Prima dell'inizio non c'era niente - né terra, né paradiso, né stelle, né cielo: solo il mondo delle nebbie, informe e senza contorni, e il mondo del fuoco, sempre in fiamme.
Non sono una gran fan dei supereroi, anche se ho visto alcuni film a riguardo negli ultimi anni. Ed è la prima volta che mi approccio alla lettura dei libri di Neil Gaiman. Il mio punto di vista è quindi quello di una novellina che ha voglia di scoprire un autore di cui ha tanto sentito parlare positivamente, ma di cui, prima di questo libro, non sapeva nulla. Perché partire da questo? Semplicemente perché sono sempre stata affascinata dalla mitologia nordica e avevo voglia di iniziare a leggere qualcosa. Mi incuriosiva il modo in cui Gaiman ne parlava, e alla fine ho trovato una bella lettura, diretta, leggera, scorrevole e in alcuni punti anche molto divertente! La scelta giusta dopo un periodo di temi un bel po' pesanti.
In Miti del Nord, pubblicato da Mondadori Oscar Vault, Gaiman ci offre una riscrittura della mitologia norrena. Partendo dalla lettura di diverse traduzioni dell'Edda in prosa di Snorri Sturluson e dei versi dell'Edda poetica, ha cercato di mescolarle in modo da ricreare tale universo, attraverso una serie di racconti che hanno come protagonisti gli Dei del pantheon nordico, in modo particolare Odino, Thor e Loki. Dalla creazione del mondo, alla sua distruzione, in quell'epica battaglia finale che vede scontrarsi tra loro le forze dell'ordine contro quelle del caos guidate da Loki: il Ragnarok.
Un viaggio emozionante, divertente, interessante, che fa rivivere con uno stile anche ironico le leggende di una mitologia che affascina e che è stata usata molto spesso anche in altre forme, dal cinema, ai fumetti, o come ispirazione per altre importanti opere (io ho subito pensato all'influenza che la mitologia norrena ha avuto su Tolkien!), ecc.
Leggere questo libro mi ha permesso di scoprire alcune differenze con i film, e di immaginare a mio modo i vari Dei, che molto si discostano dai supereroi dell'universo della Marvel.
Chi sapeva, infatti, che Loki non è il fratello di Thor ma di Odino? Conoscevate la storia dei suoi tre figli avuti da una Gigantessa? E Thor, quanto è tonto in verità?
Io mi sono più volte stupita, in altri contesti ho riso, in altri ancora ho ritrovato alcuni elementi già letti in fiabe nordiche, e alla fine ho anche compreso perché tanto amore per Loki.
Perché con Loki era così. Ce l'avevi con lui anche quando gli dovevi una profonda gratitudine, e gli eri grato anche quando lo detestavi.
Il libro inizia con un'introduzione dello stesso autore, nella quale spiega cosa lo ha portato alla sua scrittura, quali fonti sono state utili per il suo progetto, e del suo profondo amore per questa mitologia. Ci dà poi una prima presentazione dei tre Dei principali: Odino, il padre di tutto, il più antico e il più saggio. Per ottenere tale saggezza, ha dovuto sacrificare se stesso e il suo occhio. Al suo fianco sempre presenti sono Huginn e Muninn, pensiero e memoria, i suoi corvi, i suoi messaggeri. Thor, il più forte tra tutti gli Dei, Dio del tuono, il difensore di Asgard e Midgard. La sua potenza è aumentata dalla cintura della forza, Megingjord, e tutti tremano davanti a Mjollnir, un martello eccezionale, forgiato dai nani. Diretto, ma a volte pensa troppo poco prima di procedere all'azione, e così risulta spesso... non troppo sveglio. E, infine, Loki. Il più bello, suadente, sagace, convincente. L'amico di tutti, ma allo stesso tempo il nemico. Se da un lato aiuta a risolvere molti problemi, dall'altro è spesso lui stesso a scatenarli. Il suo punto di forza è certamente la mente, ma dentro di lui si cela una profonda oscurità: cova rabbia, invidia, bramosia. Capace di camminare in cielo con le sue scarpe volanti e di trasformarsi in altre persone o animali.
Inizia poi il vero e proprio racconto di questi miti: dalla creazione del mondo, da principio diviso in due parti: il mondo oscuro, del ghiaccio, delle nebbie al nord, e quello del fuoco a sud, e al centro il vuoto. Si narra di Ymir e della mucca Audhumla, prime creature viventi, da cui discesero tutto gli altri Dei e Giganti, di come Odino e i suoi fratelli generassero il mondo; di Midgard - il mondo degli uomini - collegato ad Asgard - la sede degli dei Aesir - da un ponte d'arcobaleno, il Bifrost. Del bellissimo frassino Yggdrasil, l'albero più grande e perfetto, che unisce i nove mondi. Delle norne, sorelle che danno forma al nostro Destino. E poi una serie di racconti che narrano delle gesta di Dei e Giganti, di inganni e tradimenti, di ordine e caos, di prove e sogni, della nascita della poesia, e di molto altro che vi invito a scoprire. Alcune storie fanno ridere, ma via via che ci si avvicina alla distruzione del mondo, a quella feroce e violenta battaglia finale, si avverte una sorta di malinconia, di pericolo. Ma come sempre dopo ogni fine c'è un nuovo inizio. Dalla ceneri si può rinascere. Un nuovo ciclo, un nuovo cerchio, nuova vita.
Io sono sempre stata attratta soprattutto dalla creazione del mondo. Ma impressi restano anche molti personaggi: tra tutti, dopo i tre principali già citati, ci sono Freya e la sua bellezza, tanto da essere richiesta in sposa con molta facilità. E poi ho trovato molto interessanti anche il capitolo sui figli di Loki, nel quale si incontra anche Tyr, il Dio della guerra che perde la mano per incatenare Fenrir, ma che è l'unico a non ridere di quell'atto. Hel, Fenrir e Jormungudr sono i tre figli che Loki ha avuto dalla Gigantessa Angrboda. La prima ha un volto diviso in due: nel lato destro appare come una bambina normale, il sinistro inquieta perché sembra quello di un cadavere; Fenrir è impossibile non conoscerlo, no? Il Lupo che sarà una chiave importante nel Ragnarok. E infine, Jormungundr il Serpente di Midgard che, lasciato andare nell'oceano, crescerà sempre di più fino a circondare tutta la terra.
I figli del caos. I figli di Loki. Sì. Ora comprendo perché questo personaggio è tanto amato. È fortemente ambiguo: da un lato ti affascina per la sua mente, per il suo spirito sagace, per la sua intelligenza e furbizia; dall'altro il suo lato oscuro lo porta a commettere molti delitti e caos. Eppure... alla fine ti accorgi che gli altri Dei non sono poi così buoni, e quindi è impossibile odiare proprio lui (anche se è un bel po' stronzetto, eh!). Colpisce, moltissimo, sicuramente anche per me più di Thor e Odino.
In questo piccolo volume troverete anche altre storie. Vi invito a scoprirle, perché io ho già detto - forse - troppo! È sicuramente un ottimo spunto da cui iniziare per conoscere questa mitologia, per poi ampliare le proprie informazioni andando alla ricerca di altri titoli. A me è piaciuta molto questa rielaborazione di quei miti. Un tempo erano narrati a voce, e infatti molto si è perso, però questa cosa io la ritrovo in queste pagine. È come se avvertissi la voce dell'autore che con ironia e semplicità ti racconta queste storie di un tempo che fu, di magia, di giganti e nani, di Dei e uomini, di leggende, miti, di ordine e caos, di vita e morte, di Fato e distruzione alla quale segue sempre la rinascita. E ti lascia d'incanto.
Da dove nasce la poesia? Da dove arrivano le canzoni che cantiamo e le storie che raccontiamo? Vi siete mai chiesti com'è che qualcuno fa dei sogni così meravigliosi e sapienti e grandiosi e poi li trasforma in poesia per passarli al mondo, in modo che possano essere cantati e narrati finché il sole continuerò a sorgere e a tramontare, finché la luna continuerà a crescere e a calare? Come mai alcuni fra noi creano splendide canzoni e poesie e racconti, e altri no? È una lunga storia, e nessuno ne esce troppo bene: contiene un omicidio, e inganni, bugie, stupidità, seduzione e faticosa ricerca. Ascoltate.
Consigliato. Alla fine troverete anche un glossario così da comprendere meglio molti dei termini e nomi usati nel testo.
Grazie alla Oscar Vault per la copia.
Miti del Nord, di Neil Gaiman Casa editrice: Mondadori Oscar Vault Traduzione di: Stefania Bertola Pagine: 224 Prezzo: 13 euro Voto: ♥♥♥♥