Il buio oltre la siepe di Harper Lee è uno dei miei libri preferiti. L'ho letto anni fa e mi è rimasto impresso nel cuore, come un tatuaggio indelebile sulla pelle. (Qui potete trovare la mia recensione). Ho poi visto il film, innamorandomi ancora di più di Atticus grazie alla splendida interpretazione di Gregory Peck e non ho mai, mai, smesso di pensare alle parole usate con i suoi figli. Alle sue piccole lezioni di vita. Al suo coraggio, al suo perseguire una causa per un forte senso di giustizia, anche se tutti e tutto remavano contro di lui. Sì, Atticus Finch è il mio personaggio preferito della letteratura. Un uomo meraviglioso. Un padre severo ma giusto con i suoi due figli. Un avvocato ligio al dovere e alla giustizia. Una persona che va contro i pregiudizi per amor della verità, in un'America dove il razzismo e le differenze di classe sono ancora molto, molto, forti.
Coraggioso non è un uomo con un fucile in mano. Avere coraggio significa sapere che prenderai una batosta ancora prima di cominciare, eppure vai avanti per la tua strada. Di rado arrivi alla vittoria, ma a volte ci riesci.
Siamo in Alabama, nella città di Maycomb, nel 1933. La storia è narrata dal punto di vista di Scout, figlia di Atticus, che insieme a suo fratello Jem e al loro amico Dill, trascorrono l'estate inventando i giochi più diversi. Eppure, quello che attrae sempre la curiosità dei bambini, è una casa "misteriosa" dove vive Boo, un ragazzo che è stato segregato in casa da suo padre, per non rischiare di finire in un riformatorio. Da quel giorno, il giovane Boo non si è più visto e tra gli abitanti della città è cresciuta una sorta di paura, dettata soprattutto dalla paura dell'ignoto che può generare anche una forma di pregiudizio. Scout e Jem sono orfani di madre e sono cresciuti da Atticus Finch, avvocato molto impegnato con il suo lavoro che, però, cerca di dare una sensibile e corretta educazione ai suoi ragazzi, - anche grazie all'aiuto della domestica di colore Calpurnia - cercando di farli ragionare con degli esempi pratici, e facendoli anche crescere con l'amore per la lettura.
Finché non mi venne il timore di perdere quel privilegio, non provai mai un vero amore per la lettura. Nessuno ama l'aria che respira.
La vita scorre tranquilla, tra giochi estivi, la scuola e i suoi problemi, amicizie, piccoli amori, crescita e insegnamenti di vita, fino a quando la realtà cittadina non è sconvolta da un fatto molto grave: Tom Robinson, un uomo di colore, è accusato di aver violentato una ragazza bianca, Mayella Ewell, e Atticus viene invitato a difenderlo.
Iniziano quindi i primi veri problemi. Scout e Jem sono, in un certo senso, costretti a crescere e maturare, trovandosi di fronte a molte cose che non riescono a comprendere. Le persone iniziano quasi a odiare Atticus, chiamandolo in modi orribili, i ragazzini deridono i due fratelli. E pian piano escono tutti i temi fondamentali del libro: dall'ingiustizia, alle differenze di classe, dal disprezzo per il colore della pelle, al pregiudizio sempre troppo forte. Ma accanto a questi elementi negativi, ci sono anche un forte senso di giustizia da parte di Atticus che lotta ugualmente pur sapendo di perdere contro una civiltà bianca che se ne frega della realtà dei fatti quando l'accusato è un nero, e dimostra quello che è il vero coraggio; ma anche la purezza e ingenuità dei bambini, di fronte ai quali abbiamo un po' tutti tanto da imparare. Temi che non sembrano poi così distanti dalla nostra realtà, dove l'odio sta sfociando in maniera sempre più forte, sempre più triste.
Come andranno le cose non ve lo svelo. Vi invito a scoprirlo se ancora non lo conoscete. Perché Il Buio oltre la siepe è e sarà sempre uno dei libri che consiglierò. Rivivere le avventure della piccola Scout attraverso le immagini di questo Graphic Novel - con tavole e adattamento di Fred Fordham - è stato un viaggio meraviglioso. Adoro i disegni, quei giochi di luce e ombra, quei paesaggi emozionanti, quegli sguardi e gesti che dicono moltissimo. Disegni che ben riflettono tutto il romanzo di Harper Lee, trasmettendo al cuore ancora una volta quelle emozioni profonde, quell'intensa sensibilità, e anche scene forti che possono e, in un certo senso, devono turbare l'animo per aprire le coscienze. Si percepisce il dolore, la stanchezza, la rabbia, il senso di ingiustizia che scorre in queste pagine, la paura e anche in questo caso ho adorato l'immagine del profondo rispetto che la gente di colore ha nei confronti di Atticus.
Signorina Jean Louise, alzatevi. Sta passando vostro padre.
Aprite il cuore alla voce della piccola Scout, traete insegnamenti profondi dalle parole di Atticus Finch, emozionatevi. Il buio oltre la siepe è uno di quei libri che davvero non può mancare nella vostra libreria, anche in questa versione fumetto. E magari, leggete davvero, per non permettere più che il vostro cuore si chiuda di fronte alle ingiustizie, per non seguire più ciecamente chi fomenta un odio irrazionale e violento. Aprite un po' la mente, ragionate prima di parlare, non fermatevi al pregiudizio verso qualcosa o qualcuno che non conoscete, perché una volta conosciute le cose o le persone per quelle che sono davvero, vi sorprenderete nello scoprire che in fondo siano persone perbene.
Andate oltre quella siepe, superate la paura del “diverso” e, come la piccola Scout alla fine del romanzo, capirete che il buio non fa più paura se lo si comprende.
“Era un tipo perbene” “Come la maggior parte delle persone, Scout. Quando alla fine riesci a vederle.”
Prodotto offerto da Mondadori - Oscarvault, che ringrazio!