Il mondo nuovo, di Aldous Huxley - Recensione

22 ott 2020

Libri

Letto per la #fantadistochallenge di @sonosololibri - Libro Bonus: Un distopico/fantascientifico che tratti di droghe.

Qualche mese fa ho concluso con piacere tutte le tappe della Fantadistochallenge, una sfida di lettura ideata da Ambra di SonoSoloLibri che prevedeva la lettura di libri di fantascienza o distopia sulla base di un specifico tema, di mese in mese. C'era anche un bonus, che mi ha permesso di completare tutto e di conoscere un altro grande libro della Distopia: Il mondo nuovo, di Aldous Huxley.
Dopo il mio amatissimo 1984 di Orwell, e i ben più che apprezzati Fahrenheit 451 di Bradbury e Noi di Zamjatin, ho fatto finalmente la conoscenza con un altro autore di un genere che mi piace molto e che spinge a riflettere anche in questo caso sulla nostra realtà, sui possibili effetti futuri.
Vivreste mai in questi mondi distopici? Personalmente no. La nostra realtà non mi fa impazzire, ma i mondi delineati da questi autori fanno ancor più paura. Annientano le persone, le rendono tutte uguali, senza più vere emozioni, fingendo di vivere in una sorte di perenne felicità che in verità è solo apparenza.
Come in questo caso.

Dopotutto, ognuno appartiene a tutti gli altri.

© una valigia ricca di sogni

Anno di Ford 632.⁣
Il mondo che conosciamo è stato totalmente stravolto. Tutto risponde al motto planetario: Comunità, Identità, Stabilità.⁣

Siamo in una società che rifiuta il passato. La storia, l'arte, i libri, la scienza prima dell'era di Ford sono stati cancellati.⁣ E non si può neanche pensare a quei momenti con nostalgia.
Scordiamo i concetti di famiglia, d'amore. Mamma e papà sono considerati termini scandalosi.⁣
Anche l'amore è stravolto: tutti appartengono a tutti, lasciando libera promiscuità sessuale fin dall'infanzia.⁣

Gli embrioni umani sono prodotti in serie e fatti sviluppare in apposite fabbriche secondo quote prestabilite dai Governatori Mondiali. Suddivisi sulla base di caste, in ordine decrescente di intelligenza.⁣
Gli Alfa sono individui unici, con tutte le doti e le caratteristiche fisiche adatte al comando. I Beta possono svolgere ruoli amministrativi. E poi a seguire Gamma, Delta ed Epsilon... Una serie di gemelli, tutti uguali, che svolgono lavori via via sempre più umili.⁣

...questo è il segreto della felicità e della virtù: amare ciò che si deve amare. Ogni condizionamento mira a ciò: fare in modo che la gente ami la sua inevitabile destinazione sociale.


Tutti sono condizionati sin dalla creazione: devono amare la propria condizione, non possono isolarsi, non possono avere rapporti univoci troppo a lungo. Tutto si basa sul concetto di Felicità condizionata, stabilita sin dal “concepimento”.⁣

E quando qualcosa non va, quando insorgono problemi o sensazioni negative, ecco che arriva in loro soccorso la Soma, una droga capace di far ritrovare loro la felicità, o in dosi massicce portare alla morte.⁣ Ed ecco che anche la morte non ha più la sua sacralità. I bambini, elaborati in laboratorio, vengono inviati subito a osservarla. Condizionati sin dal primo istante. Una sorta di grande alveare dove si decide la sorte del soggetto, se renderlo unico o un gemello, se renderlo un Alfa, un Beta, o peggio. Si determina la loro condizione. E si da loro questa droga per risolvere ogni cosa, per sbarazzarsi di ogni problema che possa turbare la “serenità”. Non possono esserci lacrime, ma solo felicità.

Cosa succede quando in questo Mondo Nuovo arriva un Selvaggio, che ha vissuto in una delle poche comunità non ancora “civilizzate”? Un ragazzo che ha una madre e legge Shakespeare?⁣

Ve ne siete sbarazzati, già, è il vostro sistema. Sbarazzarsi di tutto ciò che non è gradito, invece di imparare a sopportarlo. 
[...]
Voi né sopportate né affrontate. Abolite i colpi e le frecce. È troppo facile.



Ancora una volta il genere distopico spinge a riflettere, a non leggere tutto in maniera superficiale. ⁣

Un mondo nuovo dove si vive costantemente felici, dove non ci sono guerre, né vecchiaia, dove si è liberi sessualmente, ma che va a discapito della propria libertà e di quei concetti che consideriamo importanti (famiglia, amore, arte, libri, scienza), è davvero una realtà migliore?⁣
Sebbene all'apparenza la realtà delineata da Huxley possa sembrare meno asfissiante di quella di Orwell, o di Zamjatin, in verità fa paura. Non c'è più amore, non c'è più il concetto di famiglia. Diventa orribile anche pensare o semplicemente dire le parole mamma e papà. Si viene, in pratica, costruiti in laboratorio, assegnati a una determinata classe sociale, e costretti a vivere in un mondo dove la felicità è solo apparente, dove non si è liberi di provare sentimenti diversi, dove si è condizionati già prima di venire al mondo. Quando arriva il selvaggio, quindi, un ragazzo come noi, che ha letto, che ha una madre, che è vissuto in una realtà diversa, anche alcuni personaggi iniziano a riflettere e forse a cambiare un po'.

È davvero un luogo migliore il loro mondo? È una realtà più felice quella in cui non si può piangere, così da apprezzare poi ancor di più il momento di successiva quiete, e non si può amare a lungo la medesima persona, anzi. Si potrebbe anche esser visti male. Non si può avere neanche nostalgia del proprio passato.

Personalmente non ci vivrei. E voi?

Lo avete letto? Cosa ne pensate?

Ma le lacrime sono necessarie. Non vi ricordate ciò che dice Otello?
'Se dopo ogni tempesta vengono tali bonacce, allora che i venti soffino sino a che abbiano risvegliato la morte!'.


Il mondo nuovo, di Aldous Huxley
Casa editrice: Mondadori
Traduzione di: Lorenzo Gigli
Pagine: 266
Anno di pubblicazione: 2007

Voto: ♥♥♥♥

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