- E che mi dici del mio coraggio? - intervenne il Leone. - Sono certo che ne hai da vendere, - replicò Oz. - Ti serve solo un po' di fiducia in te stesso. Non esiste creatura vivente che non abbia paura di fronte al pericolo; il vero coraggio sta proprio nell'affrontarlo pur essendone spaventato, e di questo genere di coraggio ne hai in abbondanza.
Penso che l'essenza di questo libro stia tutta qui. Nelle parole che il Mago di Oz riserva a ogni membro della "compagnia" di Dorothy, in modo particolare al Leone: bisogna avere fiducia in se stessi, credere nelle proprie capacità, perché sono solo la paura e la sfiducia a farci credere di non avere cuore, cervello, e coraggio. Siamo spesso alla ricerca di qualcosa che ci manca, di quello che potrebbe renderci più felici di quanto siamo, ma che in realtà non ci accorgiamo di avere già. Proprio vicino a noi, dentro di noi.
Non mi va di analizzare questo libro andando a cercare i possibili riferimenti politici che potrebbe avere. Se volete scoprire qualcosa di più, capire cosa l'autore volesse inserire tra quelle righe, avete il web a disposizione e persone con molta più conoscenza di me a riguardo. Voglio prenderlo come una semplice fiaba, come un racconto per bambini, ma che allo stesso tempo può essere importante anche per gli adulti.
È uno di quei libri che volevo leggere da sempre. Stava lì, nella libreria del mio ragazzo, e non ho resistito. Volevo andare in quel mondo al di là dell'arcobaleno, volevo seguire la piccola Dorothy e i suoi amici lungo il percorso - spesso non facile - che li avrebbe portati dal grande e potente - quanto ciarlatano - Mago di Oz per ottenere quelle quattro cose che potessero renderli veramente felici. Un cervello per lo Spaventapasseri. Un cuore per il Taglialegna di Latta. Il coraggio per il Leone Codardo. E il ritorno a casa, nel Kansas per Dorothy.
Non c'è nessun posto come la propria casa.
Del film ricordo, purtroppo, molto poco. Quindi non mi posso permettere di fare paragoni o confronti. Anche se conto di rivederlo presto, così da comprenderli. Ma il libro mi è piaciuto moltissimo. Prendiamola come una fiaba, con ripetizioni continue da parte dei personaggi che sembrano ricreare come una sorta di filastrocche per bambini. E potremmo vedere il Kansas come l'immagine della realtà, un mondo tutto grigio, e il mondo di Oz acquista la dimensione della fiaba, di qualcosa irreale, quasi simile a un sogno. Evanescente, pieno di colori, pieno di pericoli da affrontare e popoli diversi. Un mondo dove la magia può essere buona o cattiva, in cui ci sono quattro streghe, due buone e due malvagie e un famoso Mago di cui però nessuno conosce il volto. Ma che ben presto si rivelerà solo un impostare agli occhi dei nostri protagonisti.
- Allora, non puoi darmi un cervello? - chiese lo Spaventapasseri. - Non ne hai bisogno. Stai imparando qualcosa ogni giorno. Un bambino ha il cervello, eppure non sa molto. Solo l'esperienza porta alla conoscenza, e quanto più a lungo vivrai, tanto maggiore sarà l'esperienza che accumulerai.
La storia è nota. La piccola Dorothy vive in Kansas con i suoi zii e un buffo cagnolino Totò. In questa landa grigia e spoglia sono frequenti i cicloni. Forti e imprevedibili, capaci di spazzar via ogni cosa. In una di queste occasioni, Dorothy, nel tentativo di afferrare il piccolo cagnolino, non fa in tempo a nascondersi e viene catapultata con tutta la casa in un mondo strano e sconosciuto ai suoi occhi. Un mondo troppo lontano e differente dal suo. Al suo "atterraggio" la sua abitazione colpisce subito una delle streghe cattive, e Dorothy viene subito vista come una sorta di salvatrice dai Ghiottoni (uno dei popoli presenti). La buona Strega del Nord la invita a prendere le scarpine d'argento della strega cattiva e di proseguire il suo viaggio verso il centro di quel mondo. Andare dal Mago di Oz è l'unica soluzione per tornare indietro, a casa. Durante questo viaggio incontra tre personaggi insoliti e particolari che si uniranno presto a lei: lo Spaventapasseri, il Taglialegna di Latta e il Leone Codardo. Insieme affronteranno tutti i pericoli, instaurando un bellissimo rapporto di amicizia. Davanti ad Oz, però, capiscono che l'unico modo per ottenere le loro richieste, sta nell'uccidere la perfida Strega dell'Ovest. Solo a quel punto, il Mago sarà pronto ad aiutarli. Ma qual è il suo vero potere? Riusciranno i nostri amici a far fuori la perfida strega? In realtà sappiamo già la risposta. E trattandosi di una sorta di fiaba non può andare diversamente, ma la bellezza sta nel messaggio che a mio avviso traspare da questo racconto e con il quale ho esordito: la fiducia in se stessi, e il potere dell'amicizia.
- Io voglio un cuore - ribadì il Taglialegna di Latta, - perché il cervello non basta a farti felice, e la felicità è la cosa più bella che esista al mondo.
Quelle che cercano tutti in realtà sono doti che ognuno ha dentro di sé, bisogna solo crederci, non disperare e non dobbiamo riceverle da nessuno. Perché leggendo le loro avventure si comprende ben presto che lo Spaventapasseri che desidera un cervello è in realtà colui che ha le idee più geniali. Il Taglialegna di Latta privo di cuore ha un animo sensibile e amabile. E il povero Leone Codardo, in verità, nei momenti di pericolo sa di avere paura ma l'affronta, proprio con tutto quel coraggio che non pensa di avere. Solo quando avranno fiducia in se stessi, riusciranno anche a trovare un ruolo importante nelle loro vite.
Io mi sento molto simile al Leone. Lo ammetto. Sono pervasa da mille paure, spesso irrazionali. E sono aumentati anche gli attacchi di panico. Eppure, dopo un'iniziale disperazione, cerco di affrontare tutto con quel coraggio che non penso di avere. E poi sono una persona che lotta da una vita con questa mancanza di fiducia in me stessa e nelle mie capacità, che spesso mi paralizza e mi spinge a bloccarmi, impedendomi di vivere bene e di raggiungere la felicità e il posto che merito. Forse è anche per questo che ho tanto apprezzato questo libro. Quando mi riconosco almeno in parte in quello che leggo, amo ancora di più la lettura.
- Questo è il mio più grande dolore e rende la mia vita molto infelice. Eppure, di fronte a un pericolo, il mio cuore comincia a battere all'impazzata.
E voi? Siete più simili allo Spaventapasseri, al Leone o al Taglialegna di Latta?
Ah, mi piace moltissimo questa versione dell'Einaudi. All'interno troverete anche delle bellissime illustrazioni di William Wallace Denslow che arricchiscono un libro già delizioso e che consiglio!Il Mago di Oz, di L. Frank Baum Einaudi (ET Classici) 222 Pagine 10 euro Voto: ♥♥♥♥