Il tempo scorre veloce, come sabbia che scivola tra le mani. Impossibile da trattenere. Impossibile da conservare, fermare, bloccare. Ed io non ho trovato il modo di tornare prima qui, accumulando post su post, idee varie, e diversi libri che ho letto in questi ultimi mesi e di cui vorrei parlare. Ho attraversato un periodo non facile, e non voglio giustificarmi sempre. Ma tra malesseri fisici, emotivi, foto da sistemare, nipotina meravigliosa a cui donare il mio tempo, non ho avuto proprio la testa di mettermi al pc e aggiornare con costanza questo spazio.
Ma questi, forse, sono giorni di tranquillità dove posso quantomeno sperare di recuperare un po'!
Voglio iniziare con una sorta di nuova rubrica, o meglio, non avendo il tempo materiale di creare diversi post su ogni libro letto, ne creo uno con delle "pillole" di pensieri su diverse letture che mi hanno tenuto compagnia negli ultimi mesi. Poche chiacchiere, pensiamo ai libri!
La bella Cassandra, di Jane Austen
Ho trovato questo piccolo libricino in libreria e scorgendo il nome ne sono rimasta irrimediabilmente attratta. Amo la Austen, e non posso non avere i suoi libri in casa. Mi ha colpito il piccolo formato, la copertina semplice ma graziosa, e ho deciso subito di portarlo a casa con me. Come si può immaginare, può essere letto nel giro di poche ore, e vi ritroverete a sorridere e sorprendervi dei personaggi tratteggiati dalla riconoscibile penna della donna che ha fatto della scrittura la sua vita. Si tratta di una raccolta di brevi racconti e lettere giovanili, scritti per il divertimento della famiglia. Da leggere quindi in un ambiente raccolto e suscitare l'ilarità dei famigliari, grazie al suo stile sempre pieno di sarcasmo e ironia, capace di far emergere anche - come poi andrà a perfezionare nei romanzi più famosi - le incongruenze e assurdità di certi atteggiamenti e priorità della società dell'epoca. La Austen riesce a sorprenderti, soprattutto perché forse alcune cose non te le aspetteresti. Un esempio?
Molte sono state le traversie e le vicissitudini della mia vita passata, mia amatissima Elinor, e la sola consolazione che abbia per la loro amarezza è che, esaminando da vicino la mia condotta, mi sono convinta che le ho davvero meritate. Ho ucciso mio padre quando ero appena una ragazza, dopo ho ucciso mia madre, e ora mi preparo a uccidere mia sorella. Ho cambiato religione così di frequente che non riesco più a capire quale sia la mia. Sono stata testimone spergiura in tutti i pubblici processi nei passati dodici anni e ho falsificato il mio stesso testamento. Insomma, sono pochi i crimini che non abbia commesso.
Carina, vero? Vi invito a leggerlo, per scoprire una Austen più giovane, ma già con quei tratti che ritroveremo - ancor meglio - nei suoi romanzi!
Garzanti 4,90 euro 87 pagine Voto: ♥♥♥♥Casa di Bambola, H. Ibsen
Questo è uno di quei libri che ho sempre voluto leggere. Una piéce teatrale che mi ha molto colpita e fatto riflettere. Casa di bambola è una critica di Ibsen dei ruoli di uomo e di donna nel matrimonio durante l'epoca vittoriana. Nei confronti di una società che vede nel denaro e nell'apparenza il motore dell'esistenza. In cui non si dà spazio a quello che è l'amore che dovrebbe far girare il mondo ed essere il fulcro del matrimonio stesso. La protagonista, Nora, è vista e rappresentata - soprattutto inizialmente - come una mera bambola che passa di proprietà dal padre al marito. Quest'ultimo la tratta come una bambina, un'allodola, un uccello da tener segregato nella sua gabbia d'oro. Una moglie rispettabile, una madre per i loro figli, e nulla di più. Ed è così che appare soprattutto nelle prime pagine: come una fanciulla capricciosa e insensibile. Una bambola, una bambina da accudire, perché incapace di badare a se stessa, da proteggere e da gestire come se fosse anziché una donna, una mera proprietà del marito. Ma Nora nasconde un segreto, un comportamento teso ad aiutare il marito, ma che potrebbe incrinare l'immagine della loro famiglia nella società. Nora vive nell'ansia, Nora cerca però anche un piccolo spazio di autonomia, e pian piano capisce che vorrebbe essere considerata una donna, una persona, e non un semplice giocattolo, un oggetto. Fino a quando aprirà gli occhi, di fronte alla vera essenza del marito. Ed è a quel punto che comprenderà che, pur non sapendo nulla del mondo fuori, dovrà spiccare il volo e allontanarsi da quella gabbia priva di amore, da un matrimonio fatto solo per dovere, e in cui l'apparenza conta molto di più dell'essenza. Insomma un libro molto bello che si legge in poco tempo e che lascia adito a riflessioni importanti, pur essendo stato scritto in un'epoca lontana (ma non poi così tanto, vista la difficile situazione delle donne ancora oggi!).
Rusconi Libri 62 Pagine 5,90 Euro Voto: ♥♥♥♥Devo essere sola per capire me stessa; per conoscermi e conoscere chi mi sta attorno.
Seta, Alessandro Baricco Di questo autore, poco tempo fa, avevo letto un altro libro: Novecento. Una lettura molto emozionante, un romanzo breve che mi è molto piaciuto, complice anche - forse - il fatto di aver adorato il film. Ero curiosa, quindi, di leggere altro, in modo particolare proprio Seta che più di una volta aveva attratto la mia attenzione nei miei continui giri in libreria. L'ho "rubato" al mio ragazzo e ho iniziato a leggerlo, ammaliata anche dal fatto che fosse citato il Giappone, una terra lontana che però mi affascina proprio tanto. Però, però... non lo so. Non mi ha donato molto, lo ammetto. Forse sono io a non averlo ben compreso, o forse in questo caso lo stile dell'autore non mi ha colpito più di tanto. Con quelle continue ripetizioni che sì, possono rimandare alle fiabe, ma che alla lunga mi facevano un po' storcere il naso. Seta è la storia di Hervé Joncour un mercante di bachi da seta che ogni anno compie un viaggio fino al Giappone per poi tornare indietro dalla sua amata moglie. Ma, durante il primo di questi viaggi, resta ammaliato dagli occhi di una giovane ragazza, che non sembra essere del luogo, bensì dai tratti occidentali. Quella che traspare da queste pagine è quindi una passione silenziosa, leggera come la seta. Di un amore che gioca su poche parole scritte "Tornate, o morirò" e su scambi di sguardi che possono dire tutto. Ma anche su un amore ben più grande, quello di una donna che ama così tanto il suo uomo, da voler quasi indossare i panni dell'altra... per comprendere e per aiutarlo a tornare indietro, ad aprire anche gli occhi, di fronte a una nostalgia di un qualcosa che non potrà mai avere. Perché avrebbe desiderato, più di ogni altra cosa, essere quella donna. Ma forse è anche la storia di un uomo che assiste alla sua vita, la vede scorrere, anziché viverla realmente. Un uomo che per molti anni non racconta nulla. Ma che alla fine capirà l'importanza della condivisione, del trasmettere e far scoprire la Meraviglia del mondo. Amore, viaggio, crescita dell'uomo, malinconia. Ora, non so se l'ho ben compreso. Ripeto. E non penso sia un brutto libro, ma purtroppo a me ha lasciato ben poco dal punto di vista delle emozioni.
Feltrinelli 108 pagine 7 euro Voto: ♥♥♥- È uno strano dolore. Piano. - Morire di nostalgia per qualcosa che non vivrai mai.
La lunga vita di Marianna Ucrìa, di Dacia Maraini
Avevo promesso a me stessa che avrei letto altro di quest'autrice, e così ho fatto. In una bancarella dell'usato ho trovato questo titolo e ho deciso di leggerlo, diverso tempo fa. Amo lo stile della Maraini e la sua capacità di trattare argomenti forti. Amo anche questa volontà di tratteggiare figure femminili che affrontano sì abusi, e che hanno anche problemi, ma che trovano ugualmente la forza di andare avanti. E poi l'originalità sta anche nella protagonista e nel suo "difetto". Descrivere tutto dal punto di vista di una donna sordomuta non è facile, eppure ci è riuscita perfettamente. È la storia di una famiglia della Sicilia del Settecento, scandita tra matrimoni, feste, balli, ma anche impiccagioni e immagini non così piacevoli. Marianna, come molte delle bambine dell'epoca, è destinata a contrarre matrimonio con un uomo scelto dai suoi genitori. A 12 anni viene così data in sposa a suo zio, molto più vecchio. Ma lei non è come tutte le altre. È sordomuta a causa di un misterioso trauma e l'unico modo che ha per comunicare è attraverso la parola scritta. Marianna osserva il mondo e le persone che la circondano, immagina, vive la sua vita con le gioie e i dolori. Noi lettori vediamo la sua vita e il suo mondo attraverso i suoi occhi. Crescerà con il suo amore per i figli, verso i quali si prodigherà sempre, e scoprendo troppo tardi alcune cose che da piccola ha subito. La storia di una donna dell'epoca che troverà la forza di amare ancora, soprattutto se stessa. Una donna che è figlia, moglie, madre e amante. Una donna con l'amore per i libri e la cultura, nei quali si rifugia il più possibile. E forse, anche se non ho ancora avuto modo di vederla con i miei occhi, c'è davvero tanto amore anche per una terra: la Sicilia.
I Grandi Romanzi Italiani - Corriere della Sera 286 pagine - la mia versione l'ho comprata al mercatino dell'usato, per cui non metto il prezzo - Voto: ♥♥♥ 1/2Queste letture che si protraggono fino a notte fonda sono prostranti ma anche dense di piaceri. Marianna non riesce mai a decidersi ad andare a letto. E se non fosse per la sete che quasi sempre la strappa alla lettura continuerebbe fino a giorno. Uscire da un libro è come uscire dal meglio di sé. Passare dagli archi soffici e ariosi della mente alle goffaggini di un corpo accattone sempre in cerca di qualcosa è comunque una resa. Lasciare persone note e care per ritrovare una se stessa che non ama, chiusa in una contabilità ridicola di giornate che si sommano a giornate come fossero indistinguibili.
Come un romanzo, di Daniel Pennac Di quest'opera avevo letto solo I Diritti Imprescrittibili del Lettore, che ora riporto:
- Il diritto di non leggere
- Il diritto di saltare pagine
- Il diritto di non finire il libro
- Il diritto di rileggere
- Il diritto di leggere qualsiasi cosa
- Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
- Il diritto di leggere ovunque
- Il diritto di spizzicare
- Il diritto di leggere a voce alta
- Il diritto di tacere
Un saggio, pensieri illuminanti sulla lettura e l'amore per i libri. In questo libro Pennac ci mostra esempi di come molto spesso nella nostra società la lettura venga imposta, anziché fatta amare. Descrive così quei comportamenti che si hanno da bambini, da adolescenti e poi da adulti, atteggiamenti spesso sbagliati da parte di genitori e insegnanti, che anziché stimolare il piacere che dovrebbe provenire dalla lettura, spesso la impongono, portando a risultati disastrosi. Perché il verbo leggere non sopporta l'imperativo e per far amare i libri, non bisogna mai dire LEGGI! Bensì invogliare, spingere alla curiosità, al desiderio di apprendere. Sono della medesima idea. Quando nelle scuole si fanno leggere dei libri per forza, spesso lo studente la vede come una cosa forzata e sicuramente, il più delle volte, subentrerà la noia e non quel piacere squisito di entrare nella storia di quelle pagine bianche, innamorandosi delle parole, dei personaggi, vivendo avventure che ti permettono di accedere ad altri mondi, acquisendo nuove informazioni, nuove esperienze. E poi, nella seconda parte, analizza punto per punto i "diritti del lettore" sopracitati. Diritti che noi tutti dovremmo un po' ricordare. Perché nessuno ha il potere di imporre qualcosa. Ognuno di noi deve avvicinarsi alla lettura a suo modo, e se proprio vogliamo contagiare il resto del mondo, bisognerebbe trovare un modo per incuriosire senza imporre, almeno per me. Magari anche condividendo la propria esperienza, il proprio sapere. Perché stuzzicare la curiosità, forse, è il modo migliore per spingere qualcuno a superare quello scoglio e vedere nel libro qualcosa di bello, e non noioso. Un libro interessante, che ogni tanto andrebbe riletto, e di cui vi riporto un po' di frasi:
Una lettura ben fatta salva da tutto, compreso da se stessi.
Quando una persona cara ci dà un libro da leggere, la prima cosa che facciamo è cercarla fra le righe, cercare i suoi gusti, i motivi che l'hanno spinta a piazzarci quel libro in mano, i segni di una fraternità.
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere. La lettura non ha niente a che fare con l'organizzazione del tempo sociale. La lettura è, come l'amore, un modo di essere.
Feltrinelli 139 pagine 7 euro Voto: ♥♥♥ 1/2... tornata a casa rileggevo tutto ad alta voce" "Perché?" "Per la meraviglia. Le parole pronunciate si mettevano a esistere al di fuori di me, vivevano veramente. E poi mi sembrava che fosse un atto d'amore, che fosse l'amore stesso."