«Sono promessa, John, non possiamo più vederci. Mi sposo tra sei mesi con un altro»; «Allora perché sei qui?»; «Perché ero troppo curiosa di sapere come finisce la storia». «Quando Beren morì, Lúthien cantò per notti innumerevoli il suo dolore, con un canto talmente triste e sublime da commuovere persino Manwë, il signore della morte. Il quale concesse a Lúthien due vie per smettere di soffrire: rimanere un'elfa, dimenticando per sempre Beren e quanto sofferto finora, in un oblio di pace; oppure scegliere una vita con Beren, ma una vita mortale, senza certezza né di gioia né di dolore. La principessa degli Elfi scelse la seconda possibilità, e visse con il suo amore molti anni felici, sino a che entrambi morirono, l'uno al fianco dell'altra. Come si erano promessi tanto tempo prima, nel bosco, la prima volta che si videro». Nel cimitero di Wolvercote, poco fuori Oxford, timidamente si mostra la lapide sobria e raffinatamente ornata di fiori di una donna chiamata Edith Bratt Tolkien Lúthien, morta nel 1971; e, a fianco ad essa, una seconda lapide, di un uomo deceduto appena diciannove mesi più tardi, chiamato John Ronald Reuel Tolkien Beren - professore, scrittore, geniale cantore, inventore di mondi.
Questo è solo uno dei tanti estratti che potrei mostrarvi per comprendere la bellezza di questo libro. Un libro che sapevo di amare già prima di averlo tra le mie mani e che poi non riuscivo a lasciare andare, una volta concluso.
Ho avuto l'occasione, nonché la fortuna e il piacere di assistere a diverse lezioni-spettacolo di Cesare Catà, e sapevo bene il suo modo di narrare le storie dei grandi scrittori. Il suo appare come il racconto degli antichi cantastorie, dei bardi, che non si limitano a darti la lezioncina noiosa sulle vite e le opere dei più grandi autori della letteratura italiana e straniera, ma anzi, infarcendo il tutto con battute, riesce ad alleggerire anche il tema o l'autore più difficile. Catà mischia insieme vita e opere degli scrittori e ne narra anche quegli aspetti più intimi, inserendo l'amore che sembra muovere il mondo. Più di una volta, durante le sue lezioni-spettacolo - che sono dei veri e propri attimi di teatro, grazie all'aiuto di attrici e attori che riescono a rendere più spettacolare il tutto (ricordo la lezione su Tolkien, e l'attrice che riusciva a fare i vari personaggi in maniera sorprendente! Soprattutto Gollum!) - mi sono ritrovata a sorridere, ridere, riflettere e perché no anche emozionarmi. Ed è questo che deve fare chi vuole spiegare al suo pubblico la letteratura: coinvolgerlo, farlo sentire partecipe di una storia che possiamo vivere anche noi, aprire un mondo sulle vite di questi personaggi, di questi grandi scrittori, con tutti i loro aspetti positivi e negativi, e con i loro scritti che ancora oggi ci emozionano e fanno riflettere.
Seguivo i suoi lavori online, sull'Huffington Post, e quando ho scoperto di questa pubblicazione, non vedevo l'ora di averlo tra le mani. Efemeridi è davvero un piccolo gioiello, sia per i contenuti che per la forma. Tanti complimenti anche alla casa editrice Aguaplano per la realizzazione del libro!
Arrivando ai contenuti, di cosa parla? Che cosa potete trovare tra queste pagine?
Le vite, o almeno alcuni frammenti importanti delle vite e dei pensieri dei più grandi scrittori, con i loro amori e le loro ossessioni. Si tratta di 27 racconti che vanno a scrutare e indagare con delicatezza e rispetto nella vita e nel cuore di questi scrittori, in un istante, in un periodo delle loro esistenze. Ed è così che questi scrittori - realmente esistiti - diventano personaggi stessi dei racconti, delle loro storie, delle loro vite, narrate da Catà con tutto l'amore che nutre per loro. E che si sente, e che è tangibile. Ore, istanti, incontri, scelte che possono riassumere una vita intera, in poche pagine, dense di tutto.
Keats, Kafka, Sexton, Pessoa, Tolkien, Austen, Hesse, Leopardi, Lewis, Wallace, Antoine de Saint-Exupéry, Mishima, Yeats, Celan, Rossetti, Rimbaud, Woolf, Kierkegaard, Thomas, Jung, Hemingway, Plath, Hölderlin, Pasolini, Alcott, Kerouac, Borges. Questi i nomi degli autori. A voi scoprire meglio le loro vite, quegli istanti che hanno spesso deciso la loro sorte. I loro amori, le loro scelte, le loro ossessioni.
Cesare Catà narra.
Racconta dell'amore pieno di luce e bellezza, ma impossibile da vivere tra Keats e la sua Fanny, o quello incantevole che mi ha toccato profondamente il cuore tra Tolkien e la sua Edith, la sua Lùthien, la sua fonte di ispirazione per la storia d'amore più bella. Ammetto che le storie che mi hanno toccata più profondamente sono, appunto, quelle degli autori che più amo, ma la bellezza dello stile narrativo di Catà, sta nel suscitare curiosità anche per altri autori che non conosci o di cui, purtroppo, sai ancora molto poco. Con Tolkien mi sono commossa. Moltissimo. Forse perché amo davvero tanto la storia di Beren e della sua Lùthien, forse perché mi fa impazzire la scelta di inserire i nomi di questi personaggi anche sulle loro lapidi. Un amore unico che va anche al di là della morte.
Racconta della mia adorata Jane Austen che, dopo aver pensato di amare ed essere ricambiata, capisce che la sua vita in verità sarà dedicata completamente alla sua penna, alla sua scrittura, pronta a regalare al mondo romanzi indimenticabili con i loro lieto fine, che nella sua vita non ha avuto.
Catà racconta ancora e ancora, ad esempio di quando Antoine de Saint-Exupéry era ancora un Piccolo Principe, quella sua ricerca di quel bambino che sempre svanisce, e che Consuelo riesce a scorgere oltre l'uomo. Consuelo, la sua rosa.
O ancora Virginia Woolf narrata attraverso lo sguardo di Vita Sackville-West. L'amore tra le due, l'amore di Vita per quella rosa muscosa, la più bella tra le sue rose ma la più fragile...
Poi lei. Un altro fiore altrettanto fragile. Scomparsa troppo presto. Sylvia Plath. Una delle autrici che più mi ha stravolta e coinvolta nella sua vita. Una di quelle che posso comprendere moltissimo, per molti pensieri. E anche qui, per me, è uno dei racconti più belli. Forse perché ci sono "affezionata". Sylvia e i suoi ultimi istanti. Sylvia e la sua solitudine. Sylvia e il suo non riuscire a emergere come artista. Sylvia e quella scelta terribile...
Vorrei davvero potervi donare tanti di quei brani, ma non sarebbe giusto. Perché la vera bellezza è prendere questo libro tra le vostre mani, sfiorarlo, aprire quelle pagine e lasciarvi andare. Saprà emozionarvi, coinvolgervi. E forse vi spingerà anche a voler conoscere molto meglio questi grandi scrittori, capaci di emozionare con la loro penna, ma anche scossi da vite e scelte non facili. Ore, giorni, istanti che sono stati importanti per la vita di questi scrittori.
Vorrei essere capace di usare meglio le parole per esprimere quello che questo libro mi ha donato. Vorrei riuscire a farvi comprendere totalmente la sua bellezza. Ma forse il consiglio più grande è quello di leggerlo. Perché sono sicura che non ne rimarrete delusi. Catà, per me, non può deludere.
Efemeridi. Storie, amori e ossessioni di 27 grandi scrittori, di Cesare Catà CE: Aguaplano (Collana Glitch) Pagine: 160 Prezzo: 16 euro Voto: ♥♥♥♥♥