«Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro?» {Il buio oltre la siepe • Harper Lee}
Mentirei se dicessi che ho sempre amato leggere. Da piccina leggevo fiabe e favole e poco altro. Però ricordo l'emozione della lettura di gruppo, alle elementari, e la possibilità di provare a scrivere un continuo... forse è stata la prima volta in cui ho davvero provato a scrivere storie. Ho ripreso qualche anno fa, lasciando andare la mia fantasia e spesso stupendomi di me stessa, ma forse di questo parlerò in un altro momento.
Poi mi sono persa. Ho letto libri semplici, altri banali, altri ancora di cui mi vergogno, perché dai... quelli non sono libri scritti bene, anzi, spesso sono solo uno spreco di carta che però ha fatto successo.
Poi alle superiori è scattato qualcosa. Ho iniziato a guardare in maniera diversa quei libri con così tante pagine, che fino ad allora mi facevano paura e non avrei mai voluto leggere e che ora, invece, adoro. Sono sprofondata nella Terra di Mezzo, tra varie razze, guerre, magia e varie forme d'amore. O tra le Nebbie di Avalon, ammaliata dalla magia dei druidi e delle sacerdotesse della Dea... il cui credo è stato annientato da una nuova religione, che si è appropriata dei medesimi riti che condannava. Ho vagato tra le Nebbie con Morgana, e nella corte di Artù e i suoi cavalieri.
Tra amori difficili. Storie vere. Classici che non smetteranno mai di comunicare qualcosa.
Ho conosciuto meglio la mia amata Austen, le sorelle Brontë, ho amato i versi e le tragedie del bardo inglese, Shakespeare.
Ma sono stata anche in Francia, con il caro Hugo... la sua cattedrale, e l'amore impossibile di un campanaro gobbo per la bella gitana. O tra "I miserabili", che più di una volta mi hanno fatta piangere.
Negli ultimi anni sono tante le storie che ho vissuto. I luoghi visitati. Tantissimi i personaggi che ho conosciuto, alcuni amati, altri odiati... e ormai so che non potrei più smettere.
Mi mancherebbe l'aria.
I libri sono i miei più grandi confidenti. Tra le loro pagine ritrovo pezzi di me. In alcuni casi c'è il rischio di non riuscire a gestire le emozioni forti, e stai male. Crolli. Ma anche le sensazioni più brutte, sono emozioni importanti da provare.
E poi ci sono quei libri che sembrano darti risposte o semplicemente ti aiutano a star meglio. A capire che c'è bellezza nelle cose fragili, e che non devi mai perdere la speranza di raggiungere l'infinito oltre la siepe.
Ora posso dirlo. Amo leggere. La lettura è una parte essenziale della mia vita. E sarebbe bellissimo che tutti, soprattutto i ragazzi, scoprissero quanto i libri possano donarci... e farci crescere.
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