Buongiorno!
Oggi vi parlo finalmente degli ultimi film e serie tv visti! Per alcuni sono passati anche mesi, ma non ho trovato il modo di farlo prima.
Vi lascio i miei personali pensieri, più di gusto soggettivo che dal punto di vista tecnico - perché non sono proprio esperta!
Prossimi film in programma: Dumbo e Una giusta causa. Ve ne parlerò se riuscirò a vederli!
Aquaman ★★★
Va bene, lo ammetto. Non essendo una grande amante dei film con supereroi, ho accettato di vedere questo soprattutto per Momoa. Superficiale? Sciocca? Mah. Ogni tanto bisogna esserlo, no?
Poi mi spiace dire sempre no di fronte a questa tipologia di film. Forse, molto forse, cercherò di recuperarli. Ma sono un po' distanti dal mio genere.
Non è questo film pazzesco, anzi, però si è dimostrato ugualmente piacevole, dai. Magari Momoa non sarà questo grandissimo attore, e alcune cose - come la storia e l'esito delle sorti della madre di Aquaman - erano scontate (non per questo non mi sono ritrovata a commuovermi alla fine. Ehm..., che volete farci, sono una romanticona!) ma non lo ritengo un film da buttare. A me è piaciuto.
Una coppia clandestina e improbabile, quella tra Tom, guardiano di un faro, e Atlanna, regina di Atlantide. Un amore che sboccia subito come un fiore e dalla cui unione nasce Arthur - futuro Aquaman -. Ma la loro storia è messa in pericolo dal popolo di Atlantide, e Atlanna, per salvare suo figlio, accetta di tornare in quella città sotto il mare, e verrà consegnata al più feroce dei popoli sottomarini.
Arthur cresce con suo padre, e da Vulko - consigliere del re - che lo renderà partecipe dei segreti di Atlantide, ma credendo che sua madre sia morta, si rifiuta di reclamare il suo ruolo, o di tornare in quella città. Compie delle gesta eroiche, soprattutto in mare, come nel caso del salvataggio di un sottomarino da un gruppo di pirati. Ma qui, uccide uno di loro, e suo figlio medita vendetta, alleandosi così con il fratellastro di Arthur. Ci sarà anche la Principessa Mera a convincere Arthur a tornare a casa, reclamare il suo posto di Re, e scongiurare una guerra tra popolo del mare e il mondo umano, sulla terra. Ma per far ciò occorre ritrovare il tridente perduto.
In sostanza, a grandi linee, questa è la storia.
Ovviamente non essendo esperta non posso dire molto a riguardo. Non sarà questo capolavoro, ma ho passato ore piacevoli.
Alita, Angelo della battaglia. ★★
Questo film invece non mi ha lasciato nulla di ché. Anzi. È stato una sorta di delusione. Ero curiosa, anche se si tratta di un altro genere che poco mi piace, ma alla fine sono rimasta con una domanda: e quindi?
Siamo ad Iron City nel 2563, trecento anni dopo la "caduta". Qui facciamo subito la conoscenza del dottor Dyson che ripara cyborg nella propria clinica. In cerca di alcuni componenti nella discarica in cui cadono i rifiuti della città sospesa in cielo di Zalem, ritrova la parte centrale di una ragazza cyborg che decide di inserire nel corpo che aveva preparato per sua figlia Alita. La ragazza non ricorda nulla di sé, ma si rivela essere ben presto un cyborg molto avanzato, e perfetto per la battaglia. Alita è una vera guerriera. C'è anche amore in questo film. Tragedia. E una voglia di giustizia e di conoscere la propria storia. E c'è un finale aperto che però non so se avrà un seguito. Be', spero di sì, perché quella conclusione mi ha lasciata un tantino basita.
Non so, forse non fa per me, ma non è riuscito per nulla a prendermi ed emozionarmi.
Dragon Trainer 3 ★★★★+
Ma quanto amo questo film d'animazione? Li ho scoperti grazie al mio amore, e mi sono immensamente innamorata di Sdentato!
Ripassiamo un po' tutta la storia: siamo sull'isola di Berk e qui, l'occupazione principale di ogni vichingo è quella di dimostrare il proprio valore uccidendo i draghi. Il giovane Hiccup, figlio del capo del villaggio, però è troppo piccolo e fragile, quindi si dedica soprattutto alla creazione di dispositivi meccanici. Un giorno, però, durante un attacco riesce a colpire una Furia Buia, il più pericoloso dei draghi, ma... decide di liberarlo, notando però che il suo colpo lo ha ferito alla coda, e quello che poi chiamerà Sdentato, non riesce più a volare. Tra i due si creerà ben presto un bellissimo rapporto, che porterà Hiccup a scontrarsi soprattutto con suo padre. Da questa amicizia, e da una scoperta sul motivo per cui i draghi rubano il cibo ai Vichinghi, cambieranno tutti i rapporti tra uomini e draghi, almeno in quel villaggio.
Nel secondo film ormai Vichinghi e draghi vivono in assoluta armonia. Nelle sue esplorazioni, però, Hiccup si imbatte in un gruppo di cacciatori di draghi, e scopre l'esistenza di un rinnegato che sta radunando un esercito di draghi al suo servizio. Informato della cosa, il villaggio si prepara alla guerra, ma Hiccup vuole cercare di parlare con quest'uomo per convincerlo della bontà dei draghi. Cosa non facile. Ma tutto ciò, lo porterà anche a scoprire un mondo e persone che credeva aver perduto per sempre, e che si uniranno a lui in uno scontro finale. C'è l'emozionante ritorno di una madre che si è creduta persa troppo a lungo, e una tragedia che metterà il giovane protagonista di fronte a una scelta importante.
Commozione e bellezza.
E infine, nell'ultimo, ci saranno altri importanti pericoli e scelte. Scelte non facili da attuare, ma che bisognerà prendere per amore. Amore verso quell'amico diventato ormai molto importante, e che sarà difficile lasciare. Ma è proprio da gesti simili che si dimostra l'affetto più puro e sincero. Ci saranno nuovi pericoli da affrontare che metteranno in pericolo il villaggio e tutti i draghi, ma anche l'amore. Non solo tra esseri umani, ma anche tra draghi, con l'arrivo di una Furia Chiara, di cui Sdentato rimarrà subito attratto (quanto ho riso per i suoi tentativi di conquistarla!). Una storia bellissima, e un finale perfettamente riuscito e giusto, a mio avviso. C'è non solo l'importanza dell'amicizia che non si perde anche se si è costretti a separarsi, ma anche quella di capire che si può essere forti anche da soli, perché ognuno di noi ha le sue doti, la sua forza. Basta solo trovarla.
Io sono innamorata di questo cartone. Ed è uno di quei casi in cui anche i seguiti colpiscono dritti al cuore.
The Mule - Il corriere ★★★★
Questo film mi ha sorpresa positivamente. Dalla trama pensavo di trovarmi di fronte a un film troppo violento per i miei gusti, e invece mi sono trovata anche a ridere in più di un'occasione e a commuovermi. The Mule è un film diretto da Clint Eastwood che è anche il protagonista. Earl Stone lavora come floricultore. Ha la passione per la guida e possiede un pick-up con il quale ha girato in lungo e in largo per la vendita dei suoi fiori. Si ritrova però, ben presto, a essere un uomo solo. Divorziato dalla moglie a causa dell'eccessiva importanza che dava al suo lavoro, dimentica anche il matrimonio della figlia al quale non si presenta. I rapporti si incrinano ancora di più.
Qualche anno dopo, Earl perde la sua attività, ma decide di presentarsi a una festa prematrimoniale di sua nipote. Ed è qui che, dopo aver discusso con l'ex moglie e sua figlia che non vuole vederlo, ed essere stato accusato di essere lì solo perché non sapeva dove andare, conosce un amico del futuro sposo di sua nipote che gli propone un impiego. Inizialmente pensa di essere un semplice corriere. Deve prendere la roba - che non può vedere - da un garage e trasportarla in un luogo da loro indicato. Dovrà tenere con sé sempre un telefono ed attendere poi che la roba sia presa dall'acquirente. Un lavoro apparentemente semplice, che però alla fine si rivela alquanto losco: Earl in realtà è appena diventato un corriere della droga di un cartello messicano. Nonostante questo, complici anche i grandi guadagni, non smetterà... anzi, porterà con sé sempre più carichi e rischierà di mettersi nei guai con la legge. Inoltre si ritroverà di fronte anche alle sue azioni. A quanto tempo ha perduto pensando più al suo lavoro che alla sua famiglia. A quanti errori ha commesso.
È una storia che fa ridere, ma anche commuovere. Che fa riflettere. Davvero un bel film.
The man in the high castle ★★★★½
Abbiamo visto questa serie su Amazon Prime, complice anche il fatto che il mio ragazzo aveva iniziato la lettura dal libro a cui è ispirata: La svastica sul sole di Philip Dick. E non ci siamo staccati! Davvero un bellissima storia, originale e particolare, che mi ha rapita e che mi ha lasciata un po' con il fiato sospeso, soprattutto perché devo attendere un anno per vedere il seguito!
In realtà poi abbiamo scoperto che il libro è molto diverso - lo leggerò e ve ne parlerò - ma comunque ci è piaciuta.
Di cosa parla L'uomo nell'alto castello?
Siamo nell'America degli anni 60. Ma la situazione è del tutto diversa da quello che la storia ci ha insegnato. La seconda guerra mondiale infatti è stata vinta dalla Germania che, insieme al Giappone, è la "padrona" di tutto il mondo. Gli Stati Uniti, in particolare, non esistono più e sono stati divisi tra Germania e Giappone: a ovest troviamo quindi Gli Stati Giapponesi del Pacifico, a est il Grande Reich Nazista. I due territori sono divisi dagli Stati delle Montagne Rocciose, noti più comunemente come Zona Neutrale.
Protagonista è Juliana Crain, una giovane donna che vive a San Francisco nel territorio gestito dai Giapponesi, insieme al suo fidanzato Frank. Un giorno, mentre sta tornando a casa, incontra la sorellastra Trudy che le affida una pellicola intitolata "La cavalletta non si alzerà più", che mostra una realtà diversa, come infatti gli Alleati in realtà abbiano sconfitto i tedeschi e i giapponesi. Trudy scappa ma viene uccisa dalla polizia giapponese, e per Juliana la vita cambia. Vuole infatti scoprire di più, e frugando tra gli effetti personali della sorella, scopre che era diretta nella zona neutrale, ed è lì che decide di andare.
Altro personaggio importante è Joe Blake, un ragazzo che vive a New York e spia nazista che lavora per l'Obergruppenführer John Smith. Joe è incaricato di scoprire chi sia L'uomo nell'alto castello e di recuperare il film che ora ha in possesso Juliana.
I due si incontreranno iniziando uno strano rapporto fatto di attrazione e fiducia, di scontri e unioni.
E poi c'è Tagomi, il ministro del commercio giapponese, che tenta in ogni modo di impedire una guerra nucleare tra i due stati. Perché una volta che Hitler sarà morto, si apre il rischio di un possibile conflitto tra le due potenze che fino ad allora erano alleate. Tagomi si scoprirà poi avere una sorta di potere che lo porterà a viaggiare tra più mondi, tornando in una realtà diversa - che poi è quella nostra, reale - e ben presto incrocerà il suo cammino anche con Juliana. Tagomi è il mio personaggio preferito!
Azione, sentimenti, morte e vita, mondi diversi, misteri da risolvere, fantapolitica e distopia, tanti ingredienti che fanno di questa serie un prodotto davvero interessante. A me è piaciuta tantissimo, e non vedo l'ora di scoprirne di più!
Ovviamente ci sono molti più personaggi, in particolare due spiccano tra gli altri - e sono stati creati apposta per la serie, non esistendo invece nel libro -: l’Ispettore Capo della Kempeitai Kido e l’Obergruppenfuhrer John Smith. Due personaggi che personalmente ho odiato in più di un'occasione, ma che forse sono quelli più convincenti. I più negativi, che però mostrano anche delle fragilità che in fondo li rendono umani, nonostante il terrore.
Attendo con trepidazione la prossima stagione e ve lo consiglio!