Lì, in quella specie di tempio naturale, lei si sedeva a terra tra le foglie, convinta che fino a un attimo prima, proprio in quel punto, le api fossero intente a conversare tra loro, perché quello era il loro salotto, tutte prese a raccontarsi storie antiche e meravigliose. dall'introduzione di Cesare Catà.
Pamela L. Travers. Per molti di noi è semplicemente l'autrice che ha dato vita a uno dei personaggi più conosciuti e amati: Mary Poppins, una figura mitica, un archetipo, ossia come viene spiegato nell'introduzione un'icona letteraria che entra nel linguaggio giornalistico e in quello comune, come fosse risvegliata dalla nostra coscienza.
Per molto tempo, oggi ancora, Pamela L. Travers è stata ritenuta una scrittrice di libri per l'infanzia, fama incrementata dalla pellicola cinematografica della Disney sulla sua Mary Poppins, che ha fatto entrare questa governante nei cuori di tutti, dai più piccini agli adulti. Ma quanto si conosce della vera vita dell'autrice? Del suo pensiero? Della sua stessa Mary Poppins? Poco, in verità. Perché la Travers è sempre stata molto riservata sulla sua vita e sulle sue ispirazioni della sua “eroina” letteraria, ma c'è un testo che raccoglie molti dei suoi scritti e che ci aiuta un po' a comprendere i suoi pensieri, la sua cultura, la sua ispirazione e credo: La Sapienza segreta delle Api (What the Bee Knows) che è stato pubblicato da poco per la prima volta in Italia dalla casa editrice LiberiLibri (che ringrazio per la copia in omaggio!) a cura di Cesare Catà.
Faccio una dovuta premessa. Due sono stati i motivi che mi hanno spinta a desiderare questo libro: da un lato l'aver seguito diverse lezioni-spettacolo di Cesare Catà, che ho sempre molto apprezzato per la qualità e la particolarità nel presentare opere e vite di autori in modo non solo letterario e filosofico, ma anche divertente, mai in maniera pesante, oltre ad apprezzare moltissimo altri suoi scritti (Qui potete trovare un libro che ho molto amato); dall'altro il mio interesse ad approfondire un po' di più quest'autrice di cui ho letto uno dei libri su Mary Poppins, visto un film che la riguarda nel suo contrastato rapporto con Walt Disney - Saving Mr. Banks -, ma di cui sapevo molto poco.
Togliete gli spettri dai racconti - [...] - e li priverete del loro potere terapeutico e curativo. Quando si è consapevole che nel mondo ci sono draghi - che magari ne troverai un paio a ogni angolo di strada - si è più pronti a fare i conti con i draghi che uno si porta dentro.
La Sapienza Segreta della Api è una sorta di piccolo saggio che racchiude una serie di testi di conferenze e articoli pubblicati su Parabola e su altri giornali tra la seconda metà degli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Si tratta di riflessioni sulla base di uno specifico tema (terra e spirito, eroe, bambino, tristezza, pellegrinaggio, ecc.), attraverso le quali l'autrice guida il lettore in una sorta di percorso incantato. Si parla di miti, di fiabe nel loro “primitivo” aspetto più oscuro, non fiabe per bambini prettamente edulcorate nei secoli successivi - e in particolare con la realizzazione dei film Disney - ma testi oscuri, spesso terribili, angoscianti, quali le reali fiabe sono, in modo particolare quelle dei Fratelli Grimm.
Si parla di folklore, di credenze spirituali, di lezioni dei maestri del Crepuscolo Celtico - il movimento letterario che, a partire dagli anni Ottanta dell'Ottocento, contribuì a una riscoperta, rivalutazione e reinterpretazione della cultura folklorica irlandese - come Yeats e AE - George Russell - che hanno molto influenzato la scrittura e il pensiero critico della Travers, di filosofia zen, degli insegnamenti di Gurdjieff di cui era seguace, di astrologia esoterica, di Shakespeare, William Blake, John Keats e la tradizione romantica, ci sono riferimenti a Tolkien, a fiabe/miti/leggende di varie parti del mondo con parallelismi molto interessanti, studi antropologici, e diversi altri argomenti.
Nelle vesti di una Sacerdotessa sacra capace di avvertire le parole delle api, la loro sapienza segreta, la Travers ci guida nel cercare di comprendere e svelare i messaggi misterici, i simboli nascosti nei testi della tradizione - miti e fiabe -. Come davanti a una sorta di specchio fatato riesce in qualche modo ad analizzare e vedere se stessa, e allo stesso tempo connettersi a una chiave più universale. Perché è proprio attraverso questa analisi, questo viaggio filosofico tra i miti e le fiabe, che si può compiere un viaggio anche nell'anima, in se stessi.
Nel significato dei miti cerchiamo il significato di noi stessi.
Perché le api? Perché l'ape è stata da sempre considerata il simbolo della vita, un ospite rituale dei più alti spiriti. È un animale ritenuto sacro in diverse tradizioni, e diviene una sorta di custode di una sapienza segreta, di quelle grandi storie, miti, simboli, leggende, fiabe, rituali e tradizioni che ci scorrono da sempre e per sempre nel sangue.
Chi era dunque Pamela L. Travers? Da questi scritti si apprende qualcosa in più di lei. Era una donna molto colta, ma anche difficile, riservata e solitaria, severa e coraggiosa, a tratti dura, inflessibile ma anche una sognatrice, impeccabile nel vestire ma anche svampita, come se provenisse da un altro mondo. Amante del buon cibo - dall'appetito sorprendente! - e del bere: adorava il tè, il punch e il rum e soprattutto il whiskey! Tanti tratti peculiari che ricordano un po' la sua Mary Poppins.
La Travers, però, ha sempre rifiutato di definirsi una scrittrice di fiabe per bambini, un'autrice per l'infanzia, bensì si è sempre presentata come una studiosa di mitologia e folklore. E questo lo si nota in questi scritti, dove analizza in maniera molto efficace, interessante e intelligente, proprio questi aspetti. In modo particolare ho trovato molto appassionante questa creazione di connessione tra varie fiabe, leggende, miti e tradizioni da varie parti del mondo. Questo cercare dei punti in comune tra le fiabe nelle diverse parti del globo, e anche questa analisi profonda dei vari significati, e della natura oscura delle fiabe.
In ogni medaglia - e in ogni mito - c'è sempre l'altra faccia.
È proprio su questo punto, sull'analizzare l'altra faccia - oscura - delle fiabe che si focalizza il lavoro e il pensiero dell'autrice e che la pone in netto contrasto con molti altri, soprattutto con la filosofia di Walt Disney. La Travers, infatti, sostiene che le fiabe non siano in alcun modo forme di intrattenimento per bambini, né storie a lieto fine. Hanno al loro interno sempre qualcosa di terrificante, di angoscioso, che però ci mettono in qualche modo di fronte a quella che è la realtà, donandoci anche preziosi insegnamenti, e il coraggio di reagire. L'autrice vede l'importanza dell'Ombra, dei personaggi negativi, che permettono di risvegliare le virtù sopite e mettere in moto il conflitto narrativo portando la storia alla sua conclusione - ossia il Vissero-per-sempre-felici-e-contenti. Questo è uno dei mezzi per permettere ai bambini - ma anche agli adulti - di affrontare l'orrore della vita.
Una cosa pareva certa - persino le ninnananne per bambini lo affermavano - che il bianco, per essere davvero bianco, come il giglio e come la neve, necessita del suo opposto oscuro. L'acqua ghiacciata e l'acqua zampillante - attrazione, repulsione, interazione - generano i diecimila colori. Il Bene, pare, nella vita come nelle storie, dev'essere pallido e senza colore. Ha bisogno di essere sfiorato da ciò che è scuro per arrossire e conoscere se stesso.
Da qui il contrasto con Walt Disney. Come sappiamo, infatti, costui chiese i diritti per riprodurre cinematograficamente l'eroina tanto amata da sua figlia Diane: Mary Poppins. Ci furono molti conflitti e dovettero passare molti anni prima che la Travers accettasse di cederli, ma alla fine non fu per nulla felice del risultato (si dice, infatti, che alla fine del film si ritrovò a piangere di fronte a una Mary Poppins così lontana dalla donna che aveva creato). Questo perché, appunto, i loro pensieri erano del tutto differenti: se da un lato, come già detto, la Travers vedeva l'importanza di questo lato oscuro, ciò era precluso a Disney. Quest'ultimo attenua del tutto il lato negativo delle fiabe, mostra una visione più dolce, eliminando gli aspetti più cruenti. L'uomo è il fabbro del proprio destino, se crede nei suoi desideri può realizzarli. C'è un senso di profonda speranza, di vittoria assoluta del Bene contro il Male.
La Mary Poppins della Travers, invece, è una fata che funge da essere di mediazione tra mondo quotidiano e mondo della magia, tra realtà e sogno, ma anche una nutrice e ha un potere ben preciso: quello di salvare gli esseri umani dalla catastrofe, riportando il tutto a un determinato equilibrio. Anche nei suoi libri, come nelle fiabe che affronta in questo libro, c'è un lato oscuro. Mary Poppins arriva, infatti, in casa Banks perché c'è un senso di allarme, c'è un incubo nel quale stanno sprofondando i bambini: la famiglia rischia di distruggersi, i genitori sono sempre più distanti dai propri figli, lasciandoli soli e persi.
E anche questo, come tanti suoi pensieri, deriva dalla sua infanzia.Pamela L. Travers non è sempre stata conosciuta questo nome. In Australia, da bambina, infatti si chiamava Helen Lyndon Goff, prima figlia di un irlandese - Travers R. Goff - e di Margaret Agnes Morehead. Cresciuta tra i racconti celtici e di poeti irlandesi raccontanti da suo padre, subisce ben presto un lutto, un incubo che una bambina dovrà affrontare anche da sola: la morte di quest'uomo tanto amato. Diviene Pamela L. Travers soltanto quando entra in una compagnia teatrale dove mettono in scena opere di Shakespeare. Decide quindi di acquisire un nuovo nome: Pamela Lyndon Travers. Lasciando il secondo nome con cui la chiamavano da bambina, e prendendo il nome del padre. A venticinque anni decide di andare in Irlanda ed è qui che si forgerà ancor di più il suo pensiero oltre a creare la sua storia: divenendo allieva di autori come AE (George Russell, a cui è dedicato anche un capitolo del libro), George Bernard Shaw e W.B. Yeats, e seguace del maestro armeno Gurdijieff.
Ognuno deve essere l'eroe di una storia: la propria.
Insomma, ho trovato questo saggio molto interessante, soprattutto perché analizza dei temi che io amo moltissimo: le fiabe, i miti, come questi siano sempre esistiti e mai inventati dall'uomo, ma a lui in qualche modo rivelati, se si ha la capacità e la predisposizione ad ascoltare la sapienza segreta e misteriosa sussurrata dalle api. Come scorrano nelle sue vene, come continuino ad apparire in maniera anche insolita nel nostro vissuto quotidiano. L'aspetto oscuro delle fiabe mi ha sempre affascinata, e ho trovato le sue argomentazioni molto stimolanti. Ad esempio avete mai pensato al rito del bacio sotto il vischio in un'accezione anche negativa/oscura? O al fatto che i propositi che facciamo un po' tutti allo scoccare del nuovo anno, possano essere interpretati e correlati al mito dell'eterno ritorno?
O alle fiabe dei tre fratelli che compaiono in numerose tradizioni, che potrebbero in realtà esseri visti come un'unica entità, un unico uomo nei tre specifici stadi della sua esistenza?
E questi sono solo alcuni degli argomenti che affronta in questo piccolo ma denso libro.Io non so se sia riuscita a creare un po' di curiosità, ma ve lo consiglio. È davvero una sorta di guida magica che aiuta il lettore a riscoprire molti dei significati degli antichi miti che vivono e rivivono anche nel nostro presente. E un modo per conoscere un po' di più anche un'autrice di cui si sa poco.
Non sono solita leggere saggi, per questo ho anche un po' di difficoltà nel parlarne nel modo più giusto, ma questo mi è piaciuto moltissimo, non solo per i vari articoli della Travers, ma anche per la splendida introduzione sempre a cura di Cesare Catà.
Ve lo consiglio.
Chiunque sia capace di tenere a bada per qualche istante le scorribande della mente razionale, di accettare il mito per ciò che esso è - non menzogna, bensì la più autentica verità - non avrà certo bisogno di un grande sforzo d'intuizione per agire in maniera conforme a un tale consiglio. Si tratta semplicemente di ascoltare.
La Sapienza segreta delle api, di Pamela L. Travers a cura di Cesare Catà Casa editrice: LiberiLibri Pagine: 276 Prezzo: 18 euro
Voto: ♥♥♥♥