Giornata della Memoria - Io non dimentico.

27 gen 2020

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Il 27 gennaio non è solo una data in cui si ricorda un fatto storico molto importante, ma è un monito: quello di non dimenticare mai quel che è accaduto per far sì che non si ripeta più. Il 27 gennaio del 1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nell'offensiva Vistola-Oder in direzione della Germania, abbatterono i cancelli di Auschwitz e l'orrore fu finalmente scoperto.

A certe cose così incredibili e terribili non si credeva, o forse era troppo facile voltare lo sguardo. Eppure, mentre scrivo queste parole guardo con paura e schifo a ciò che è seguito. Quello che si ricorda è l'Olocausto degli ebrei - che in verità si estende anche ad altri detenuti in quei campi: zingari, disabili, omosessuali, oppositori politici e altro ancora - ma questa data per me funge da monito per ricordare anche molti altri genocidi.

Penso al passato, ma penso anche al presente. Quanta crudeltà ha l'essere umano? Ci pensate mai a quello che è stato fatto nei secoli passati ? O a quello che è accaduto anche per tutto il Novecento, o a ciò che vediamo ancora oggi? Penso alla Shoah, ma penso anche a numerosi altri genocidi che hanno riempito di sangue tutto il Novecento, ma anche la nostra realtà attuale: foibe, genocidio armeno, Ruanda, Palestinesi, Cambogia, ma penso anche ad altre crudeltà come i voli della morte e i Desaparecidos, alla Generazione Rubata in Australia (bambini degli aborigeni che venivano portati via dalle proprie famiglie per essere rieducati), al Massacro di Srebrenica, fino ad arrivare ai giorni nostri. Sì, perché purtroppo la Storia si ripete, ancora oggi si sceglie di mantenere il silenzio. Ma ci sono molti “centri di detenzione” che ricordano tanto quei lager nazisti: in Libia, in Siria, in Cina, ai confini dell'America di Trump con il Messico, e in molte altre zone del mondo. Le persone continuano a morire, a essere torturate, solo perché diverse, solo perché appartenenti a minoranze etniche e religiose, o perché omosessuali, o perché scappano da guerre. Si parla ancora di “rieducazione”. C'è ancora odio. C'è ancora indifferenza. La storia si ripete. L'uomo dimentica così in fretta, e l'ignoranza dilaga. Ed io ho paura.

Nel mio piccolo però, sin dall'infanzia, mi informo. E MAI, MAI dimentico. Quello che vorrei fare nella mia vita è leggere e guardare film che mi possano permettere di conoscere, perché solo attraverso la conoscenza si possono aprire mente e cuore. Non voglio però limitarmi solo all'Olocausto degli ebrei, ma a molti altri genocidi o eventi comunque terribili che l'uomo ha commesso nei confronti di altri uomini. Voglio impegnarmi a farlo.

Intanto oggi ricordo.

 

Quando penso a questa data, affiorano i ricordi di due momenti della mia vita: la gita delle superiori che ci ha portati anche ad Auschwitz, e un progetto che abbiamo elaborato in quinta elementare sulla Resistenza e che ancora oggi conservo e rileggo.

Le immagini di Auschwitz sono ancora impresse nel mio cuore. Non volevo entrarci, lo ammetto. Perché so che mi avrebbe fatto immensamente male, e così è stato. Tra le tante cose ricordo bene tutti gli oggetti dei deportati: quel cumulo di abiti, occhiali, valigie, e altri oggetti cari. Ma vedere quei vestitini di bambini anche molto piccoli è stato il colpo di grazia. Ho pianto, tanto. E ancora oggi, quando ci penso, tremo e vorrei piangere ancora. La domanda che mi pongo sempre quando penso a tutto questo è: come può l'uomo essere così crudele? Con quale cuore prendi delle persone, soprattutto dei bambini, e li uccidi così? Come puoi annullare la loro identità, spezzare i loro sogni, i loro progetti di vita, la loro infanzia? E come puoi, tu, uomo contemporaneo, dimenticare o addirittura non credere ancora a quanto successo?

Sono dell'idea che chi non ha vissuto quei momenti, ma anzi è cresciuto in una società in cui più o meno si vive bene, non può davvero capire. Non auguro comunque a nessuno di provare sulla propria pelle quello che è accaduto, però davvero, non capisco. Come si può parlare nel 2020 di Fascismo e Nazismo? Come si può continuare a guardare con disprezzo chi è diverso? Ci sono tanti elementi che sembrano così simili a quanto successo in quegli anni, che ho i brividi. Ho paura, non posso negarlo. Ma nel mio piccolo, non dimentico.

La paura aumenta nel pensare che quando non ci saranno più testimoni, tutto questo si perderà nel vento. Ma io non voglio che accada. È importante continuare a parlarne, a leggere, ad ascoltare, a insegnare alle nuove generazioni quel che è stata la tragica storia umana, e a non ripetere più.

Io ho avuto la fortuna di avere sin dalle elementari insegnanti capaci di far riflettere. Ricordo con particolare orgoglio il progetto sulla Resistenza che avevamo elaborato in quinta elementare. I film visti, le piccole gite sui luoghi in cui i partigiani della mia città hanno combattuto, le interviste ad alcuni di loro. I nostri pensieri di bambini, con quell'ingenuità tipica dell'infanzia. Ogni tanto vado a rileggerlo e tra le lacrime sorrido. Ringrazierò per sempre le mie maestre. Perché da lì non ho mai davvero smesso di documentarmi, attraverso libri e film, e no, non accetterò mai il Fascismo neanche quando mi dicono che “ha fatto anche cose buone”. Ascoli Piceno è stata insignita della Medaglia d'oro al valor militare per la propria attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale, ma se penso a quanto ancora l'ombra del Fascismo sia presente in quella città, mi fa male il cuore.

Oggi voglio proporvi alcuni titoli che ho letto, altri che vorrei leggere, e sì anche alcuni film da recuperare se non lo avete ancora fatto. Sono temi forti, lo so. Molti non riescono ad affrontarli e io stessa faccio fatica. Ma è necessario.

Comunque non mi fermo qui. Ho già richiesto altri libri in biblioteca, e pian piano voglio recuperare molto di più - e, come dicevo prima, anche su altre Memorie -.


  • Due Graphic Novel: Primo Levi, di Matteo Mastragostino e Alessandro Ranghiasci; e Anne Frank - Diario, di Ari Folman e David Polonsky.

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  • La strada tra noi, di Nigel Farndale - Tema: omosessuali nei campi.

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  • “Io non mi chiamo Miriam” di Majgull Axelsson - Tema: Zingari nei campi di sterminio.
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  • Il bambino con il pigiama a righe, di John Boyne e La Lista (di Schindler) di Thomas Keneally - Tema: tra libro e film, e Giusti tra le nazioni.
https://www.instagram.com/p/B7icbdFIPv9/?utm_source=ig_web_copy_link      
  • Il Diario di Anne Frank, e Se questo è un uomo/La Tregua di Primo Levi. Due importanti testimonianze.
https://www.instagram.com/p/B7opnY-of0z/?utm_source=ig_web_button_share_sheet
  • Noi, bambine ad Auschwitz, di Tatiana e Andra Bucci. In questo caso ho potuto ascoltare la testimonianza di Tatiana Bucci al Salone del Libro dello scorso anno, ed è stata toccante e straziante. Ho preso il libro, ma solo oggi finalmente mi dedicherò a questa lettura. So che non sarà facile, ma per me è necessaria. Ve ne parlerò meglio nei prossimi giorni.
 
  • Il Göring Antinazista/ Scampata al lager “Devo la vita a Göring”, di Graziano Guiotto. Anche in questo caso ho scoperto questi libri al Salone del Libro. Ero in giro con il mio ragazzo e l'autore ci ha fermati per parlare di questi suoi lavori. Non sapevo nulla di Albert Göring, fratello del più noto Hermann - braccio destro di Hitler - ma siamo rimasti molto curiosi. Anche in questo caso, l'intento è conoscere di più le azioni di un uomo che si è opposto al Regime, e al Nazismo è sempre stato ostile. Anche lui, come Schindler e altri uomini e donne del tempo, ha cercato di salvare vite umane. L'intento dell'autore è di farlo conoscere, di lottare - in un certo senso - per permettergli di ottenere anche lui un posto tra i Giusti tra le nazioni. Devo leggerli, poi ve ne parlerò.
  • Altri consigli? Maus, di Art Spiegelman - il mio primo fumetto. In questo caso l'umanità, a seconda della propria nazione/etnia - è raffigurata come animali (topi-ebrei, gatti-nazisti, ecc...). Ci sono il dolore, i lager, l'amore, ma anche il difficile rapporto tra un figlio e il padre, un sopravvissuto con le sue ferite. Lo consiglio.
Dalla biblioteca poi ho prenotato due titoli: Lasciami andare, madre, di Helga Schneider, e La notte, di Elie Wiesel. Vi saprò dire di più, ovviamente, quando li avrò letti. Sul mio kindle, invece, ho ancora alcuni titoli da leggere: Il diario di Helga di Helga Weiss, Ausmerzen di Marco Paolini, Il cielo cade di Lorenza Mazzetti, Avevano spento anche la luna di Ruta Sepetys. Quindi, direi che ho ancora molto da leggere.   dav      

Film consigliati? Ne sono solo alcuni tra quelli che ho visto. Ce ne sono sicuramente altri.
  • Schindler's List Lo vedo quasi ogni anno. È uno dei film che più mi strazia il cuore, soprattutto davanti a certe immagini, come quella dell'unica nota di colore, una bimba dal cappottino rosso che cerca di fuggire da quell'orrore. Schindler, uno tra i Giusti delle Nazioni, ha sfidato a suo modo un Regime assurdo. Non era un santo, ma ha fatto il possibile per salvare vite umane. Un film difficile, ma che consiglio.
  • Il Diario di Anna Frank Ricordo di averlo visto alle elementari, ma vorrei recuperarlo. Uno dei tanti insegnamenti della nostra Maestra. Prima o poi rileggo il libro e magari rivedo il film.
  • Il Pianista Quanto dolore anche in questo film. Cuore straziato.
  • La chiave di Sara
  • Vento di Primavera  Questi due film li ho scoperti pochi anni fa. Mi hanno permesso di conoscere un evento di cui sapevo poco. Raccontano della retata del Velodromo di Inverno, avvenuta a  Parigi il 1 luglio del 1942  durante la quale moltissimi ebrei furono arrestati con la complicità della polizia francese, e rinchiusi per giorni nel Velodromo d'Inverno - prima di essere condotti nei campi di concentramento - in condizioni pessime.
  • Train de Vie
  • La vita è bella  Unisco questi due film perché hanno, a mio avviso, un legame in comune. Pur nella tragedia, infatti, affiora un sorriso. O anche qualche risata. Anche se poi, sul finale, il groppo sullo stomaco rimane.
 
  • Il bambino con il pigiama a righe Un film e libro straziante anche qui. Due bambini, uno tedesco, l'altro ebreo, che instaurano un'amicizia che pian piano si fa profonda. L'ingenuità, la bellezza dell'infanzia, macchiata dalla crudeltà umana degli adulti.
   
  • La Rosa Bianca, Sophie Scholl Sophie Scholl fu un'attivista tedesca, accusata di cospirazione contro il regime del Führer. Insieme al fratello e a un altro amico, partecipa infatti a un gruppo clandestino di opposizione denominato Rosa Bianca. Per questo furono catturati, imprigionati, processati e infine condannati alla pena capitale. Il film narra tutto ciò. Un perfetto esempio di chi si oppose a un assurdo Regime, anziché seguirlo.
   
  • Il Grande Dittatore Uno dei film di Charlie Chaplin che più amo, soprattutto per il discorso finale che vale tutto! È una forte parodia satirica del Nazismo e prende di mira Adolf Hitler e il suo movimento.
       

Leggete. Informatevi sempre. Ma mai con superficialità. Non permettete a politici o programmi televisivi senza senso di fermare la vostra sete di conoscenza. Non spegnete il cervello, né oscurate il cuore. Non dimenticate. E se avete la fortuna di avere insegnanti che vi conducono in luoghi della Memoria, andateci con il dovuto rispetto, in silenzio. Non scattate foto. Imprimete quelle immagini nella vostra mente. E sì, se ne avete bisogno, piangete. Ma non lasciate che tutte quelle persone che sono morte e che continuano a morire di fronte all'odio dell'esser umano siano dimenticate. Anche un semplice gesto, come il parlare di certe cose, l'informarsi, il condividere certi messaggi, può far qualcosa. Insegnate ai vostri figli quel che è accaduto, o che ancora accade. Non fateli crescere con il disprezzo per il diverso. È difficile lo so. Io sono stata una bambina e poi ragazza che aveva certi pregiudizi con chi consideravo diverso da me, per colore della pelle, orientamento sessuale, ma crescendo ho mutato il mio pensiero. È importante farlo.

Il diverso fa sempre un po' paura. Si sa. Soprattutto perché non lo si conosce o comprende. Ma una volta superata quella paura, si può scoprire anche molta bellezza. No? Concludo questo mio pensiero, invitandovi, se vi va, a consigliarmi altri libri o film a tema (anche su altri genocidi!). Grazie mille.
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