{ Cinema e Serie Tv: Bohemian Rhapsody, Il Ritorno di Mary Poppins, La befana vien di notte, Ralph SpaccaInternet, L'Amica Geniale

16 gen 2019

Musica e Film
Riflessioni

Quando vivevo in Ascoli andavo al cinema raramente.
Soprattutto perché il più delle volte - se non sempre - dovevo andarci da sola.
Passava la voglia, a meno che non ci fossero film a cui tenevo particolarmente.
Da quando sono a Torino la situazione è notevolmente cambiata. Complice il mio amore che ama il cinema, ci andiamo spesso - ma quanto costano però i biglietti qui? In Ascoli molto meno! - e quindi, perché non tornare a parlare anche di film?
Non sono una critica cinematografica, non ho le carte giuste per parlarne in maniera dettagliata e tecnica, però mi piace molto condividere i miei pensieri su quel che leggo, o guardo.
E poi voglio scrivere. Sì.
In passato scrivevo così tanto, e ora ho un po' perso la bellezza del lasciar fluire tutte quelle parole che ho nella testa, farle scivolare su una pagina bianca così da riempire il vuoto. Negli ultimi mesi poi trovo anche un po' di difficoltà, che un tempo non c'era.
Mi manca la scrittura. Tantissimo.

A casa, in verità, il mio amore mi ha fatto recuperare tantissimi film che avevo perso. Dai film d'animazione, ai generi più vari. E - diamine! - quanto è bello trascorrere del tempo insieme a osservar scorrere davanti ai tuoi occhi storie ricche di significato, capaci di donarti pensieri, riflessioni ed emozioni?

Ma oggi voglio parlarvi degli ultimi film visti al cinema, o meglio, di 4 film e di una serie tv recuperata tardi, ma che mi ha totalmente rapita.

 

 

 

 

Bohemian Rhapsody ★★★★★

 

imagesNon sono quel che si dice una superfan dei Queen. Qualcosa conoscevo della vita di Freddie Mercury (il suo amore immenso per i gatti, ad esempio, o il motivo della sua morte, e la sua omosessualità) e - ovviamente - delle loro canzoni. Tuttavia non sono sempre lì ad ascoltarle ogni giorno, e non sono perfettamente documentata su vita, morte e miracoli di questa band leggendaria. Eppure, avevo voglia di vedere Bohemian Rhapsody e ho fatto benissimo!
È sicuramente il film più bello che abbia visto negli ultimi mesi.
Non è solo ben fatto, ma riesce anche a far commuovere. Sì, anche io mi sono trovata a trattenere le lacrime, pur non essendo una fan di quelle più grandi.
Freddie è davvero una leggenda. Uno di quegli Artisti con la A maiuscola come non se ne trovano facilmente.
Amo la musica, amo le band. Amo conoscere anche gli aspetti oltre la "facciata" che danno sul palco o in tv. Mi piace molto scoprire di più la storia degli Artisti che seguo, scoprirne la loro umanità al di là del personaggio. E questo film riesce a donarci un'immagine ben precisa di Freddie come persona e non solo come grande, immenso, Artista. E non solo di lui, ma di tutti i componenti dei Queen: Brian May, Roger Taylor e John Deacon.
Vedi come nasce il gruppo, come da una scintilla di creatività, impegno, passione, e tanto, tanto lavoro escano fuori capolavori che riescono a toccare le corde di numerosi cuori in giro per il mondo, e a unire tutti in un unico abbraccio: quello della musica.
Vedi le difficoltà.
Anche i rischi causati dal successo.
Le amicizie sbagliate. Marce.

Vedi l'amore. Quello che va oltre.
Quello di Freddie per la sua Mary, che resterà sempre una fiamma forte, anche quando si renderà conto della sua omosessualità.

Ma vedi anche la solitudine. La profonda solitudine che ti fa commettere errori molto gravi, spingendoti in un baratro che può portarti all'autodistruzione.

Vedi l'amicizia. Profonda.
Vedi quel barlume negli occhi, quella scintilla di vita e passione, di entusiasmo e amore per il proprio lavoro, per la propria passione, la gioia che ne scaturisce quando il pubblico risponde.
C'è Amore vero per la Musica.
La vera Musica.
Quella fatta di attenzioni a ogni piccolo particolare. Di giorni passati a scrivere e comporre musica. Di tentativi e porte chiuse in faccia. Di coraggio, perché non bisogna mai arrendersi nel perseguire i propri sogni. Di tanto, tanto, tantissimo lavoro e impegno, perché non si arriva da nessuna parte senza questo. Sì, ora potrai ottenere un successo rapido, ma se non dimostri veramente di amare quel che fai, puoi cadere con altrettanta facilità e velocità.
C'è tanto. Tanto di più.
E non importa se - come ho letto - ci sono state delle "modifiche" per adattare la vita al film, perché quando le emozioni arrivano dritte dritte e ben forti al cuore degli spettatori, be', il successo è meritato.
Il film è bellissimo. Gli attori davvero, davvero bravi.
E la Musica... be'. Che dire della musica dei Queen?
Credo che sia difficile da descrivere a parole.
Puoi solo viverla.
Uscita dal cinema avevo una gran voglia di tornare indietro nel tempo, per essere anche io sotto un loro palco. Peccato non avere una macchina del tempo.

 


 

 

 

Il Ritorno di Mary Poppins ★★★

 

images (1)Questo film mi ha deluso.
Lo so, non è un bel modo per iniziare a descriverlo, ma... ci tenevo così tanto a vederlo e poi, puff, sono uscita dal cinema con un grande "Peccato".
Jane e Michael - i bambini del primo film - sono ormai adulti e si ritrovano a lottare contro una grave crisi economica in cui rischiano di perdere la loro amata casa. Michael, da poco vedovo, si trova a dover occuparsi anche di tre bambini. Ma non è facile, ed infatti i suoi figli sembrano essere cresciuti troppo in fretta, apparendo già come piccoli adulti, perdendo la leggerezza e la meraviglia tipiche dell'infanzia. È in questo grave contesto che torna una figura molto importante: Mary Poppins, la tata praticamente perfetta sotto ogni punto di vista!
Ad accompagnarli nelle varie avventure, ci sarà Jack, un lampionario che prende così il posto del caro Bert.
Riusciranno con l'aiuto di Mary Poppins a superare le difficoltà?

Il film è ben fatto, il cast è davvero bravo. Del resto ci sono anche grandi nomi (oltre alla protagonista, Emily Blunt, cito Colin Firth e Meryl Streep)! Ma, ma... non sono stata rapita da quella magia di Mary Poppins che mi ha donato il primo film. Non è rimasta impressa nessuna canzone, tanto che una volta fuori dalla sala, ho iniziato a canticchiare le "vecchie". Mi sono ritrovata più volte ad annoiarmi e sperare di avere quella scintilla, quello scatto in più, ma nulla.
Ci sono riferimenti al primo, come è ovvio che sia. Ma non coinvolge, a mio parere, allo stesso modo.
Sul finale un bellissimo cameo mi ha permesso di sorridere e gridare - almeno dentro di me - un grandissimo FINALMENTE!
Ma ci sono rimasta male, purtroppo.
Dono tre stelline perché oggettivamente è un film fatto bene. Emily Blunt è una brava attrice e ha donato comunque la sua versione di Mary Poppins - e non farò paragoni con la mia amata Julie Andrews, perché ognuno porta sullo schermo la sua visione, il suo modo - ma... non so come dirlo bene, non sono riuscita a scorgere la "mia" Mary. La mia tata praticamente perfetta sotto ogni punto di vista.
Peccato.

 


 

 

Ralph SpaccaInternet ★★★★½

 

 

images (2)Bello, bello, bello!
Il mio amore mi aveva fatto recuperare il primo qualche settimana fa, e me ne sono subito innamorata. Avevo un po' paura - come sempre mi accade per i sequel - ma sono uscita dal cinema davvero soddisfatta di quel che ho visto!
Ricreare il mondo virtuale, tutto Internet, dai social network, ai vari siti, è stato geniale. È un cartone, sì, ma anche i film d'animazione fanno davvero riflettere.
Ci mettono davanti quello che ormai siamo. Così fissati con questo mondo virtuale, con la voglia spesso malata di "acchiappare" quanti più like possibili, perché così diventi un valido influencer e puoi far soldi e farti vedere, ma dietro cosa resta? A volte ho la sensazione che internet faccia perdere un po' di vista il bello della realtà, dei rapporti, della meraviglia del mondo. Sembra che se non hai tanti followers, o like, non sei nessuno. Ed è triste. Perché effettivamente ti fanno sentire così. Del resto, se non hai tutti questi grandi numeri, nessuna azienda ti calcola, no? (Basti pensare anche al mondo dei libri, di cui mi piace far parte. A me piacerebbe tanto condividere i miei pensieri sui libri, aiutare in qualche modo a far conoscere certe storie, a trasmettere quanto più possibile il bellissimo virus della lettura, ma non avendo grandi numeri, non sono molto calcolata dalle case editrici - a parte alcune eccezioni, che ringrazio -). Comunque sto andando oltre.
Torniamo al film.
Ralph e la piccola Vanellope ormai sono grandissimi amici. Passano ogni tempo libero insieme, ma ormai Vanellope inizia a essere un po' stanca di fare sempre le stesse cose. Quando il suo gioco rischia di svanire, essendosi rotto un pezzo, i due iniziano un vero e proprio viaggio virtuale nel mondo di Internet, per ritrovare un cambio presso... E-bay!
Tra mille avventure, visualizzazioni, like, siti di ogni genere, incontro con le principesse Disney (quanto le ho adorate!!!), e giochi virtuali molto pericolosi ma ricchi di avvenimenti, la loro amicizia rischia di incrinarsi. Eppure... la bellezza del film sta proprio qui.
Far comprendere che se anche la vita può far allontanare - fisicamente - due persone che si vogliono bene, l'amicizia vera continuerà per sempre. Non bisogna soffocare l'altro, pensare che sia solo per te, ma essere felice delle sue scelte, della sua felicità. E continuare ad esserci sempre.
Perché i km o mondi virtuali potranno anche dividervi, ma quello che vi lega va oltre la distanza.

Bello, bello davvero tanto.

 

 


 

 

La befana vien di notte ★★

 

images (3)Altra delusione. Eh sì.
Vedendo il trailer ho riso tanto.
Amo la Cortellesi. La ritengo tra le attrici italiane più brave. Ma il film mi ha decisamente deluso. È carino sì, ma finisce lì. E soprattutto ho riso solo nelle scene che avevo visto nel trailer, poi non c'è tanto di più.
La storia sa di già sentito.

Anni prima la Befana dimentica - a causa di un piccolo incidente - di riempire la calza e portare un dono a un bambino, che ormai adulto decide di vendicarsi, vedendola come la causa di un'infanzia terribile. La Befana, che durante il giorno appare come una semplice donna che fa l'insegnante in un piccolo borgo di montagna, viene quindi rapita, ma i suoi giovani studenti, scoprendolo, cercano di salvarla. In sostanza la trama è questa. E poteva anche essere una bella idea, peccato che non sia stata realizzata - a mio modesto parere - nel migliore dei modi.

I bambini non mi hanno fatto impazzire dal punto di vista della recitazione (e non mi dite, vi prego, che sono bambini. Ne ho visti molti veramente bravi, e anche alla prima esperienza!), e anche le loro storie sono trite e ritrite. Il bullo. Il bimbo senza padre. Il genio. Il bimbo fissato con il cibo. La bella. Insomma, sempre quello.
Bella l'idea del valore dell'amicizia e dell'unione che fa la forza, per carità, ma non c'è nulla di nuovo.
Mi spiace tanto. Perché la Cortellesi è davvero brava, e le si poteva cucire addosso un personaggio migliore, con una maggior azione, battute più efficaci e divertenti (a parte alcune, insomma...). Lei merita molto di più.
L'idea era anche bella, ma a me non ha lasciato granché.
Un gran peccato.

 

 


 

 

L'amica geniale ★★★★★

 

locandinaUna serie tv che ha fatto molto successo ma che io ho recuperato solo nelle ultime settimane. Ma sono bastati i primi episodi a farmi totalmente coinvolgere dalle vite di Lenù e Lila in un rione di una Napoli degli anni cinquanta.

Un quartiere periferico, povero e malavitoso. Famiglie potenti che sembrano comandare tutto e tutti con arroganza. Famiglie povere che cercano di andare avanti con il loro lavoro, di vivere una vita in qualche modo dignitosa.
E poi ci sono loro, Elena e Raffaella, Lenù e Lila: due bambine molto intelligenti, che sin dall'infanzia sembrano voler allontanarsi dalla vita del rione. Forte è anche la figura della maestra che vede in loro del potenziale e prova in ogni modo a convincere i genitori di entrambe a farle continuare a studiare, perché sa perfettamente che è grazie alla cultura che possono uscire da quella vita.
Cultura e Amicizia.
Due degli elementi forti di questa storia.
In poco tempo tra le due nasce un'amicizia molto forte, quanto complessa. Lila e Lenù si sostengono e influenzano reciprocamente, ma allo stesso tempo si nota in loro una sorta di "invidia" quasi, o meglio di voglia di essere sempre migliori, sempre l'una un passo avanti all'altra. Due anime diverse quanto in un certo senso complementari. Perché anche se a volte possono farsi male, insieme riescono anche a migliorarsi, ad essere un motivo per andare avanti, per elevarsi da una condizione di vita misera.
Da un lato Lila, un piccolo genio capace di leggere e scrivere prima degli altri, di studiare e capire il latino anche da sola, di leggere tantissimi libri, e scrivere. Oh sì, scrivere storie. Con quella costante voglia di poter abbandonare una vita di povertà e soprusi, ma a lei viene impedito di continuare nello studio. Lila la ribelle, che non ha quasi paura di nessuno, e di cui tutti - alla fine - sembrano restarne ammaliati.
Dall'altro Lenù. Più timida e ingenua, con la costante sensazione di essere inferiore, e la voglia continua di impegnarsi per risultare invece migliore. A lei è permesso di continuare con lo studio. Elena studia tanto, e si rende conto di provare una certa libertà non appena si allontana da quel Rione di cui si sente sempre più estranea.

Mi sono sentita tanto coinvolta in questa storia perché mi rivedo per certi aspetti proprio in Lenù. E, in un certo senso, in passato avevo anche io la mia Lila - avevo, appunto. Ormai le nostre strade sono separate.
La vedevo sempre un passo davanti a me: più bella, più brava a scuola, più capace di far colpo sui ragazzi. Ed io ero - e sono ancora - quella timida, introversa, piena di insicurezze e paure. Quella che lottava ogni giorno per andare bene a scuola, ma ci mettevo molto più tempo, più studio.
Io come Lenù che ai primi brufoli mi sentivo e sento brutta.
Io che alle superiori ho dovuto indossare gli occhiali e ho pianto, vedendomi orribile e aumentando le mie insicurezze. Io che mi sentivo sempre dietro, sempre seconda, sempre dopo. Io che ancora lotto contro le mie insicurezze, le mie paure, tra cui quella di non essere mai abbastanza.

Lenù la capisco per molte cose.
Lila l'ammiro per altre.
Bello davvero.

Non so il seguito perché non ho letto i libri, ma spero di farlo al più presto.
Intanto, non vedo l'ora di vedere la seconda stagione. Anche perché questa serie tv è davvero ben fatta, sotto ogni punto di vista, e sono rimasta sorpresa anche dalla bravura di tutto il cast, soprattutto dalle bambine che interpretano Lenù e Lila. Segno che anche se piccole, possono essere veramente brave a recitare.

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