opera.

Fonti

  • Rosalinda. L'aureo retaggio di Euphues: trovato dopo la sua more nella sua cella a Silexedra. Lasciato in eredità ai figli di Philautus, allevati con il padre in Inghilterra. Recuperato dalle Canarie. Di T. L., gentiluomo.
    Popolare romanzo di Thomas Lodge, pubblicato nel 1590.

Pensieri sull'opera

Jacques:
Il mondo è tutto un palcoscenico,
e uomini e donne, tutti, sono attori;
hanno proprie uscite e proprie entrate;
nella vita un uomo interpreta più parti, 
ché gli atti sono le sette età.

 

 

Dipinto di Daniel Maclise


Come vi piace fa parte delle commedie romantiche del teatro Shakespeariano, suddivisa in cinque atti più un Epilogo. La vicenda si svolge in un ducato francese e più in particolare in due luoghi distinti e contrapposti: da un lato la corte, dove Federico ha usurpato il trono di suo fratello, esiliandolo, dall'altro lato il bosco di Arden, un luogo idilliaco, dove vive appunto quella parte di cortigiani allontanati, tra cui il legittimo Duca.
A corte è rimasta sua figlia, Rosalinda, ma anche per lei le cose si mettono male: suo zio, infatti, vedendo la fama crescente della nipote, decide di bandirla dal Palazzo. La ragazza decide di scappare, insieme all'amata cugina Celia, e si traveste da uomo. Ganimede e Aliena - questi i nomi che prendono le due fanciulle - si nascondono così nella Foresta di Arden, dove si svolgono i successivi atti dell'opera e dove convergono tutti i personaggi.

Perché è anche qui che arriva Orlando, un giovane gentiluomo del regno che deve sfuggire dall'odio di suo fratello Oliviero. Nel primo atto, Orlando deve scontrarsi contro un uomo più possente, ma riesce a sopravvivere. Ed è proprio in tale occasione che incontra lo sguardo di Rosalinda, e tra i due sboccia un sentimento.

La scena si sposta tutta nel bosco, dove incontriamo il Re legittimo e i suoi sostenitori, tra cui sicuramente emerge il malinconico Jacques. A lui sono affidate forse le parole più conosciute dell'opera shakespeariana, quella metafora tra teatro e mondo. Jacques è un po' colui che rimane in disparte, a osservare le sorti degli altri, le loro azioni, senza mai parteciparvi concretamente, anzi, scegliendo poi una vita più solitaria e contemplativa.

E a contatto con la natura, si svolge il sottile gioco di equivoci che mette ancora più in luce Rosalinda, il ruolo femminile più lungo descritto da Shakespeare. Spicca, infatti, un contrasto ancora più forte tra apparenza e realtà: Rosalinda si spoglia delle sue vesti femminili, divenendo Ganimede, ma qui, nel bosco, quando incontra il suo amato Orlando, e gli insegna l'arte del corteggiamento per conquistare la donna che ama, lo invita a chiamarlo proprio Rosalinda. E di Ganimede si innamora Febe, una pastorella però amata da Silvio.

Silvio:
Se non ricordi tutte le minime follie
cui t'abbia mai costretto l'amore,
non hai amato.

Rosalinda è sicuramente il personaggio centrale, è lei che allontanata da corte, decide di prendere in mano la sua vita, e sotto le mentite spoglie di Ganimede, inizia a intessere i vari fili della storia. Ad eccezione dell'epilogo, non ha monologhi, ma dialoga con tutti i personaggi, riuscendo con la sua intelligenza, il suo carisma e la forza di volontà, a dipanare tutte le varie vicende che sembrano pian piano aggrovigliarsi proprio attorno alla sua figura. È il personaggio chiave, una donna indipendente e forte, che non si lascia scoraggiare, ma reagisce a un esito avverso, riuscendo a trovare se stessa, il suo ruolo nel mondo/teatro ma anche a determinare la fortuna di chi le sta intorno. Interessante in quest'opera è l'epilogo: per la prima volta, infatti, viene affidato a un personaggio femminile.

Come vi piace è una commedia pastorale dove emerge il contrasto tra corte/città e bosco/campagna: da un lato la corruzione, il pericolo, i ruoli prestabiliti, dall'altro la purezza, la spontaneità, la solidarietà e la possibilità di essere semplicemente quello che si vuole. In questo ambiente naturale, in questa sorta di Arcadia, l'uomo può vivere in maniera più autentica, riuscendo a trovare un modo per essere se stesso.

Ho trovato molto interessante, a tal proposito, l'analisi fatta da Cesare Catà nel suo ultimo libro Chiedilo a Shakespeare: Rosalinda parla a tutti noi nei nostri momenti di crisi, quando sentiamo che la nostra vita, così come la stiamo vivendo, non ci appartiene davvero; quando vorremmo liberarci dalle aspettative degli altri cercando un'autenticità più profonda.
Rosalinda, infatti, va oltre le convenzioni dell'epoca. Allarga la propria identità e compie il suo destino liberandosi delle costrizioni di una vita ingiusta.

Nell'epilogo, poi, Rosalinda va oltre il discorso di Jacques sul mondo come teatro: sì, ci viene assegnata una parte in questo mondo, ma non è l'ultima parola. Si può improvvisare, interpretare le battute a nostro modo: anche se il destino ci assegna un ruolo ben preciso, si può andare fuori-parte come, in fondo, fa proprio la protagonista di questa storia.

... in quella grande messa in scena che è la vita, il ruolo che ci viene dato dal destino cambia completamente, a seconda di come noi lo interpretiamo. (da Chiedilo a Shakespeare, di Cesare Catà).

Quest’opera fa parte del volume Shakespeare Le commedie romantiche, dei Meridiani Mondadori, curato da Giorgio Melchiori. Traduzione di Antonio Calenda e Antonio Nediani.

Alcune informazioni le ho prese anche dal libro di Giorgio Melchiori“Shakespeare. Genesi e struttura delle opere” e da alcune lezioni, oltre che dallo splendido saggio “Chiedilo a Shakespeare” di Cesare Catà.

Voto: ♥♥♥♥




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IL LIBRO

Le commedie romantiche
William Shakespeare
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 1124
Anno di pubblicazione: 1991
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