Oggi vi parlo di una fiaba, di un racconto antico come il mondo.
Negli ultimi tempi sono tante le discussioni sulle fiabe della Disney, le critiche, le difese. A me, sinceramente fa tutto un bel po' ridere. Perché se si pensa alla vera essenza e origine di certe fiabe, c'è da rimanerci in quel caso davvero sconvolti. Altro che un bacio non consensuale, o dei corvi che offendono, o chissà che altro. Le vere fiabe, quelle che si narravano tra il popolo o le corti antiche, avevano temi e vicende che possono lasciare davvero il lettore di oggi senza fiato, sgomento, di fronte alle violenze, ai soprusi, agli incesti.
Ed è proprio questo tabù, l'incesto, uno degli elementi cardine di Pelle d'Asino, una storia che in verità non conoscevo ma che ho avuto modo di recuperare grazie a questo bellissimo libro illustrato pubblicato da Rizzoli e che il mio ragazzo mi ha regalato a Natale!
Promettimi che ti risposerai solo se troverai una donna più bella di me...
C'era una volta un luogo chiamato il Regno dove il tempo si era fermato e tutti erano in una silenziosa attesa.
La bella Regina, infatti, stava morendo ma prima di emettere l'ultimo respiro chiese all'uomo amato una promessa: si sarebbe risposato solo se avesse trovato una donna più bella di lei.
Il Re vive un lungo periodo di tristezza, incapace di andare avanti senza la donna amata, logorato da un profondo dolore, ma allo stesso tempo sempre più incalzato dai suoi consiglieri a riprendere presto moglie per non far crollare il suo Regno.
C'è però quella promessa da rispettare, e non è facile. Perché non sembra esserci alcuna donna più bella della Regina. Un giorno, però, il Re si ferma a osservare la sua unica figlia, ormai non più bambina, che danza tra le piante rigogliose, e resta impressionato nel notare la sua indescrivibile bellezza. La ragazza è l'unica a essere dotata di quella grazia in più rispetto a sua madre, e così, decide di sposarla.
Ebbene sì. Un padre vuole sposare sua figlia!
Davanti a questa richiesta la principessa è giustamente turbata e nasce in lei un terribile conflitto interiore: da un lato si sente vulnerabile, perché le pare impossibile non rispettare il volere di suo padre, dall'altro però non può accettare una simile richiesta contro natura. E così chiede aiuto alla sua Fata Madrina, una cugina di sua madre, che le consiglia di farle creare degli abiti di tale bellezza e ricchezza, di fronte ai quali l'uomo sicuramente rinuncerà nel suo proposito.
Un abito color dell'oceano, uno delle sfumature della notte, e un altro del giorno. Queste le richieste avanzate dalla ragazza, ma ogni volta viene soddisfatta. Fino a quando, però, non decide di chiedere la pelle di quell'asino per il padre così importante, perché magico in quanto garantisce ricchezza al regno.
Tuttavia, il Re accetta ancora una volta. E alla ragazza non rimane che una scelta: la fuga. Indossando la Pelle dell'Asino, scappa dal regno e si rifugia in una casetta nella foresta. Sotto quelle spoglie, appare brutta, povera, e si appresta a svolgere mestieri umili. Ma quel suo gesto le garantirà la libertà e... poi l'amore.
Come un fiore immerso in un'acqua torbida e avvelenata, man mano che si faceva più fragile ed esangue la regina diventava più bella.
Pelle d'Asino a parte della collana dei Classici Illustrati diretta da Benjamin Lacombe, un artista che personalmente amo moltissimo. Questi volumi cercano di donare una versione nuova e moderna alle grandi storie del passato, unendo la profondità e l'universalità di quelle antiche fiabe, a delle illustrazioni di giovani artisti contemporanei che cercano di donare anche una propria visione alle storie. Sono classici che vengono quindi tradotti, adattati e in certi casi riscritti, senza però perdere l'essenza delle fiabe originali.
Cécile Roumiguière ne ha donato una personale rivisitazione partendo dalle versioni e adattamenti di Charles Perrault, dei Fratelli Grimm, e di Jacques Demy. Ma questa fiaba ha origini più antiche, e uno dei racconti più conosciuti è sicuramente quello di Giambattista Basile, L'Orsa, contenuto nel Pentamerone e risalente al 1635. Tuttavia, racconti simili si trovano in tutto il mondo.
La Principessa - Pelle d'Asino - al contrario di molte altre figure delle fiabe, affascina per il suo coraggio e la sua determinazione. Non è una di quelle donne che attende di essere salvata, ma è una persona che sa quello che vuole e lotta per ottenerlo. E in questo incontra anche la solidarietà femminile della Fata Madrina, che cerca di aiutarla a trovare una soluzione di fronte a quell'assurda imposizione paterna. Sono donne forti, che cercano di non cedere alle leggi dell'uomo, e in particolare dell'autorità di un padre, ma che scelgono di fuggire per raggiungere la propria libertà. Pelle d'Asino, poi, riuscirà a trovare anche l'amore, ma a suo modo. Mettendo anche alla prova il Principe che s'innamorerà sin dal primo sguardo di lei.
Altri temi interessanti che compaiono in molte storie simili, sono il travestimento e la fuga nella foresta. Quest'ultimo luogo, in particolare, diventa una sorta di simbolo: uno spazio anche interiore da attraversare per affrontare le proprie paure, e poter rinascere ma anche crescere.
Questa fiaba ha anche molte somiglianze con la più famosa Cenerentola e forse, in alcuni casi, anche con La bella addormentata. C'è anche qui, infatti, un oggetto che sarà di vitale importanza per l'unione dei due amanti. Chi riuscirà a indossare perfettamente l'anello sarà colei che il Principe sposerà. Non vi ricorda qualcosa?
Bambina mia... un padre non può sposare sua figlia, una simile unione andrebbe contro le leggi della natura.
Ribellione, fuga, crescita, la forza di una donna nel non sottomettersi a delle assurde leggi dell'uomo, e in questo caso all'incesto.
Ma anche il dolore straziante di un padre che vede il mondo scomparire insieme alla sua amata Regina, e tormentato da una promessa che lo fa allontanare da ciò che è importante; che lo fa quasi impazzire spingendolo a porre una domanda inopportuna. Come può davvero chiedere la mano di sua figlia? Perché resta cieco di fronte a una simile richiesta?
L'ultimo elemento interessante è anche l'uso di zone d'ombra e di luce che se nel testo fanno riferimento alla lotta interiore tra vulnerabilità e tenacia di Pelle d'Asino, si riflettono poi in maniera meravigliosa e vivida nelle splendide illustrazioni.
Al di là della fiaba in sé, infatti, a rendere ancora più prezioso questo libro e un ottimo volume da collezione, sono sicuramente i bellissimi disegni di Alessandra Maria che sono un vero e proprio incanto per gli occhi, un'emozione per l'anima. L'oro e le tonalità della notte sono i colori preponderanti, resi sulla carta da varie tecniche nelle quali l'artista è maestra: schizzi a partire da collage fotografici, inchiostro e lumeggiatura con foglie d'oro che sembra dare una sorta di rilievo tridimensionale alle immagini.
Il risultato è un volume davvero raffinato e incantevole da sfogliare.
Assolutamente consigliato non solo agli amanti della fiabe, ma anche a chi ha voglia di collezionare edizioni belle da leggere ma anche da guardare.
Una voce incantevole si levò, seguendo la musica e la foresta intera cominciò a stormire all'unisono. Al principe si mozzò il fiato.