Per sempre romantici, a cura di Cesare Catà - Recensione

4 ago 2020

Libri

Il vento è l'amante tenero dell'onda: dal fondo la sommuove tutta in un gorgo che spumeggia. Se l'anima dell'uomo è acqua, il suo destino è vento. - Goethe, da Canto degli spiriti sopra le acque -

Mi sono sempre definita una persona romantica. Non intesa come una di quelle che guardano o leggono solo storie d'amore, bensì per altri motivi che ho riscontrato nel testo di cui vi parlerò oggi. Spesso mi capita di sentirmi una persona un po' persa in un mondo che per certi versi sembra limitare quello che provo dentro. Ipersensibile, emotiva e spesso non compresa. A volte la realtà mi sembra così soffocante, che trovo ristoro solo nella bellezza: della natura, di un'opera d'arte, di parole che hanno quella magia insita capace di trasportarti in un altrove dove finalmente hai la sensazione quasi di sentirti meglio. Di fronte a un tramonto il mio animo è quasi sconvolto: mi è capitato più di una volta di provare un'emozione molto forte, come se la mia anima avvertisse una sorta di commozione difficile da gestire. Come del resto passerei ore e ore a osservare la luna, scossa da malinconia. Amo la città, ma capita sovente di avvertire come una sensazione di prigionia, quasi, di soffocamento, soprattutto quando non riesco a scorgere il cielo, il riparo del tramonto, la bellezza del verde. L'ho riscontrato anche di recente. Il lockdown mi ha tenuto per sei mesi lontana da casa, dalla mia terra, dalle mie Marche. A volte ho avuto la sensazione che mancasse un pezzo di me, che si fermasse il respiro, quasi - e no, niente battutine tristi! - . Ma quando finalmente ho potuto far ritorno a quella che resterà sempre casa, ho lasciato scorrere lo sguardo verso i miei amati Sibillini, le colline, i tanti alberi d'ulivo, e ho permesso all'emozione di avvolgere la mia anima. È una sensazione che non si può descrivere. Ma so che forse, nel mio intimo, un po' di quello spirito ribelle del romanticismo coinvolge anche me. La me sempre alla ricerca della bellezza.

Ed è per tal ragione che questo titolo l'ho desiderato subito.  

Non me ne intendo molto di poesia, in verità;  e, infatti, è il genere che leggo meno. Non perché non mi piaccia, ma perché spesso sento di non comprenderla in maniera adeguata. Mi sento confusa, un po' persa. Ci sono anche dei casi in cui, però, resto estasiata dalla bellezza dei versi, dall'immagine poetica che i vari autori riescono a donare: di un determinato paesaggio, persona, o il riflesso della propria natura interiore. Quando ho scoperto questo libro, pubblicato dalla casa editrice LiberiLibri a cura di Cesare Catà - autore che apprezzo molto - ho deciso di andare oltre la siepe, il mio ostacolo, e cercare di provare a leggere alcuni di questi versi accuratamente selezionati, dei più importanti poeti inglesi e tedeschi del Romanticismo.

  persempreromantici

Per sempre romantici, florilegio della poesia inglese e tedesca ad uso di spiriti ribelli, racchiude al suo interno alcuni dei componimenti poetici dei più grandi autori del Romanticismo, con un'adeguata spiegazione iniziale, e un saggio introduttivo durante il quale Catà cerca di riflettere sul Romanticismo e su come tale tema sia ancor presente nella nostra contemporaneità. Cosa significa essere romantici? Cosa sotto-intende questo termine notoriamente abusato nella nostra società?

 

Quello che apprezzo sempre - e anche in questo caso - del curatore di questo testo è la sua capacità di collegare in maniera molto interessante elementi del passato con il nostro presente, così da non far mai pesare quel che si legge o ascolta, ma anche tra di loro vari autori. Da Jane Austen e il suo capolavoro romantico Ragione e Sentimento, a Shakespeare, da Mary Shelley a Emily Brontë, a ovviamente tutti gli autori di cui possiamo leggere alcuni dei versi più belli, intervallati da riferimenti alla pubblicità attuale o al lato oscuro della forza. Si riesce così a connettere letteratura, cinema, comunicazione virtuale e pubblicitaria, in maniera opportuna, appassionante e coinvolgente. Ed è proprio quello che fa anche in questo saggio introduttivo: cercare di comprendere come questo sentimento persista ancora nella nostra società, in quest'epoca di pollo fritto e comunicazione web.

Attraverso una selezione di versi e opere, si cerca di mostrare così al lettore il concetto di Romanticismo: non solo inteso come un gruppo intellettuale che, in particolar modo in Inghilterra e Germania, produsse le maggiori opere letterarie e artistiche tra la fine del '700 e gli inizi dell'800; ma anche un atteggiamento umano, una propensione dell'anima, un'interpretazione del mondo che fa del sentimento lo strumento principe per comprendere l'essenza della realtà stessa. Un modo di essere che è fondato su vari principi: sull'ardore e la cortesia, che rimandano ai personaggi cavallereschi, sul culto della bellezza e della morte; sul senso della malinconia come stato divino, sull'amore profondo per la natura, come riflesso dell'Io assoluto.

Il romantico è un sognatore colto dal continuo desiderio di infinito, una sorta di tensione interiore che lo porta a cercare nella bellezza e nell'amore quelle risposte che il mondo non può dare. Ritrova nella bellezza della natura un senso di gioia, una sorta di liberazione momentanea dalle catene del finito. Ma è anche il viandante che compie un cammino spirituale nella natura alla ricerca di se stesso con una meta non definita. Avverte un bisogno di estraniamento, di distacco dal mondo.

Vede nei miti e nelle fiabe un modo per comprendere la parte più profonda di una cultura, gli aspetti nascosti dell'animo umano; e dà una grande importanza alla parola, alla poesia, vista come una magica fantasia creatrice capace di trasformare il reale nell'immaginazione, il finito, nell'infinito. È attratto dai mondi esoterici connessi con l'arcano, il profondo, ma anche dalle espressioni selvagge, elementari, del mondo naturale.

I poeti i cui versi sono inseriti in questa raccolta sono: Novalis, William Blake, William Wordsworth, Johann Wolfgang von Goethe, Samuel Taylor Coleridge, Friedrich Schiller, Joseph von Eichendorff, John Clare, George G. Lord Byron, Friedrich Hölderlin, Percy B. Shelley e John Keats.

Come in tutte le raccolte poetiche ci sono versi che riescono a emozionarti, altri in cui forse non ti ritrovi molto. Io vi lascio una delle poesie per me più belle tra le presenti:  

~• È QUESTA L'ORA, George G. Lord Byron •~⁣ È questa l'ora in cui dai rami⁣ Si sente il canto acuto dell'usignolo;⁣ Questa è l'ora in cui le promesse degli amanti⁣ Sono dolci in ogni parola sospirata,⁣ E il vento gentile e le acque vicine⁣ Creano musica per un orecchio solitario;⁣ Umido di rugiada diventa ogni fiore⁣ E le stelle si danno convegno in cielo;⁣ Si colora di un azzurro più profondo l'onda⁣ E un marrone più livido tinge la foglia.⁣ E nell'alto una nera⁣ Tenebra chiara, dolcemente scura, oscuramente pura, ⁣ Segue l’estinguersi del giorno,⁣ Mentre si scioglie nella luna il crepuscolo.⁣

         

In conclusione, consiglio questo libro anche a chi non ama troppo la poesia. È un bel modo anche per approcciarsi a vari poeti, per poi approfondire in seguito quelli che più ci colpiscono.

   

persempreromantici Per sempre romantici, florilegio della poesia inglese e tedesca ad uso di spiriti ribelli, a cura di Cesare Catà Casa editrice: LiberiLibri Pagine: 208 Prezzo: 15 euro Anno di pubblicazione: Giugno 2020

Voto: ♥♥♥♥ Prodotto offerto da LiberiLibri
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