Non c’è nessun limone tanto aspro da non poterci fare qualcosa di vagamente simile ad una limonata.
Non di soli libri vive Marta.
Scherzi a parte, non sono una di quelle persone che divora serie tv o film. Ne guardo, ma molto spesso in maniera frammentaria. Sono poche le serie tv che ho completato, molte altre che non ho neanche iniziato. Lo scorso anno, però, ho tanto sentito parlare di This is Us e alla fine ho deciso di recuperarla.
Ad essere sincera, in maniera piuttosto superficiale, inizialmente ho deciso di vederla per due motivi: dicevano tutti che avrei pianto tantissimo (team mai una gioia, chiudi la porta e piangi insieme a me -cit.), e poi c'è Milo Ventimiglia. Ora, per gli amanti di Una mamma per amica, Milo è Jess. Ed io sono da sempre e per sempre #teamJess. Potevo quindi non vedere questa serie con il ragazzo che mi ha rubato il cuore? Eh, no, non sia mai!
Così ho iniziato a vederla.
Prima puntata: lacrime.
Prima puntata: Milo quanto-sei-bello-aiuto.
Siamo serie, ok.
Se avete tanto amato Jess, ma anche se non lo avete amato, date una possibilità di nuovo a Milo, perché con Jack si è superato! È molto maturato e ha realizzato un personaggio che vi entrerà subito nel cuore. Impossibile non amarlo.
Ora, placo gli ormoni, torno seria e cercherò di buttar giù tutti i motivi e i pensieri per cui dovete guardare questa serie tv se ancora non lo avete fatto.
MA, attenzione, io la quinta stagione non la sto ancora guardando, quindi NIENTE SPOILER, grazie.
Jack. Tu mi fai sentire come se fossi a casa.
Quando inizi a guardare la prima puntata per un attimo credi che sia la solita storia d'amore che fa commuovere e basta. Ma poi, qualcosa sul finale accade. Quello che mi ha subito colpito di questa serie, infatti, è che quando sei convinta di qualcosa, automaticamente ti piazzano lì un evento futuro che ti lascia senza parole, e con il profondo desiderio di sapere subito qualcosa di più, ricomporre i tanti pezzi di un puzzle meraviglioso. Inizialmente, pensavo di essere di fronte a tante storie in qualche modo correlate, ma poi... capiamo che This is Us è la storia di una famiglia. La famiglia Pearson.
Jack (Milo Ventimiglia) e Rebecca (Mandy Moore) non potrebbero essere più diversi, eppure, quando s'incontrano quasi per caso, scatta qualcosa: un amore che li unirà per sempre. Uno di quelli così intensi e veri, con le luci ma anche con qualche ombra, che ti fanno ancora credere in tale sentimento. Nella prima puntata scopriamo che Rebecca attende tre bambini, che nasceranno proprio lo stesso giorno del loro padre.
Purtroppo qualcosa di spiacevole accade, ma... il dottore che si occuperà di loro donerà a Jack e a Rebecca un prezioso insegnamento: anche dai momenti di profondo dolore e difficoltà si può costruire qualcosa di buono. Ed è così, che i due accoglieranno nella loro famiglia un piccolo bimbo di colore abbandonato nell'ospedale proprio nel medesimo giorno.
Kevin (Justin Hartley), Kate (Chrissy Metz) e Randall (Sterling K. Brown) sono i magnifici tre, di cui pian piano di puntata in puntata scopriremo vite, emozioni, difficoltà, errori e rinascite.
La bellezza di questa serie sta anche nel farti scoprire le cose pian piano. Tanti piccoli frammenti che vengono svelati anche a seconda di vari temi. E l'intreccio tra presente, passato, e futuro è così ben congegnato che quasi non ti accorgi dei collegamenti e quando questi vengono svelati, provi delle emozioni davvero intense.
Come dicevo This is Us è la storia di una famiglia, che potrebbe essere perfettamente reale. I personaggi stessi sembrano divenire ai nostri occhi persone reali: individui che potremmo incontrare, o nei quali possiamo identificarci noi stessi. Protagoniste sono, infatti, le emozioni.
Tu, spettatore, ti senti così coinvolto dalle vite dei Pearson e di tutte le persone che ruotano intorno a loro, da provare quasi la sensazione di essere parte stessa della famiglia. Ti commuovi con loro, gioisci o piangi, vorresti abbracciarli o spronarli, o ascolti con avidità i loro consigli; provi empatia, a volte hai la sensazione di capirli benissimo, in altre circostanze forse non sei d'accordo, e puoi provare rabbia o incomprensione, come in qualsiasi nucleo famigliare.
I Pearson diventano un po' la tua casa, la tua famiglia.
Apparentemente può sembrare non succeda nulla di così spettacolare ma, in verità, a mio avviso, la vita vera è quella che riscuote più emozioni. In ogni puntata riescono a scuoterti dentro; come se volessero scavare nell'anima, far affiorare emozioni, pensieri importanti. Far riflettere. Non c'è quindi solo un'analisi profonda nella psicologia dei personaggi, ma anche nello spettatore stesso, che identificandosi può anche attuare una vera e propria conoscenza di se stesso.
Non esiste un tu, un io, o un loro. Esiste solo un noi. Perciò questa cosa disordinata, selvaggia, colorata e magica, che sembra non avere né inizio né fine… significa questo. Sì, siamo noi.
I temi trattati sono tantissimi e, ripeto, è facile trovare delle affinità con i vari protagonisti o personaggi secondari. A tal proposito, infatti, mi piace moltissimo lo spazio che viene donato a tutti: non solo alla famiglia Pearson in sé, ma anche a tutti quelli che ruotano attorno a loro. Tutti hanno la loro storia, il loro passato, le proprie caratteristiche, che vengono ampiamente mostrate.
Tornando ai temi...
C'è la famiglia con le sue luci e le sue ombre, i difficili rapporti tra genitori e figli. Si parla di adozione, ma anche di problemi di peso, della difficoltà nel sentirsi intrappolati in un corpo che non si accetta; ma anche di depressione, attacchi di panico, ansia. Accanto alla bellezza di alcuni momenti, c'è anche la tristezza delle perdite, della morte, della malattia, ma anche i pericoli della droga e dell'alcol che possono spezzare vite e rapporti. C'è, ancora, la difficoltà di ammettere la propria omosessualità per paura di non essere accettati dalla società, ma anche una forte sensibilità che viene celata da un'apparente forza e perfezione.
In particolare a me ha colpito molto Kevin: all'apparenza è il figlio perfetto, bello e ammirato da tutti; insomma, quel tipo di persona che non ha bisogno di aiuto, ma in verità nasconde molto altro. Emblematica è una scena in cui, il piccolo Kevin cerca di attirare l'attenzione di suo padre mentre si trova nella piscina, ma invano. Per tutti appare come quello meno fragile, ma in verità emerge una tale sensibilità che spesso rischia di farlo crollare, allo stesso tempo però regala delle frasi e delle riflessioni davvero importanti.
E in tutto ciò, a illuminare le tante ombre, ruota l'amore, nelle sue diverse sfumature. Vero motore dell'esistenza umana.
Credo che sia difficile realizzare chi sei tutto in una volta.
Procediamo nella vita lentamente e nel frattempo collezioniamo piccoli pezzi di noi stessi fondamentali per vivere finché non ne abbiamo raccolti a sufficienza per sentirci finalmente completi.
Si piange durante la visione di This is Us?
Sì, anche tanto. Ammetto di non averlo fatto in ogni puntata, ma ce ne sono alcune in cui non sono riuscita a gestire le lacrime. In altre ho comunque provato una miriade di emozioni, sia belle sia brutte. So che molte persone non riescono a guardarla, perché scuote molto dentro. Il mio consiglio è di vederla quando si è più pronti, a piccole dosi magari, come del resto ho fatto anche io. Senza divorarla tutta in un sol colpo, anche se sarà difficile allontanarvi per troppo tempo dai Pearson. Però, credetemi, fatevi un bel regalo e appena possibile recuperatela.
Personalmente posso dire di aver trovato in This is Us la mia serie preferita. Così ricca di vita e di emozioni da restarmi impressa nel cuore per sempre.
Forse è anche perché è quello che cerco nelle storie - siano un libro, una serie tv, un film, o uno spettacolo teatrale: l'emozione, pura, intensa, che ti fa tremare, ti commuove, ti fa anche arrabbiare... ma in un certo senso ti dà la sensazione di sentirti viva.
Vita e morte.
Amore e Famiglia.
Errori e rinascite.
C'è davvero tantissimo in questa serie; e forse non è neanche facile riuscire a esprimere i miei pensieri: un po' perché far emergere le emozioni è sempre complicato, un po' perché preferisco non far troppi spoiler, per non farvi perdere la bellezza di scoprire da soli i tanti piccoli frammenti che uniti insieme donano un Noi davvero speciale.
Credo che il segreto sia non cercare di tenere le gioie e le tragedie separate, bisogna riuscire a trovare lo spazio per entrambe, bisogna farle coesistere. E se riuscite a farlo, se imparate a convivere con tutta quella gioia, quel dolore, con equilibrio dentro di voi, non sapendo mai quale prenderà il sopravvento, ecco, be' scoprirete che la vita riserva più gioie che tragedie.
Mi sono innamorata di Jack, così apparentemente perfetto e d'esempio per amici e soprattutto i suoi figli, ma in verità ricco di imperfezioni ed errori.
Inizialmente non comprendevo appieno Rebecca, ma poi, pian piano, ho superato l'ostacolo, sono riuscita a capire alcune scelte e l'ho ammirata tantissimo. La vita l'ha posta davanti a così tante difficoltà e possibili errori, eppure lei è riuscita a passar oltre, con determinazione, forza, sostegno e amore.
E i loro figli sono cresciuti tra tanti problemi, ognuno con le proprie gioie e i propri dolori. Avrei voluto abbracciare in più di un'occasione la cara Kate, così persa nelle difficoltà di gestire un corpo troppo pieno, nel quale si sente incastrata, come in gabbia, e scossa da terribili sensi di colpa; ho avvertito sulla pelle la paura di Randall durante i suoi momenti d'ansia e d'attacco di panico, la sua volontà di perfezione che alla lunga lo fa crollare - anche se nella quarta stagione, purtroppo mi ha fatto provare anche tanta rabbia e incomprensione -; e mi sono profondamente legata a Kevin, quel ragazzo apparentemente perfetto e senza problemi, che in realtà fa tanti errori, ed è dotato di una sensibilità molto molto forte.
Ma ho amato tantissimo anche la forza di Beth, vero e proprio sostegno a Randall; e ho compreso anche se a volte con difficoltà le paure di Toby.
E ho totalmente adorato le perle di saggezza del Dottor Nathan Katowsky, che aiuterà in diverse occasioni due neo-genitori in difficoltà.
Tuttavia, c'è davvero tanto, tanto di più.
Ma vi invito a scoprirlo da soli.
Armatevi di fazzoletti, e tenete il cuore aperto alle intense emozioni, perché la vita vera - anche se narrata in una serie tv - sa regalare davvero le sensazioni più forti.
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