Il diario di Bridget Jones, Helen Fielding - Recensione

2 lug 2019

Libri

   

Il weekend cerco di prendermelo sempre un po' per me e il mio ragazzo, quindi mi tengo lontana da blog e social. Ieri non ero in forma, e oggi la giornata è ancora peggio, ma voglio ugualmente parlare dell'ultimo libro che ho concluso nel mese di giugno (poi, sul mio instagram trovate tutto il recap del mese!). È stato un altro mese di letture interessanti, eccetto l'ultima, che è stata una vera delusione per me, ma voglio parlarne lo stesso.

Il Diario di Bridget Jones l'ho conosciuto - e amato - come film. L'ho visto più volte, innamorandomi sempre del caro Mark Darcy (del resto adoro alla follia Colin Firth, il mio Mr. Darcy preferito in assoluto!). Quando ho visto il libro di Helen Fielding in una bancarella dell'usato ho deciso di prenderlo, nutrendo aspettative alte, pur sapendo di trovarmi davanti a una di quelle letture semplici e spensierate, adatte anche alla stagione.

 

Eppure, alla fine, mi sono ritrovata a pensare che questo sia uno di quei casi in cui il film batte di gran lunga il libro. Quest'ultimo mi ha lasciato ben poco: ho provato spesso noia - soprattutto nel ripetersi delle note segnate a ogni pagina del diario -, a tratti perplessità, e il non aver ritrovato il medesimo finale del film che tanto avevo amato mi ha messo tristezza. Inoltre, in questa versione che ho io della Sonzogno ho riscontrato anche degli errori di ortografia molto gravi.

 

Bridget Jones è una trentenne single che lotta ogni giorno con tutti i problemi comuni alle donne: i chili di troppo, la cellulite, famiglie forse un po' invadenti, gli amici “Felicemente sposati” che la mettono a disagio per la sua solitudine, e soprattutto la difficoltà di trovare l'uomo giusto, anziché provare un'irresistibile attrazione verso gli uomini inaffidabili ed egoisti, come il suo capo, ad esempio. Bridget fuma e beve troppo, si mette sempre in situazioni imbarazzanti, non riesce a cucinare neanche il piatto più semplice, e soprattutto ha una madre che le crea non poche situazioni di stress, non solo volendola accasare a ricchi giovanotti, ma anche per le sue azioni sconsiderate che la portano a creare anche una crisi in famiglia - e molto altro! -. Insomma la vita della nostra protagonista è un completo caos. Accanto a lei ci sono anche i migliori amici: Jude, con i suoi metodi alternativi, manuali Zen e i suoi tira e molla con il fidanzato, il Perfido Richard; Shazzer, la femminista, sempre pronta a dispensare mille consigli su cosa non fare con gli uomini; Tom, l'omosessuale un po' nevrotico e ossessionato con l'estetica, e Magda che spesso la invita alle cene con i Felicemente Sposati, ma che ben presto scoprirà di essere tradita dal marito. Varie espressioni della società.

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Bridget, però, si chiede spesso cosa non vada in lei. Dipendente dall'affetto e dalla voglia di avere un uomo ed essere amata e desiderata, non comprende l'importanza di amare in primo luogo se stessa. Nella sua vita ci saranno in particolare due uomini molto importanti: da un lato Daniel Cleaver, il suo capo, bellissimo ma... un vero e proprio dongiovanni. Più e più volte finiamo per incontrare donne che sono andate a letto con lui. Eppure, Daniel sembra interessarsi a Bridget, iniziando con lei un primo gioco di messaggi virtuali, per poi arrivare a una sorta di relazione. Ma si sa, Daniel è il tipo uomo egoista e inaffidabile incapace di fermarsi a una sola donna. Dall'altro abbiamo il ricco avvocato Mark Darcy, uomo al quale la madre tenta di accasarla. Inizialmente i rapporti tra i due sono complicati. Darcy appare un po' altezzoso e freddo, ma poi - come Mr Darcy ed Elizabeth in Orgoglio e Pregiudizio (romanzo a cui si ispira) - le cose cambieranno.

 

Il tutto, come si evince dal titolo, è strutturato come un diario che la protagonista scrive regolarmente per un anno, iniziando dai buoni propositi (Cose da evitare e Cose da fare) e concludendo con una sorta di riepilogo. Pagine e pagine di diari, dove inizialmente segna con costanza i kg persi o ritrovati, il numero di alcolici bevuti, quello delle sigarette e altri elementi. Una serie anche di liste e dettagli da fermare su carta. Diari che danno uno spaccato di vita di una comune - come alquanto stramba - trentenne che lotta per trovare un suo spazio nel mondo. Lotta contro un lavoro che non la soddisfa, e una società che la ritiene quasi troppo vecchia per trovare marito - come se fosse stabilita un'età precisa per sposarsi, oltre la quale si è condannati al termine di zitella -. Una trentenne con una famiglia anche non facile da gestire, in particolar modo sua madre che la metterà anche in una situazione - o anche più - di forte imbarazzo.

C'è semplicità, anche una buona dose di umorismo. Ma, ripeto, a me non è piaciuto granché. Non sono riuscita a trovare quel divertimento provato grazie al film, e anche quel calore nel cuore nel finale. Mi sono ritrovata però a sorridere divertita nel veder citati proprio Hugh Grant e Colin Firth, attori che poi nei film interpretano i ruoli di Daniel e Mark! Se volete una lettura leggera per l'estate, potete anche recuperarlo. Ma, personalmente, sono più propensa a consigliare il film.

     
9788845420795_0_200_303_75 Il Diario di Bridget Jones, di Helen Fielding Casa Editrice: Sonzogno Pagine: 315 Prezzo: / comprato al mercatino dell'usato a pochi euro. Voto: ♥♥+
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