Tra le opere di Shakespeare che più amo c'è sicuramente Macbeth. Una tragedia breve ma intensa, dove scorre il sangue e l'ambizione acceca la mente. Macbeth e la sua consorte sembrano essere annebbiati dal desiderio che quanto predetto dalle streghe diventi realtà, e sono disposti a commettere i più atroci delitti pur di arrivare al trono, seppur con conseguenze devastanti. Eppure, la figura di Lady Macbeth mi ha sempre molto affascinata. Spietata, a tratti forse folle, è lei una sorta di Eva la cui voce suadente spinge il marito a commettere delitti pur di diventare Re, colei che invita a prendere l'apparenza del fiore innocente, ma sotto vi sia la serpe.
Da questa premessa è facile capire la mia curiosità su un titolo di recente uscita per la casa editrice Neri Pozza: Regina di Sangue - La vera storia di Lady Macbeth, di Joanna Courtney. Da amante di Shakespeare e del romanzo storico lo desideravo ardentemente. Ringrazio infinitamente la casa editrice, in modo particolare Maria dell'ufficio stampa, per avermi omaggiato di una copia.
Non ho chiesto io di essere regina. Non andavo in cerca di abiti e corone, e ancor meno volevo portare sulle spalle il peso di un Paese. L'unico mio desiderio era prendere per mano l'uomo che amavo ed essere Lady Macbeth. Volevo essere moglie e madre, e costruire una casa in cui vivere felici sulle sponde accoglienti del Moray Firth.
Joanna Courtney attraverso una precisa e accurata ricerca storica ha cercato di far riemergere le vere figure di Macbeth e della sua Lady. Analizza quindi il contesto storico, le ragioni di certi atti, lasciando trasparire anche le emozioni dei protagonisti. In questo romanzo si armonizzano perfettamente, a mio avviso, sia la storia, sia i momenti di azione, gli intrighi di potere, ma anche l'amore. Nessuno di questi elementi prevale sull'altro, ma tutti contribuiscono a donare al lettore un romanzo molto coinvolgente e interessante. Un affresco della Scozia - Alba, così era chiamata all'epoca - dell'XI secolo.
Inverness, Highlands Scozzesi del 1025. Cora MacDuff è una giovane ragazza in procinto di sposarsi con Macbeth, Mormaer di Moray e ultimo discendente della linea di Aed. Il passato di Cora e di suo fratello Kendrick è macchiato di sangue e di una fuga verso il nord. Siamo in un'epoca e un contesto in cui il trono del regno di Alba è conteso da due casati: quello di Aed e quello di Costantino - figli di Kenneth MacAlpin, primo sovrano di Scozia -. Fino a quel momento l'ascesa al trono si fondava, quindi, sull'alternanza dei discendenti dei due rami nobiliari, ma l'attuale re Malcolm II - discendente della linea di Costantino - ambizioso e prepotente, vuole cambiare tutto, nominando come suo erede il nipote Duncan e per far ciò deve estirpare l'intero ramo del cugino MacDuff. Alla morte di suo padre, Cora e suo fratello, riescono a scappare verso la provincia settentrionale del Moray. Qui, incontra e si innamora di Macbeth che successivamente la chiede in sposa.
Nel cuore di Cora alberga però anche un obiettivo: vendicarsi della morte della sua famiglia, uccidere Malcolm e accedere al trono che spetta di diritto. Tramite il matrimonio con Macbeth potrebbero perfettamente unire le due casate. Ma il destino sembra infliggerle altro dolore. La notte prima delle nozze, infatti, un tradimento infrange i suoi sogni. Violata, offesa, oltraggiata, e costretta a sposare un altro uomo, Cora subirà anche dolori e violenze fisiche, che però induriranno il suo cuore, e la porteranno a diventare ancor più forte, più dura del metallo.
Ma è davvero così? Temo che nel mio cuore non albergassero sentimenti tanto semplici. Sì, cercavo l'amore - quale fanciulla non lo brama? - ma volevo di più. Volevo posizione, successo, soddisfazione per il mio orgoglio.
A York, Sibyll viene scelta come moglie per Duncan, e per lei si apre la strada per divenire regina di Alba. Anche lei ha un passato difficile da dimenticare: figlia di terra Vichinga - Danimarca - è stata costretta a scappare insieme a suo fratello Ward quando era solo una bambina, dopo aver visto con i propri occhi la cruenta morte di sua madre. Sibyll cresce grazie all'aiuto di suo fratello, riesce a sopravvivere, a forgiare un carattere più duro, e l'occasione che le si presenta, è un modo per reagire, per elevare ancor di più il rango della loro famiglia d'origine.
Sibyll e Cora sono due facce della medesima medaglia. Due donne forti, che si ritrovano a scontrarsi. Mogli, Madri, Regine. Entrambe figlie di un passato terribile, lottano per trovare vendetta o per smetterla di fuggire, e per mantenere sul trono prima i loro mariti, poi i loro figli, che vogliono proteggere con ogni mezzo. Due figure femminili coraggiose, che cercano di non cedere mai, ma che dietro le loro corazze, hanno un cuore capace di amare: spesso colui che non possono avere o chi viene loro allontanato.
Regina di sangue è una storia ricca di intrighi, lotte per il potere, vittorie e disfatte. Un romanzo pieno di colpi di scena, d'amore, ma anche di violenza, di tradimenti e di tante piccole curiosità che possono stuzzicare l'interesse del lettore.
Nell'ultima parte l'autrice arricchisce tutto con delle spiegazioni non solo sulle sue scelte stilistiche, sul cambiamento dei nomi per renderli più fluidi e naturali a un orecchio moderno (Cora, in realtà si chiamava Grouch, Sibyll era Suthen, ecc...), ma anche su alcune parti frutto della sua fantasia ma che ben possono armonizzarsi con la storia vera e propria. Analizza poi tante piccole curiosità che ha deciso di inserire in questo suo testo: dal viaggio a Roma di Macbeth, all'uiskie - il nostro whisky - una bevanda molto presente tra queste pagine -, alle leggende del mostro di Loch Ness, alla Pietra di Scone, la Pietra del destino sulla quale i sovrani venivano eletti, per poi arrivare a mostrare anche le differenze con l'opera di Shakespeare, focalizzandosi sulle fonti adottate dal bardo.
Le fonti storiche alle quali si ispira l'autrice, mettono in luce un Macbeth ben diverso: le prime narrazioni, infatti, non lo vedono come un usurpatore e un tiranno, ma come un re il cui regno portò prosperità ad Alba. Risulta altrettanto interessante, come la sua consorte. Lady Macbeth non appare più come una sorta di demone soggiogato dall'ambizione, che plagia con le sue parole suo marito, lo spinge a mostrar coraggio, a uccidere pur di avere il trono, ma acquisisce più umanità. È una donna che ha subito violenze, perdite e soprusi, e che per questo vuole la sua vendetta. Ma anche capace di fare un passo indietro per il bene di Alba. Una donna ambiziosa, sì, ma anche capace di dimostrare una sorta di pietà, anche se tal gesto potrebbe portarla a delle perdite profonde, a ferite difficili da sanare.
I capitoli sono alternati da queste due voci di donne: Cora e Sibyll, le cui vite scorrono piuttosto simili, e s'intrecciano più di una volta, fino al finale. Due figure forti, coraggiose, determinate. Splendide.
Amo i romanzi in cui le protagoniste sono donne con tali caratteristiche, e ho apprezzato molto questa storia. Mi ha arricchita, mostrandomi una realtà storica di cui sapevo poco, e un personaggio che pensavo di conoscere grazie alla penna di Shakespeare.
Una lettura che consiglio a tutti gli amanti di questo genere letterario, e a chi ha voglia di scoprire di più su una figura tanto affascinante, quale è Lady Macbeth.
L'unica nota per me un po' stonata, ma che forse è molto personale, è che non sono riuscita a avvertire in maniera netta due voci distinte tra le due donne. Avendo una storia piuttosto simile, Cora e Sibyll un po' si fondono in un'unica persona, o almeno a me ha dato questa impressione (tanto che, ho poi riscontrato dei refusi: per ben tre volte il nome di Cora compare nei capitoli di Sibyll, quando è quest'ultima che in realtà sta parlando).
Per il resto, trovo che sia un romanzo da leggere, appassionante e fluido. Si legge davvero in poco tempo. Lo consiglio. E non vedo l'ora di poter scoprire i prossimi dell'autrice, ispirati a Ophelia e Cordelia!
Il suo cuore non era stato forgiato per essere semplice, ma per essere forte, e aveva sempre battuto a un ritmo di cui mai si sarebbe pentita.
Regina di sangue, di Joanna Courtney Casa editrice: Neri Pozza - Beat Traduzione di: Chiara Brovelli Pagine: 368 Prezzo: 19 euro cartaceo, 9.99 euro ebook Anno di pubblicazione: 2020
Voto: ♥♥♥♥.25