Quotes! & Riflessioni

30 mar 2018

Riflessioni

 

Ho deciso di aprire due piccole rubriche in questo blog. Ne avevo tante - troppe! - nel precedente, e in fondo ne avverto una mancanza. Non voglio però stabilire un giorno preciso in cui inserirle. Ma essere libera. Assolutamente libera da vincoli, anche perché non so mai quando ho il tempo giusto e l'ispirazione necessaria per portarle avanti. Quando ho aperto questo spazio mi sono data una sola regola: non avere per forza dei vincoli che possano farmi impazzire. Lasciarmi andare dall'ispirazione, pur basandomi sui temi che ho scelto di trattare: i miei piccoli sogni nella grande valigia che è la vita.

La prima in verità è una semplice condivisione di Quotes, di citazioni provenienti da libri, film, musica o aforismi che più mi colpiscono o che voglio semplicemente condividere e magari parlarne anche un po', attraverso i miei momenti di riflessione.

 

Ieri non stavo bene. Ho avuto uno dei miei soliti crolli emotivi assurdi. Ansia, porte chiuse, incapacità di reagire, senso di inutilità, tanti elementi mi portano spesso ad abbattermi, ad avere quella sensazione simile alla depressione, anche se è un termine forse troppo grande. Comunque in certi momenti non è per nulla facile. Soprattutto quando ti senti così maledettamente sola e tutte le persone che potrebbero aiutarti anche con un semplice abbraccio sono lontane km da me...

Io so perfettamente che in quei momenti ho bisogno di qualcuno che mi comprenda. E spesso trovo rifugio nelle parole, nella musica, in quelle "cose belle" che profumano di felicità. Spesso trovo conforto nella musica dei miei artisti preferiti, per rilassarmi, o trovare risposte. Altre volte cerco le parole nei libri.

Ce ne è uno in particolare che mi ha fatta stare maledettamente male ma allo stesso tempo ho adorato: i Diari di Sylvia Plath.

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Di questo libro non sono mai riuscita a parlarne approfonditamente e forse mai lo farò. Anche se lo consiglio. Da leggere con attenzione però, cercando di comprendere che si entra nell'anima di una persona con le sue fragilità e sensibilità. Perché mi ha "fatto male"? Perché nelle parole di Sylvia, in moltissime delle sue frasi, ho sentito la mia voce. Le mie paure, i miei blocchi, il desiderio di vivere una vita diversa, di non restare all'ombra degli altri, ma l'incapacità di emergere davvero. Ho rivisto le stesse o simili difficoltà dovute a una società o famiglia che comunque aspira a tanto, contro le mie paure e i miei veri desideri. La confusione, quei continui sbalzi di umore, quella voglia di essere felice ed amare e sentirsi veramente amata. Quella paura di diventare pazza nell'analizzare troppo me stessa. Quel sentirmi spesso perduta. Incapace di uscire da quella Campana di vetro che appare come un solido rifugio ma che, in realtà, pian piano ti soffoca.

  Faded Fall      

Non so se succede anche a voi. Ma quando vivo momenti non belli, io vado ad ascoltare canzoni tristi o a ritrovare quelle frasi o brani che in quel momento possono apparentemente farmi stare peggio e piangere, ma in verità, alla fine, rappresentano anche una cura al mio io interiore.

Rileggere le parole di Sylvia mi ha aiutato. Tanto che oggi mi sono sentita già un po' meglio, e ho raccolto le forze, e voglio riuscire a combattere contro quegli spettri che mi fanno crollare. Voglio tornare a farmi del bene, a trattarmi bene, e cercare, un passo dopo l'altro, di costruire questo presente così fragile, questa vita così incerta.

Voglio crederci. E voglio essere capace di amare. Vorrei essere amata, anche se in fondo so già di esserlo. Devo solo imparare a crederci veramente.

Grazie, Sylvia. Anima fragile, ma meravigliosa.

 
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