Piccole Fiabe per Grandi Guerrieri di Matteo Losa - Recensione

31 gen 2018

Libri

     

Quando vedete questo libro giallo negli scaffali di una libreria, vi invito a non passare oltre. Prendetelo tra le vostre mani, sfogliatelo, guardate le illustrazioni e, se avete tempo, leggete la prefazione. Poi portatelo a casa, e lasciatevi rapire il cuore da quelle fiabe che nascondono molto di più. Messaggi profondi, intrisi di speranza, una sorta di aiuto contro il male. Un male molto radicato nella nostra epoca: il cancro.

 

Matteo Losa sa bene cosa sia questa malattia, perché combatte contro questo "lupo cattivo" da ben 11 anni. Operazioni, dolore, difficoltà che molti di noi - io in primis - non possiamo comprendere a fondo, ma solo provare a immaginare. Sin dalla prefazione comprendiamo bene il messaggio che vuole far passare. Perché ha scelto proprio le fiabe come forma letteraria per parlare di una tale malattia? Perché le fiabe non si fermano a raccontare l'esistenza di un drago, ma insegnano ai bambini - e agli adulti - che quel mostro può essere sconfitto. O, perlomeno, donano una speranza.  Una parola così importante per tutti noi, ma in particolare per chi cerca di sopravvivere a un male che cerca di abbatterli, di fermare la vita, la propria esistenza, i propri sogni...

   

Perché ciò che fa davvero la differenza nella vita è sognare un lieto fine che dia significato alle sofferenze e coltivare la speranza di raggiungerlo.

 

Matteo Losa aveva due sogni. Diventare un calciatore professionista, o uno scrittore. Il cancro ha fatto sfumare il primo, ma lui non si è perso d'animo e ha donato anima e cuore per realizzare il secondo. Grazie a una campagna di crowdfunding per il suo libro (Lo scoglio di Petra),  #FiabeControilCancro ha raccolto circa ventimila euro tra donazioni libere, preacquisto del libro o di una foto in fine art della sua mostra di fotografia illustrata. Si è fatto conoscere, fino a essere pubblicato dalla Mondadori, arricchendolo così di nuove illustrazioni di Javier Perez e altri otto racconti.

Piccole Fiabe per Grandi Guerrieri è quindi un libro di fiabe sul cancro, dove però non si cita esplicitamente la malattia. In fondo, della sua esistenza si sa. È una raccolta che parte dalle emozioni di base. Matteo ne cita 7: sorpresa, paura, disprezzo, rabbia, disgusto, gioia, tristezza.  Lo scopo? Non definire la malattia, ma insegnare un modo per vivere al meglio l'esperienza della malattia stessa, lavorando sui vizi e le virtù che possono aiutare a conoscerla, comprenderla e affrontarla. È una raccolta di fiabe che vuole aiutare non solo i bambini e i ragazzi che affrontano un male simile, ma anche le persone che stanno loro vicine, madri, padri, fidanzate, amici... che spesso non sanno comprendere bene e capire fino in fondo quello che si prova.  Una sorta di sostegno per chi si è ritrovato in questa foresta nera dalla quale vorrebbe trovare il coraggio per uscirne.

Nove fiabe che affrontano un percorso. Di conoscenza, comprensione, accettazione ma anche speranza. Speranza di raggiungere quel lieto fine dopo tanta lotta, tanta sofferenza. Messaggi che colpiscono nel profondo, e che possono essere rivolti anche un po' a tutti.

Una lettura che emoziona e fa pensare. Fiabe di una bellezza e sensibilità assolute. Ad ogni fiaba, poi, Matteo associa una o più emozioni. 1 IL GIGANTE BITORZOLUTO Lungimiranza/Testardaggine Sorpresa 2 IL CRICETO PETTIROSSO Coraggio/Pregiudizio Paura 3 NANNI E DILETTA Pazienza/Fretta Rabbia 4 IL GIOVINCELLO CON LA GOBBA Dignità/Vergogna Disgusto 5 IL CONTADINO SAGGIO Consapevolezza Disprezzo 6 IL PELLEGRINO PIAGNUCOLONE Ignoranza Disprezzo 7 LO SCOGLIO DI PETRA Perseveranza Gioia 8 MESSER PIGRONE Indolenza Gioia 9 ROSASPINA “Socialità”, Condivisione/Solitudine Tristezza Sono tutti racconti che donano un messaggio molto forte. Ma si sa, ognuno di noi resta più colpito da una o più di una. Le mie preferite sono state: Il Criceto Pettirosso, Il Giovincello con la Gobba e Lo scoglio di Petra. Tre storie diverse che però mi hanno particolarmente emozionata. Il Criceto pettirosso che insegna a non perdere mai la speranza, a non lasciarsi mai scoraggiare. Perché anche dopo anni di sofferenza, di dolore, forse può arrivare il proprio lieto fine. Avere quella speranza di poter "durare" di più di quegli anni di "scadenza" che vengono dati...

Il Giovincello con la Gobba mi ha in un certo senso commossa. Due mondi separati da un ponte. Due villaggi opposti. Il Villaggio della Luna Affatticata e quello della Luna Accomodata. Mondi differenti. Diversità, problemi, vergogna. Ma non ci si dovrebbe mai vergognare di se stessi e delle proprie diversità o problemi... l'Amore aiuta e va oltre.

E infine, lo scoglio di Petra. Qui ho davvero sentito il messaggio del libro, un pochino più che negli altri. Uno scoglio di pietra che viene pian piano eroso dal tempo e dalla violenza dell'acqua di un fiume. Il suo dolore continuo, la sua voglia di finire in mare, perché lì non c'è più sofferenza. Ma poi arriva l'amore... quello di una ragazza ormai sola. La sua forza. Il suo coraggio. Anche qui passa il messaggio del non arrendersi mai, nonostante tutto il dolore provato e quella voglia di placarlo per sempre. Perché combattendo con forza e coraggio e con l'amore delle persone care, puoi trovare una luce alla fine di quella foresta nera. Un messaggio di forte speranza. Ma vi invito, ovviamente, a conoscerli tutti.

È un progetto che, a mio avviso, non si dovrebbe ignorare... anzi, dovrebbe avere un maggior risalto. Insomma, se vi va, se vi ho incuriosito in qualche modo, prendete e portate quel libro giallo nelle vostre case.

Giallo. Come dice anche un altro artista che seguo,  è il colore della luce, della vita e il primo che abbiamo visto quando siamo venuti al mondo anche se non ce ne ricordiamo (cit). E forse potrebbe essere anche quella luce che cerca di donare un po' di speranza a chi lotta per poter vivere.  
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Piccole Fiabe per Grandi Guerrieri,di Matteo Losa Editore: Mondadori Pagine: 136 Prezzo: 18 euro

  Voto: ♥♥♥♥♥ Maggiori info su: http://www.fairitales.it/
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