Assassinio sull'Orient Express, di Agatha Christie - Recensione

3 mag 2020

Libri

Dopo Dieci piccoli indiani ho deciso di buttarmi su uno dei titoli - se non IL - più famosi di Agatha Christie: Assassinio sull'Orient Express.

È stato il mio primo incontro con Hercule Poirot, il famoso detective belga dalla testa a forma di uovo, e dai baffi con le estremità arricciate all'insù, ed è stato un vero piacere per me conoscerlo.

 

È una commedia piuttosto strana quella cui mi trovo ad assistere.

IMG_20200331_200223_946In questo caso la scena del crimine è un treno, il Simplon Orient-Express che percorre la tratta Istanbul-Trieste-Calais. A bordo ci sono diverse persone, aristocratici e camerieri, uomini d'affari e diplomatici, persone diverse, di differenti nazionalità, che attraggono molto l'attenzione e lo spirito di osservazione di un eccentrico uomo dall'accento francese: Poirot. Mentre si trovano in suolo jugoslavo una bufera di neve impedisce al treno di proseguire. Ed è in questo frangente che viene ritrovato - in una delle cabine - il corpo senza vita del Signor Ratchett, uomo che poche ore prima aveva chiesto aiuto a Poirot, perché si riteneva in pericolo di vita. Dodici pugnalate, molto diverse; degli oggetti come possibili prove, e l'astuzia e la materia grigia di un detective che si ritrova - per caso - a gestire un nuovo importante caso, che ha il sapor di un'opera teatrale. Chi lo ha ucciso? Perché?

Con l'aiuto dell'amico Monsieur Bouc e del dottor Constantine, Poirot analizzerà gli oggetti, interrogherà i vari personaggi, e riuscirà pian piano a ricostruire i frammenti di un puzzle che sembra troppo assurdo, a tratti impossibile. E il lettore leggerà una storia molto sorprendente, che anche in questo caso parla di voglia di giustizia, laddove non è stata realmente compiuta.

A mio avviso Assassinio sull'Orient Express ha degli elementi in comune con Dieci Piccoli Indiani: da un lato un giallo a camera chiusa, svolgendosi tutto in un luogo circoscritto, ossia quello del treno, e quindi l'assassino si deve per forza trovare tra i vari viaggiatori; dall'altro questa voglia di farsi giustizia da soli. I personaggi sono molti, tutti perfettamente caratterizzati e distinguibili. Tutti con la propria voce, il proprio pensiero, la propria essenza.

In questo caso mi sono armata di foglio e penna, ma nulla! La Christie è riuscita di nuovo a sorprendermi, disseminando indizi apparentemente inutili, che solo poi riesci a comprendere e a ritenere essenziali. Analisi, supposizioni, teorie che spesso vengono frantumate, interrogatori, riflessioni. È un libro che ti coinvolge totalmente, spingendo il lettore a diventare anche lui un piccolo detective pronto a mettere insieme gli indizi e a trovare una risposta a una realtà che sembra apparentemente impossibile.

Consigliatissimo.

Dimostratemi come l'impossibile possa essere possibile! - Questa è una bella frase - disse Poirot. - L'impossibile non può essere accaduto, quindi l'impossibile dev'essere possibile malgrado le apparenze.

       
assassinio-sull-orient-express Assassinio sull'Orient Express, di Agatha Christie Casa Editrice: Mondadori Traduzione di: Lidia Zazo Pagine: 191 Voto: ♥♥♥♥♥
Commenti
Ancora nessun commento.

TAGS