Di questo libro non ho potuto parlare prima, perché è un regalo. Quando questo articolo sarà pubblicato lo avrò già consegnato nelle mani della mia adorata nipotina, certa che potrà emozionarla, come ha emozionato me. In verità, ne avevo comprato una copia al Salone del Libro destinata a lei. Mi ero ripromessa di leggerlo e poi incartarlo, ma... me ne sono talmente innamorata che alla fine quella copia l'ho tenuta per me e sono subito andata a cercarne un'altra per lei. Perché l'Ippocampo ha portato nelle librerie qualcosa di veramente unico e prezioso. Una nuova edizione di un classico intramontabile che appare ai nostri occhi come un vero e proprio gioiellino, grazie alle illustrazioni di MinaLima Design, i graphic designer di tutti i film ispirati al mondo di Harry Potter e Animali Fantastici, ma anche lavori per Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street e The Imitation Game. Ed è così che aprendo questo libro ci si addentra in un mondo meraviglioso, fatto di pop art, lettere, illustrazioni interattive, che ti fanno sprofondare nella magica storia di Mary, Colin, Dickon e del loro incantevole Giardino Segreto. Un libro per bambini sicuramente, ma anche per grandi che non smettono mai di sognare e di cercare le cose belle.
Io di questa opera d'arte mi sono innamorata e spero tanto che possano portare in Italia anche le altre edizioni di classici per l'infanzia (Peter Pan, Il libro della giungla, la Bella e la Bestia, la Sirenetta... Quanto li vorrei collezionare tutti!).
Dove coltivi la rosa, ragazzo mio, il cardo non può crescere.
Il giardino segreto è la storia di Mary Lennox una bambina che ha vissuto i suoi primi dieci anni in India. Sin da subito la madre, non avendo mai desiderato bambini, la affida alle cure di un'ayah, una balia indiana. Ed è così che Mary cresce lontana dai suoi familiari, circondata solo da domestici indiani che erano sempre costretti ad obbedirle, facendola così crescere egoista, dispotica e scontrosa. Quando un'epidemia di colera porta via con sé tutti i suoi affetti, Mary viene inviata nello Yorkshire, a Misselthwaite Manor dallo zio Archibald Craven. Qui, Mary inizialmente risulta ancora una bambina insopportabile. Abituata a dare ordini ed essere servita in ogni modo, si scontra subito con una realtà diversa. Il lungo tempo trascorso in India, la mancanza degli affetti di una madre e di un padre, ma anche il carattere non facile, la fanno apparire agli occhi degli abitanti della grande casa come una bambina brutta, giallognola e malaticcia. La dimora di suo zio le appare subito un luogo infinito: stanze su stanze, alcune mai abitate, corridoi con quadri che sembrano osservarla. E uno zio ancora troppo scosso e distante dopo la morte dell'amata moglie. Ci sono anche due misteri che ben presto scatenano una scintilla di curiosità nella piccola protagonista: di chi è il pianto che ode in diverse occasioni? E come mai non si può parlare del Giardino di sua zia? Mary inizia a vivere molto tempo all'aria aperta. Percorre i vari giardini, conosce il burbero giardiniere Ben Weatherstaff, e il simpatico pettirosso che sarà una valida guida per fare la sua scoperta più grande e importante: quella del famoso e misterioso giardino che Mary poi definirà segreto. Perché soltanto poche persone, assolutamente fidate, entreranno a far parte di questo suo mistero, di questa scoperta. Grazie alla sua attività all'aria aperta, a quel giardino che profuma di magia, all'amicizia che presto instaurerà con Dickon, un ragazzo che sembra conoscere tutti i segreti delle piante e della brughiera, e che è amato sia dagli esseri umani che dagli animali, Mary muterà sia nell'atteggiamento che nel fisico. E ben presto farà anche un'importante scoperta che sarà un motivo di crescita e di cambiamento in quella enorme casa colma di pena e oscurità.
Era il giardino più bello e misterioso che si potesse immaginare. Le alte mura che lo circondavano erano coperte da rami spogli di rose rampicanti, talmente fitti da essere tutti intrecciati. Il terreno era ricoperto di erba, resa scura dal freddo invernale, dalla quale spuntavano cespugli che erano certamente di rose se ancora in vita. Numerosi rosai avevano allargato i loro rami al punto che sembravano alberelli. Nel giardino c'erano altri alberi, ma una delle cose più strane e più affascinanti era che le rose rampicanti vi si erano attaccate con lunghi viticci, formando intrecci ondeggianti, fra un albero e l'altro, quasi come bellissimi ponti sospesi nell'aria.
È un libro sull'amicizia, ma anche sulla fiducia. C'è un prendersi cura l'uno dell'altro, soprattutto tra Mary e suo cugino Colin. L'importanza della natura: vivere all'aria aperta, prendersi cura di un giardino, riempire il vuoto della solitudine facendo qualcosa, aiuta a stare meglio, ad allontanare anche da sé pensieri tristi. Ma il Giardino non è visto solamente come un semplice luogo fisico, ma anche una sorta di cura dell'anima. Sia Mary che Colin sono due bambini che hanno perso tanto. Mary rimane subito orfana, non è mai stata veramente amata e voluta dai suoi genitori, è cresciuta come una piccola despota. Colin è nato e cresciuto con la paura di essere odiato da suo padre, sentendosi come la causa della morte di sua madre, ed è per questo che si auto-infligge delle malattie. Colin si sente in pena, in un certo senso vuole stare male. Non si sente amato, immagina di avere dei mali che lo porteranno ben presto alla morte. Si arrende quasi a un destino ineluttabile. Tutti devono fare quello che dice, altrimenti sarà colto da un attacco di isteria impetuoso. Sarà proprio la forza e la fiducia di Mary a incoraggiarlo ad affrontare le sue paure. E la magia del giardino che infonderà in lui la certezza che, invece, non morirà.
Se lasciamo che un pensiero negativo alberghi in noi, potremmo non riuscire a liberarcene per tutta la vita.
È un racconto magico, che fa sognare e fa riflettere anche sull'importanza del pensiero: la negatività, infatti, se lasciata prendere il sopravvento, può impedirci di andare avanti, di vivere con più spensieratezza, di scovare la bellezza che abbiamo dentro e che possiamo trovare anche intorno a noi. Il pensiero ha una forza sorprendente: può anche arrivare a logorarti dentro. Ma, se visto con positività, può aiutarti a ritrovare la serenità che meriti, quella forza che spesso manca, quella determinazione che serve per combattere gli ostacoli. È un po' come pensare ai pensieri positivi che in Peter Pan spingono a volare. Aggrapparsi con forza alle cose belle, a qualcosa di piacevole, aiuta di certo a vivere meglio.
C'è anche, a mio avviso, l'importanza di essere cresciuti con affetto. Lasciare i propri figli alla solitudine, privi dell'amore che può donare una madre o un padre, non li aiuta a crescere nel modo più opportuno. Donare loro tutto per non farli alterare, finirà solo per renderli viziati, egoisti, e arroganti. Bellissimo, quindi, è il personaggio della Signora Sowerby, madre di Dickon e Martha, che nonostante la moltitudine di figli, cerca di donare loro una perfetta educazione, e tutto l'amore possibile, pur vivendo in condizioni non facili. E, infatti, Dickon a differenza di Colin e Mary è amato da tutti, per i suoi modi affabili, per la bontà di carattere. Sembra quasi un pifferaio magico che avvicina a sé sia gli esseri umani, che i vari animali che lo seguono dappertutto.
Lo stile della Burnett è bellissimo. Scorrevole, incantevole, ti conduce per mano verso i luoghi che delinea: ed è come ritrovarsi nella brughiera, con i suoi fiori e profumi, con il vento che sembra accarezzarti; o nel giardino così ricco di rose e altre fioriture che rallegrano l'animo; o ancora nelle varie stanze di quella casa così grande e misteriosa.
Cose molto sorprendenti possono capitare a chi, avendo un pensiero sgradevole e sconfortante nella mente, abbia il buonsenso di accorgersene in tempo e di scacciarlo, sostituendolo con un pensiero piacevole.
È un libro perfetto per i bambini/ragazzini, ma a mio avviso può essere letto benissimo anche da quegli adulti che - come me - non lo avevano conosciuto nell'infanzia o vogliono semplicemente scoprire la magia che si cela tra queste pagine. E vi ripeto e assicuro che in questa edizione si avverte ancora di più. Un piccolo gioiello da mettere ben in mostra nelle vostre case. Lasciatevi guidare da Mary, Colin, Dickon e dagli altri deliziosi personaggi tratteggiati dalla penna della Burnett, non ve ne pentirete!
Consigliatissimo!