Nel corso del viaggio che mi ha portata in Toscana, qualche giorno fa, ho divorato il terzo volume di Monstress: Rifugio di Marjorie Liu e Sana Takeda, pubblicato da Oscar Vault Mondadori che ringrazio!
Posso confermare che, almeno dal mio punto di vista, questa serie è un crescendo di emozioni, curiosità e bellezza. Con questo terzo volume rispondono a tutte le domande? Ehm, no. Anzi, ne nascono altre, e la sete di conoscenza cresce. Perché certi personaggi si comportano con una simile ambiguità? Perché certi elementi? Perché altre azioni? Le due autrici riescono a tenerti incollata alle pagine, ti spingono a proseguire con avidità questo viaggio, perché vuoi capire, perché vuoi risolvere gli intrecci, perché devi sapere come andranno a finire le cose. E infatti scalpito perché desiderosa di leggere l'ultimo pubblicato.
Il momento in cui il mondo si zittisce è altrettanto importante rispetto a quello in cui parla. Nel silenzio, nella quiete, ci può essere salvezza... ma anche pericolo.
Il terzo volume inizia ancora a bordo della Jolly Ravager, e Maika sogna Tuya. Dalle prime pagine si comprende che il rapporto tra le due ragazze forse va oltre la semplice amicizia. Eppure, Tuya sembra comportarsi in maniera strana. Maika più volte nel corso di queste pagine si domanda chi sia veramente la sua amica - come del resto ce lo domandiamo noi, essendo uno dei personaggi più ambigui della trama - e si accorge che pian piano sta quasi svanendo dai suoi ricordi. A differenza del secondo volume, quindi, Maika torna a “parlare” con l'amica, che ha un ruolo più evidente, ma non ancora chiaro. Iniziamo subito, comunque, da un pericolo. Le regine di sangue sono profondamente arrabbiate e vogliono Maika, colpevole di aver trucidato tramite il suo Monstrum il loro equipaggio. Ma a bloccare il loro passaggio arriva il Guardiano della Frontiera, un Dio Antico che vive nelle profondità marine, e che permette così alla giovane ragazza e ai suoi compagni di attraccare a Lacrima Amara, il porto di Pontus.
Pontus è una sorta di città Rifugio. Nel corso della grande guerra del passato non è stata scalfita, perché protetta da uno scudo creato dalla Sciamana-Imperatrice, e qui Uomini e Arcanici vivono insieme in pace.
Peggio ancora che perdersi è sapere che nessuno ti sta cercando.
Maika, Kippa e Ren cercano un modo per tornare a Thyria e andare alla ricerca dei vari frammenti della maschera, ma vengono fermati da due personaggi: Corvin d'Oro, che abbiamo già conosciuto nel primo capitolo, e Vihn Nehm, ingegnera reale della città di Pontus, un'arcanica con le sembianze di un cervo. I due informano Maika di due aspetti che la coinvolgono: da un lato, nel precedente volume, la ragazza indossando il frammento di Maschera, l'ha attivata, provocando un grande turbamento sulle altre razze, soprattutto gli Antichi. Dall'altro lato, lo scudo di Pontus deve essere riattivato in vista di una guerra che minaccia di accadere di lì a breve, e può farlo solo una discendente della Sciamana-Imperatrice, colei che ha il suo sangue. E chi, se non Maika?
Ma le cose, ovviamente, non saranno facili. Tanto più che i venti di guerra stanno giungendo a Pontus, l'odio tra le razze - anche tra la stessa - si riaccende, e Maika e Zinn hanno davvero poco tempo per salvare la città, i suoi abitanti e i rifugiati. Quando un pericolo ben più grande rischierà di distruggere tutto, Maika dovrà dimostrare tutto il suo coraggio, in un gesto eroico estremamente difficile.
Parlavo quindi di Guerra e di Rifugiati. In questo capitolo, in effetti, l'azione vera e propria - che coinvolge soprattutto Maika e Zinn nel laboratorio della Sciamana-Imperatrice prima e contro le Streghe poi - si alterna agli intrighi politici, macchinazioni e dialoghi. Tornano moltissimi personaggi del primo capitolo, e se ne aggiungono altri. Nella Federazione umana, ma anche nelle Corti dell'Alba e del Crepuscolo, si cercano accordi, alleanze, azioni di difesa per fronteggiare il pericolo di un nuovo importante scontro. Ma anche a causa del pericolo della Maschera, che una volta completata, può salvare ma anche distruggere il Mondo Conosciuto.
Accanto ai potenti, c'è anche la povera gente che si riversa in accampamenti improvvisati nella città di Pontus, credendo di trovarvi rifugio e protezione grazie allo scudo. Tra questi arcanici - perlopiù volpi - s'introduce la piccola Kippa, che inizia ad avere un ruolo ancor più importante. La mezza-volpe dimostra di avere ancora una volta un cuore grande che sa andare oltre l'odio, il dolore, la paura. Come se emanasse una luce particolare. Kippa vuole ritrovare sua zia, ma vuole anche aiutare i più poveri. Tra quelle tende si respira sì povertà, ma anche una grande solidarietà e collaborazione. La caratterizzazione dei personaggi si fa più accurata: interessante è il rapporto tra Kippa e Maika. L'orgoglio di quest'ultima le fa pronunciare parole che feriscono la piccola amica, ma superata quella falsa facciata, ci si accorge di quanto in verità tenga alla mezza-volpe.
Bisogna tenere ancora in vita ciò che c'è ancora di buono. Finché c'è un briciolo di bontà a questo mondo, la situazione potrà migliorare per tutti.
Per quanto riguarda Ren, il gatto nekomancer, già nei primi capitoli faceva sorgere dei dubbi sul suo comportamento, ma è soprattutto qui che si scorge la sua grande ambiguità. Se prima sappiamo che è al servizio di Tuya, inviato per proteggere/guidare Maika, ora lo vediamo intrecciare strani rapporti con altri Gatti e un fantomatico Dottore, che dimostra uno strano interesse per Kippa. Non vi dirò di più, per non perdere il piacere della scoperta.
Ovviamente neanche qui mancheranno le lezioni del professor Tam Tam, un gatto, che permette al lettore di comprendere meglio la storia del Mondo Conosciuto, delle sue razze, e dei vari legami tra i personaggi, per non farlo smarrire tra la moltitudine di persone e azioni che affollano questo coinvolgente ma complesso graphic novel. In particolare, in questo terzo volume, si focalizza moltissimo sulla storia della razza dei Gatti, ma anche sui Vecchi Dei, queste entità demoniache dai molteplici occhi e tentacoli e dalla fame insaziabile che avranno uno spazio molto più approfondito, grazie anche ai tanti ricordi di Zinn che, come sempre, s'intrecciano a quelli di Maika.
Se siamo qui... è perché in famiglia ci si protegge l'un l'altro. La famiglia resiste.
La Famiglia è ancora importante anche in questo terzo capitolo. E per famiglia non s'intendono puramente i legami di sangue, ma anche tra persone diverse, che pian piano imparano a conoscersi e volersi bene. Ci sono azioni e frasi che mi hanno molto commossa, e che redimono atteggiamenti inopportuni e che mai forse ti saresti aspettata da parte di alcuni personaggi. Lo stesso Zinn inizia a provare comportamenti diversi per Maika. A tratti demone, in altri momenti quasi affettuoso con la ragazza.
Il finale ancora una volta lascia il lettore con il fiato sospeso. Accade soprattutto qualcosa di cui vuoi subito sapere di più. Restano comunque molti dubbi ancora. Tante domande. Personalmente io ancora non ho ben compreso chi sia davvero Tuya, ed è un punto che vorrei scoprire al più presto.
Inutile rimarcare la bellezza delle tavole. Non so ben descriverle a parole, ma sono estasiata da ogni singolo particolare, dettaglio, tracciato con cura e raffinatezza.
Monstress è un graphic novel da leggere con attenzione; che lascia ammaliati per i suoi disegni, e ti rapisce per la sua storia ricca di sottotrame, intrighi, e aspetti complessi, e ti fa venir voglia di indagare ancora di più.
Monstress - Volume Tre. Rifugio, di Marjorie Liu e Sana Takeda Casa editrice: Mondadori Oscar Vault - Oscar Ink Traduzione di: Alessandra di Luzio Pagine: 168 Prezzo: 19 euro Anno di pubblicazione: 2018 Voto: ♥♥♥♥.75