Qualche settimana fa avevo voglia di una lettura d'amore, di quelle che possono fare un po' male, ma anche scaldare tanto il cuore. Quindi, ho deciso di leggere un libro di cui avevo visto il film diversi anni fa e che avevo apprezzato: P.S. I Love You di Cecelia Ahern. In verità, ho deciso di riguardarlo per comprendere meglio le somiglianze e differenze con il libro a cui era ispirato e, come spesso accade, non coincidono molto. Anzi. Le diversità sono tante. Ve ne parlerò in seguito.
I ricordi sono una bella cosa, ma non li puoi toccare, odorare, stringere. Non sono mai esattamente come il momento reale, e con il tempo tendono a sbiadire.
Holly e Gerry sono una giovane coppia innamorata. Sono felici, si amano, e non importa se ogni tanto le liti possono accendersi, ogni volta l'amore affievolisce la rabbia, e ti ritrovi a ridere insieme notando quanto spesso si possa litigare per i motivi più futili. La loro vita insieme è destinata, però, ad avere una breve durata a causa di una malattia che in breve tempo porta via con sé Gerry, lasciando un vuoto nel cuore e nell'esistenza di Holly. Il romanzo inizia con la protagonista che non riesce a uscire di casa. Quasi smette di vivere e prendersi cura di se stessa, schiacciata da un peso troppo grande. Annusa l'odore di Gerry nei suoi abiti che non smette di indossare, percepisce ancora la sua presenza in quella casa, e prova rabbia, tanta rabbia, per un amore bloccato troppo presto. Perché sì, potrà sempre esistere nel suo cuore, ma tutti i loro progetti di vita non potranno mai realizzarsi, perché Gerry non è più con lei. Vedova alla soglia dei trent'anni, Holly si sente persa e sola. Tremendamente sola.
Ma non è realtà. Perché Holly ha amici meravigliosi che irrompono nella sua vita, cercando di farla tornare a un'esistenza più normale e una famiglia che per quanto a tratti bizzarra è unita e presente.
Come può una ragazza tornare alla vita senza la persona che ama? E se fosse proprio Gerry a darle un motivo per aprirsi al mondo e affrontare molte delle sue paure? Se fossero i suoi messaggi a spronarla a reagire, a credere in se stessa e tornare a vivere? Avviene proprio questo. Gerry di nascosto da tutti, negli ultimi mesi della sua esistenza, ha ideato un piano, o meglio, una Lista di cose che Holly dovrà seguire alla lettera. In una scatola, consegnata alla famiglia di lei, ci saranno una serie di lettere da leggere all'inizio di ogni mese, fino a dicembre, consigli e indicazioni da parte del suo amato che Holly, anche se spesso titubante, seguirà. Tutte saranno concluse da un dolcissimo "P.S. Ti amo". E nonostante il dolore, le difficoltà - soprattutto nel vedere le amiche andare avanti nelle loro vite sposandosi e avendo bambini-, i crolli e quella sensazione di estrema solitudine, Holly riuscirà pian piano a uscire dal suo limbo oscuro, e aprirsi a un nuovo domani.
Questa in sostanza la trama.
Le mie considerazioni?
A me questo libro è piaciuto molto. Mi ha fatta sorridere, ma in dei momenti anche commuovere. Ho ritrovato in queste pagine quello che cercavo: una lettura “leggera” che unisce amore e anche dramma, ma che non fa del tutto disperare, anzi. Ci leggi anche tanta speranza. In diverse occasioni è facile ridere, in altre è difficile trattenere le lacrime. Un mix come piace a me. Non c'è solo l'amore immenso tra una giovane coppia, ma molto di più. C'è l'amicizia profonda e sincera che lega Holly alle sue folli amiche Sharon e Denise, sempre presenti, sempre pronte a tenderle una mano. C'è la famiglia: complicata, assurda, ma presente. Una cosa che manca moltissimo nel film, tra le altre, è proprio questo: nel libro la famiglia di Holly è unita. I suoi genitori stanno insieme, e non ha una sola sorella, bensì anche tre fratelli. A me è piaciuto moltissimo come la Ahern delinea il rapporto con suo fratello Richard: preso in giro e mal sopportato da tutti per il suo atteggiamento critico, impostato, e spesso - almeno all'apparenza - poco sensibile, ben presto si avrà una visione diversa di lui. Si finirà per mutare il proprio pensiero, provando anche dell'affetto per quell'uomo che almeno inizialmente appare molto, molto irritante.
C'è anche il tema della rinascita, che deve partire soprattutto da se stessi. Holly troppo a lungo si è fossilizzata su una serie di lavori che non le piacevano, che la scoraggiavano e irritavano. Non si è mai davvero buttata su qualcosa che potesse piacerle, non ha mai tentato. Grazie a quella spinta di un uomo non più presente fisicamente, riuscirà ad avere quello slancio che le serve. A buttarsi di più in qualsiasi cosa. A mirare alla luna... Tornerà a respirare e pian piano, un passo dopo l'altro, capirà che la vita deve andare avanti, e anche se i ricordi possono sbiadire, l'amore provato non si perderà mai. Si deve, però, avere la forza di ricominciare, anche quando è complicato, anche quando vorresti solo chiuderti in casa e crogiolarti nel tuo dolore per una perdita troppo grande.
È un libro che consiglio? Sicuramente sì. Soprattutto a chi ha voglia di una lettura leggera che unisce il romanticismo al dramma, ma che fa anche ridere ed emozionare. Un libro delicato perfetto per l'estate, per chi non ha voglia di letture troppo pesanti o dense, ma che comunque può toccare le corde del cuore e insegnare forse qualcosa.
Purtroppo, come dicevo all'inizio di questo articolo, libro e film sono - a mio avviso - due cose molto molto diverse. Se siete tra coloro che vogliono ritrovare perfettamente le pagine del libro in un film, fermatevi. Dovete, secondo me, non pensarci troppo ma vederli come due elementi differenti. Il filo che li unisce c'è: le lettere di Gerry che aiutano Holly a ricominciare, ma poi ci sono molte mancanze, molte differenze, che potrebbero far storcere il naso.
Per quanto mi riguarda ho apprezzato entrambe le versioni, ma la mia preferenza va al libro.
Nel film l'ambientazione si sposta dall'Irlanda all'America (anche se poi la prima sarà lo stesso molto presente). C'è - purtroppo - la mancanza di molti personaggi (i fratelli e il padre di Holly tra tutti) e l'aggiunta di un personaggio importante per il cambiamento della protagonista. Il rapporto con la madre è diverso. Qui troviamo una donna sola, abbandonata dal marito, che si ritrova a crescere due figlie da sola. Una madre che inizialmente vedrà male Gerry ma che in seguito si rivelerà una chiave importante nel suo piano. E poi cambiano davvero altre esperienze: dal personaggio di Daniel, al viaggio effettuato con le amiche, dall'ambientazione, alla scelta del lavoro di Holly e altro ancora. Insomma, c'è poca somiglianza tra libro e film, ma vedendoli come due “prodotti” differenti, si può cercare di non rimanerne delusi.
Io comunque ve li consiglio entrambi, con una menzione più grande al libro.
« P.S. Ti amo, Holly, e so che anche tu mi ami. Non hai bisogno delle mie cose per ricordarti di me, non hai bisogno di conservarle come prova del fatto che sono esistito e che esisto ancora nella tua mente. Non hai bisogno di mettere i miei maglioni per sentire il mio abbraccio. Io sono già lì... E ti tengo sempre abbracciata. »
P.S. I love you, Cecelia Ahern Casa Editrice: BUR Traduzione di Olivia Crosio Pagine: 411 Prezzo: la mia edizione è presa a pochi euro in un mercatino dell'usato. (Ma si trova a una 10ina di euro) Voto: ♥♥♥♥